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The National Memorial for Peace and Justice e il Legacy Museum a Montgomery

National Memorial for Peace and Justice
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The National Memorial for Peace and Justice di Montgomery è un memoriale dedicato al ricordo delle vittime di linciaggio razziale. Progettato per riconoscere e onorare oltre 4.000 afroamericani linciati tra il 1877 e il 1950, il memoriale rappresenta uno spazio di riflessione sulla storia del razzismo e dell’ingiustizia negli Stati Uniti. Con installazioni artistiche, monumenti e pannelli informativi, invita i visitatori a confrontarsi con il passato per promuovere la giustizia e uguaglianza sociale nel presente.

The National Memorial for Peace and Justice di Montgomery

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Il National Memorial for Peace and Justice ha lo scopro di tenere viva la memoria sul terrorismo razziale avvenuto in passato e sostenere la giustizia sociale in America. Fondato dall’organizzazione no-profit Equal Justice Initiative, The National Memorial for Peace and Justice si trova nel centro di Montgomery ed è aperto dal 26 aprile 2018. È composto dal Memoriale propriamente detto e dal The Legacy Museum. Il primo si trova in 417 Carolina Street, il museo si trova in 400 N. Court Street.

The National Memorial for Peace and Justice vuole ricordare le migliaia di persone uccise a causa dell’odio razziale e le innumerevoli vittime la cui morte non fu mai registrata negli archivi e che non può essere documentata. Infatti, nel National Memorial for Peace and Justice, una colonna commemora le migliaia di uomini, donne e bambini che furono vittime non documentate del terrore razziale e del linciaggio negli Stati Uniti. Sebbene The National Memorial for Peace and Justice abbia raccolto i nomi, le date e le storie di 4.400 linciaggi terroristici razziali, il numero reale delle vittime fu drammaticamente più alto.

Storia dei linciaggi terroristici razziali

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Dal 1877 al 1950, milioni di neri americani furono presi di mira dai linciaggi terroristici razziali. Questi linciaggi, spesso condotti in pieno giorno e davanti casa, rappresentavano feroci omicidi, i cui autori agivano impunemente. I neri erano linciati tramite impiccagione, oppure bruciati, uccisi da arma da fuoco, annegati e picchiati.

Alcuni afroamericani furono falsamente accusati di stupro od omicidio e, come presunti colpevoli, uccisi senza processo e senza condurre indagini. Altri furono linciati a causa del loro attivismo politico o per aver raggiunto il successo economico. Alcune vittime furono massacrate durante attacchi generali contro le comunità nere, uccisi al posto di un amico o un parente, confusi tra la folla. Infine, altri ancora furono perseguitati per aver violato le regole sociali insite nella gerarchia razziale.

Dalla schiavitù ai linciaggi

Il fenomeno dei linciaggi razziali è direttamente legato alla storia della schiavitù e al ripristino della supremazia bianca dopo la conclusione della Guerra civile. I linciaggi in America non erano crimini d’odio isolati, commessi da singole persone, ma erano violenze razziali mirate e perpetrate in gruppo per sostenere un certo ordine sociale. Si qualificavano in tutto e per tutto come atti di terrorismo.

Le vittime nere dei linciaggi, uccise tra il 1877 e il 1950, morirono principalmente nei 12 Stati del Sud, soprattutto in Mississippi, Georgia e Louisiana. Ma diverse centinaia di vittime subirono il linciaggio in altri Stati. I numeri più alti si registrarono in Oklahoma, Missouri, Illinois e West Virginia. Come abbiamo visto le cause del linciaggio erano disparate.

Vittime dei linciaggi

Alcune persone subirono il linciaggio a causa dell’impegno nell’organizzare le comunità di colore per raggiungere l’uguaglianza politica ed economica. Altre furono linciate per aver rifiutato di rivolgersi a un uomo bianco con il titolo di “signore” o per aver chiesto di essere serviti al bancone di un bar. Centinaia di persone furono accusate di reati come l’incendio doloso, rapina, violenza sessuale e vagabondaggio. In un sistema di caste razziali rigorosamente mantenuto, le vite e le proprietà degli uomini bianchi avevano un valore maggiore, mentre le vite dei neri ne avevano poco o nessuno.

Il 25% delle vittime fu accusato di stupro o molestie sessuali, quasi il 30% di omicidio. Dal momento che gli afroamericani erano considerati più pericolosi e dediti al crimine, raramente tali accuse erano analizzate in sede legale. Non venivano condotte indagini, non si cercavano prove.

Il ruolo del governo

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Gli sforzi per approvare una legislazione federale anti-linciaggio fallirono ripetutamente a causa dell’opposizione dei funzionari degli Stati del Sud. Solo l’1% dei linciaggi commessi dopo il 1900 ha portato a una condanna penale. Senza alcuna protezione dalla costante minaccia di morte, quasi sei milioni di neri americani fuggirono dagli stati del Sud tra il 1900 e il 1970. Gli sforzi del Congresso per fornire protezione federale ai neri formalmente ridotti in schiavitù furono annullati dalla Corte Suprema degli Stati Uniti che abrogò leggi che andavano in tal senso.

Tra il 1868 e il 1871 un’ondata di terrore si abbatté sul Sud provocando la morte di migliaia di afroamericani che spesso erano uccisi semplicemente per non aver obbedito a un bianco. I politici del Stati del Nord abbandonarono l’impegno di proteggere i neri negli anni ’70 dell’Ottocento e la Ricostruzione fallì. Nel 1877 le truppe federali furono ritirate dal Sud e il terrore razziale verso i neri si intensificò. Essi, inoltre, furono privati del diritto di voto. Ciò contribuì a creare un sistema economico di sfruttamento basato sulla mezzadria che avrebbe mantenuto gli afroamericani schiavi e poveri per generazioni, rendendo la segregazione razziale la legge del Paese.

Convict Leasing

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Il Convict Leasing – un sistema orribile in cui i neri condannati per crimini sociali erano affittati a imprese private che li costringevano a lavorare in condizioni disumane – creò un nuovo tipo di schiavitù, descritta come “peggiore della schiavitù stessa”. Le leggi Jim Crow (leggi dei singoli Stati meridionali emanate principalmente dal Partito Democratico statunitense tra il 1876 e il 1965) peggiorarono ancor più la situazione in quanto proibivano le interazioni sociali tra persone di razza diversa, soprattutto tra uomini neri e donne bianche.

Il linciaggio e il terrorismo divennero strumenti per imporre la gerarchia e l’oppressione razziale e per costringere le persone di colore ad accettare maltrattamenti abusivi e subordinazione. Gli stati federali e i governi locali tollerarono ampiamente questi atti terroristici.

Che cos’è The National Memorial for Peace and Justice

The National Memorial for Peace and Justice Montgomery
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The National Memorial for Peace and Justice è situato su un’area di quasi tre ettari dove, attraverso la scultura e l’arte, si snoda il racconto storico sul terrore razziale. Il sito comprende una piazza commemorativa con 805 rettangoli d’acciaio sospesi e alti quasi due metri. Queste colonne sospese e dalla forma di bara rappresentano le contee degli Stati Uniti in cui è avvenuto almeno un linciaggio documentato. Sulle colonne sono incisi i nomi delle vittime. Da lontano le colonne sembrano corpi sospesi e file di bare. Tale monumento è l’unico nel suo genere e il primo dedicato a questa tematica.

Equal Justice Initiative ha collaborato con artisti come Kwame Akoto-Bamfo, la cui scultura sulla schiavitù accoglie i visitatori all’ingresso del memoriale. La scultura di Hank Willis Thomas, Rise Up, presenta un muro da cui emergono teste e corpi di persone di colore che alzano le braccia in segno di resa verso lo spettatore. I visitatori possono percorrere un toccante viaggio attraverso il tema drammatico della schiavitù, del linciaggio e del terrore razziale, con testi, narrazioni e monumenti dedicati alle vittime.

L’area dei diritti civili del National Memorial for Peace and Justice

Il percorso commemorativo continua attraverso l’area dei diritti civili, caratterizzata dalla scultura di Dana King, dedicata alle donne che hanno sostenuto il boicottaggio degli autobus di Montgomery.

L’ultima area del percorso rappresenta le questioni contemporanee della violenza della polizia e della giustizia penale basata su pregiudizi razziali. Tali questioni sono espresse in un’opera finale creata da Hank Willis Thomas. Il memoriale mostra scritti di Toni Morrison ed Elizabeth Alexander, parole del dottor Martin Luther King Jr. e uno spazio di riflessione in onore di Ida B. Wells.

Nkyinkyim di Kwame Akoto-Bamfo

Nkyinkyim di Kwame Akoto-Bamfo
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Nella prima sezione di The National Memorial for Peace and Justice i visitatori incontrano la scultura dell’artista ghanese Kwame Akoto-Bamfo, intitolata Nkyinkyim. La parola significa “contorto”, un termine che si riferisce a un proverbio ghanese che recita: “La vita è un viaggio contorto”. La scultura è composta da sette figure maschili e femminili, incatenate tra loro, di tutte le età. L’opera fa parte di un progetto più ampio iniziato da Akoto-Bamfo ad Accra, in Ghana, dove l’artista crea busti di argilla di persone schiavizzate e immortalate nel tentativo di preservare i loro ricordi.

Infatti, quando gli africani furono importati nelle Americhe furono privati della loro identità attraverso la perdita di nomi, di tradizioni etniche, della famiglia e dei loro legami. Le sculture Nkyinkyim includono la descrizione e i dettagli di ogni persona incatenata ritratta e mira a restituire simbolicamente queste identità perdute.

Guided by Justice di Dana King

Guided by Justice di Dana King
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Guided by Justice, dell’artista americana Dana King, è una rappresentazione del boicottaggio degli autobus di Montgomery, avvenuta durante il movimento per i diritti civili nella capitale dello stato dell’Alabama. L’opera raffigura tre donne: una nonna, un’insegnante e una donna incinta. Vicino alle tre figure, ci sono delle impronte sul terreno che rappresentano un invito all’azione affinché altri si uniscano a loro nella causa.

La scultura di King al National Memorial for Peace and Justice mira a far riconsiderare agli spettatori la mitologia delle eroine del boicottaggio degli autobus: mitizzare figure storiche come Rosa Parks distoglie l’attenzione dalle migliaia di altre persone comuni che hanno avuto un ruolo centrale nel successo del boicottaggio stesso. Le tre figure anonime e le impronte adiacenti dimostrano l’importanza di questi “attivisti silenziosi“.

Raise Up di Hank Willis Thomas

Raise Up di Hank Willis Thomas
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Il viaggio attraverso il memoriale continua con la scultura Raise Up di Hank Willis Thomas che restituisce una rappresentazione della polizia americana. La scultura raffigura dieci uomini neri, imprigionati in un blocco di cemento, alcuni con la testa affondata, altri con le mani alzate e gli occhi chiusi. La scultura di Thomas è una forte evocazione della realtà degli uomini neri in America, quando si trovano faccia a faccia con le forze dell’ordine.

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Thomas racchiude questi uomini nel cemento a significare la loro incapacità di muoversi. Anche le teste di alcune figure sono infossate, dimostrando ulteriormente la mancanza di controllo e autonomia sui propri corpi. Ma le loro mani sono chiaramente visibili. Ciò vuole simboleggiare le numerose storie di uomini neri disarmati uccisi e brutalizzati dalla polizia, nonostante la loro innocenza. Il National Memorial utilizza la scultura di Thomas come collegamento al presente e per dirci che la lotta per la giustizia e la liberazione non è ancora finita.

The Legacy Museum

The Legacy Museum
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Il Legacy Museum, From Enslavement to Mass Incarceration, assieme al The National Memorial for Peace and Justice e al Civil Rights Memorial, fa parte della serie di monumenti dedicati al tema dei movimento per i diritti civili a Mongomery. The Legacy Museum è distaccato dal The National Memorial for Peace and Justice e si trova a nord del centro, in Court Street. Esso occupa l’area di un sito di Montgomery dove le persone di colore erano costrette a lavorare in schiavitù. Il museo si trova anche a pochi isolati da uno dei più importanti spazi dove si svolgevano le aste di schiavi e nelle vicinanze della stazione ferroviaria Union Station dove decine di migliaia di neri furono movimentate come merce durante il XIX secolo.

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The legacy museum Montgomery

The Legacy Museum illustra la storia della schiavitù negli Stati Uniti, con un focus particolare sulla sua eredità. Dalla tratta transatlantica degli schiavi e il suo impatto sulle comunità settentrionali e costiere di tutta l’America, passando per la tratta degli schiavi domestici e la Ricostruzione, il museo fornisce contenuti interattivi dettagliati di questo periodo storico. Il linciaggio, la segregazione razziale e l’incarcerazione sistematica e massiva del XX secolo sono raccontati attraverso film, immagini e narrazioni in prima persona.

Alcune sezioni del Legacy Museum

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L’ala del Legacy Museum dedicata al commercio di schiavi attraverso l’Oceano comprende più di 200 sculture, oltre a cortometraggi originali. Altre sezioni sono dedicate all’economia della schiavitù, la violenza della schiavitù, la violenza sessuale sulle donne nere, la mercificazione delle persone e gli sforzi disperati compiuti dagli schiavi per rimanere in contatto con i propri cari. Un’ampia mostra sull’Era della Ricostruzione documenta questo importante periodo durato 12 anni in cui si cercò di porre fine allo schiavismo, attraverso il conferimento dei diritti civili ai cittadini afroamericani.

Nella sezione sui linciaggi e la violenza terroristica razziale si possono ascoltare i resoconti in prima persona dei discendenti delle vittime e testimonianze sugli sforzi degli attivisti studenteschi che protestarono contro questi fenomeni per anni. La straordinaria esposizione di 800 vasi in terra, provenienti da tutto il Paese e raccolti dal Community Remembrance Project di EJI, è una dimostrazione della crescente risposta della comunità in reazione a questo passato doloroso.

La sezione dedicata all’incarcerazione di massa presenta i racconti di persone che il sistema legale americano ha trattato e condannato ingiustamente. I visitatori possono conoscere la difficile situazione dei bambini perseguiti come adulti, quella delle persone con malattie mentali o che vivono in condizioni di povertà. Ma anche le storie di coloro che soffrono condizioni brutali in alcune delle prigioni della nazione.

La galleria d’arte

Il Legacy Museum comprende una galleria d’arte di livello mondiale con importanti opere dei più celebri artisti neri del paese, tra cui Glenn Ligon, Elizabeth Catlett, Alison Saar, Gordon Parks, Jacob Lawrence, Faith Ringgold. La galleria annovera opere artistiche create appositamente per il Legacy Museum secondo i temi a cui il museo è dedicato.

Il Parco monumentale

Il complesso museale dispone di un parco commemorativo dove si trovano monumenti che rappresentano ogni contea americana in cui si è verificato un linciaggio terroristico a sfondo razziale. L’organizzazione Equal Justice Initiative continua a invitare le città e le contee in tutto il Paese a impegnarsi nella memoria di questo terribile aspetto della storia degli Stati Uniti.

Visitare The National Memorial for Peace and Justice e il Legacy Museum di Montgomery

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Come abbiamo detto, il museo e il The National Memorial for Peace and Justice non sono situati nello stesso luogo. Il Memoriale si trova in 417 Carolina Street, mentre il Museo si trova in 400 N. Court Street e, da uno all’altro, sono necessari circa 20 minuti a piedi attraverso il centro di Montgomery. Le navette gratuite tra il Legacy Museum e il Memoriale Nazionale per la Pace e la Giustizia partono a intervalli di 10 minuti tutti i giorni di apertura delle due istituzioni museali.

Il Legacy Museum e il The National Memorial for Peace and Justice sono aperti dal mercoledì alla domenica, dalle ore 9 alle ore 17. L’ultimo ingresso per il museo è alle ore 16, quello per il Memoriale alle ore 16.30. Il biglietto unico di ingresso costa 5 dollari e può essere acquistato sul sito ufficiale museumandmemorial.eji.org.

Libri per approfondire

Il sogno e la ragione. Da Harlem a Black Lives Matter

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Mappa percorso da The Legacy Museum al National Memorial for Peace and Justice

Mappa percorso da The Legacy Museum al National Memorial for Peace and Justice
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