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Storia della Garfagnana e i borghi più belli da vedere

Garfagnana
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Questo territorio della Toscana settentrionale offre una natura incontaminata, castelli e borghi storici, bellezze paesaggistiche e tradizioni ancora vive. Ecco qual è la storia della Garfagnana e quali sono i borghi più belli da vedere.

Storia della Garfagnana

La Garfagnana è un’area storica e geografica della provincia di Lucca, compresa tra le Alpi Apuane, l’Appennino tosco-emiliano e la Versilia verso mare. Terra degli antichi Liguri Apuani e degli Etruschi durante l’età del ferro, la Garfagnana è caratterizzata da una storia molto antica, segnata da avvenimenti importanti.

Epoca romana

Dopo aver accolto gli insediamenti sparsi dei Liguri Apuani e degli Etruschi, che proprio in quest’area si contendevano il confine delle loro sfere di influenza, la Garfagnana fu interessata dalla penetrazione romana a partire dalla prima metà del I secolo a.C. La romanizzazione fu resa possibile dalla deportazione delle tribù dei Liguri nel Sannio, avvenuta nel 180 a.C. Infatti, in questa zona i Romani faticarono a lungo prima di conquistare il territorio, poiché i Liguri Apuani erano grandi guerrieri che sapevano sfruttare al meglio le caratteristiche fisiche della loro terra, fatta di aspre montagne e rifugi inaccessibili. Per consolidare il dominio, i Romani fondarono le colonie di Luni, sul fiume Magra e vicino alla costa, e Lucca, nell’entroterra.

Nella nuova amministrazione romana, la Garfagnana e la valle del Serchio furono ribattezzate con il nome di Foro Clodi, anche se gli studiosi stanno ancora discutendo, poiché tale nome potrebbe riferirsi anche a Fivizzano, nella confinante Lunigiana. Sfuggirono alla deportazione alcuni gruppi di Liguri Apuani che, per almeno un altro secolo, ebbero il controllo delle montagne più impervie della Garfagnana e della Versilia, dando filo da torcere ai Romani, impossibilitati nello stabilire un collegamento tra Pisa e l’importante colonia di Luni. Nel 56 a.C. Giulio Cesare riuscì a sottomettere definitivamente i Liguri Apuani e ad aprire il collegamento tra Lucca e la città di Massa.

Sotto i regni romano-barbarici

Con la fine dell’Impero Romano, anche in Garfagnana si assistette alla successione dei regni romano-barbarici che detenevano il dominio del territorio. I Longobardi stabilirono la sede del loro potere nella fortezza Aghinolfi a Montignoso, a Massa, e da lì penetrarono nell’interno, sottomettendo la Garfagnana. Il regno Longobardo fu scalzato da quello dei Franchi di Carlo Magno e la Garfagnana, dopo aver fatto parte del Ducato di Lucca, fu inglobata nella marca di Tuscia. Con l’avvento dei Franchi, questo territorio fu spartito tra le famiglie feudali dei Gherardinghi, dei Rolandinghi, dei Suffredinghi, dei Porcaresi, dei da Bacciano e dei di Dalli. In quanto margravia di Toscana, anche Matilde di Canossa ottenne alcune parti di territorio dove fondò numerose chiese e ospedali.

L’epoca medievale

borghi garfagnana
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Divenuto signore di Lucca nel 1325, Castruccio Castracani degli Antelminelli occupò le valli della Garfagnana, anche se il suo dominio fu sempre contestato dai signori locali. Castracani ebbe comunque la meglio e la Garfagnana divenne parte della Repubblica di Lucca.

Prima della metà del Quattrocento, i duchi estensi di Modena e Ferrara approfittarono della guerra in corso fra lucchesi e fiorentini per entrare in Garfagnana dove riuscirono a ottenere la fedeltà di molti borghi come Castelnuovo Garfagnana, Camporgiano e Gallicano. Alcuni centri e alcune chiese rimasero pertinenza degli Este di Modena fino agli anni Trenta del Cinquecento.

Il Rinascimento e Ariosto

Il celebre poeta Ludovico Ariosto amministrò la Garfagnana dal 1522 al 1525 come Commissario ducale di Alfonso I d’Este. Egli pose la sua residenza a Castelnuovo di Garfagnana e si impegnò a contrastare il banditismo, amministrando il territorio con grande abilità. Non tutti i comuni, però, furono fedeli agli Este.

Minucciano e Castiglione di Garfagnana rimasero con Lucca, mentre Gallicano, dopo un periodo di fedeltà agli Este, tornò in seno alla repubblica lucchese. Ne risultò una divisione della Garfagnana fra Lucca e gli Este e questo stato di cose perdurò fino al XIX secolo.

Epoca moderna

Sul finire del Cinquecento, la Repubblica di Lucca tentò la riconquista della Garfagnana, combattendo contro Pisa e Firenze. Nel 1598, il potere estense passò da Ferrara a Modena, che divenne capitale anche della Garfagnana. Lucca continuò ad avere il controllo di importanti vicarie, come quella di Castiglione di Garfagnana, vari borghi e territori. Durante tutta l’età moderna, la Garfagnana fu parte del Ducato di Modena e Reggio. Solo nel 1861 passò nella provincia di Massa-Carrara e dal 1923 a quella di Lucca.

La Via Vandelli

Via Vandelli
Pagina Facebook Via Vandelli

L’apertura della Via Vandelli nel XVIII secolo rappresentò per la Garfagnana un evento di grande importanza. Questo asse viario avevo lo scopo di collegare il ducato di Modena con la costa tirrenica. Il duca, per non far passare le proprie merci da Castiglione di Garfagnana, appartenente a Lucca, ottenne il permesso di transitare dall’Alpe di San Pellegrino. La Repubblica di Lucca era consapevole degli enormi vantaggi del collegare il Mar Tirreno e l’entroterra padano. Autorizzò così la realizzazione della Via Vandelli. I lavori durarono dal 1738 al 1751. La strada rappresentò una vera sfida per l’epoca a causa dell’asprezza e verticalità dell’ambiente montano attraversato.

Cosa vedere in Garfagnana: i borghi più belli

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La Garfagnana è una regione storica della Toscana settentrionale e presenta un ambiente di montagna, costellato da piccoli borghi in pietra dove il tempo sembra essersi fermato e dove si possono respirare atmosfere del passato. Il territorio offre anche le vestigia di numerosi castelli con storie antiche e diversi sentieri per fare trekking.

Attraversata dal fiume Serchio, questa valle permette di ammirare una grande varietà di paesaggi naturali. Le creste brulle delle Alpi Apuane si alternano a rigogliosi boschi di castagni e faggi. Piccoli laghi fanno capolino tra le dolci colline delle quote più basse. Ma ora ecco alcuni dei borghi più belli della Garfagnana.

Borgo a Mozzano

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Borgo a Mozzano fu probabilmente fondato in un’epoca anteriore all’anno Mille. Il borgo si trova lungo la famosa Via Francigena, lungo la tappa che da Pontremoli conduce a Lucca. Nelle vicinanze, si trovano i resti di un tratto della Linea Gotica, l’imponente linea difensiva realizzata dei tedeschi durante la Seconda guerra mondiale. Per questo motivo, in paese è possibile visitare il Museo della Memoria che conserva una collezione di cimeli bellici e documenti legati alla costruzione della linea, oltre a numerosi reperti archeologici provenienti da tutta la Garfagnana.

Ma l’attrazione più famosa di Borgo a Mozzano è sicuramente il Ponte del Diavolo o Ponte della Maddalena. Si tratta di un’opera di ingegneria davvero scenografica, risalente all’epoca medievale. Infatti, la presenza di un ponte che attraversa il Serchio è attestata fin dall’XI secolo, quando fu voluto dalla contessa Matilde di Canossa. Tuttavia, la struttura attuale è il risultato di un rifacimento avvenuto durante il Trecento, per opera di Castruccio Castracani. Molte leggende sono nate a causa del suo aspetto insolito. Una di queste narra che fu il diavolo in persona a costruire il ponte in una sola notte.

Gallicano

Gallicano
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Gallicano è un piccolo ma ben conservato borgo, la cui prima menzione scritta nei documenti risale al 771. Sembra che la sua fondazione sia di epoca romana, poiché alcuni studiosi suggeriscono che il nome dell’abitato derivi da quello del legionario Cornelio Gallicano, che ottenne questa terra come ricompensa per il suo servizio militare.

Il centro storico è arroccato attorno alla chiesa di S. Jacopo, risalente al XV secolo. Essa sorgeva tra le mura dell’antico castello in posizione dominante, le cui prime notizie certe risalgono al 1170. Da vedere anche il Palazzo Comunale con la sua loggia. Il paese è famoso per il Palio di San Jacopo che si celebra il 25 luglio con i carri allegorici delle contrade in cui è diviso il paese.

Barga

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Il borgo di Barga è famoso per essere il paese adottivo del celebre poeta Giovanni Pascoli (1855-1912). È anche il centro più popoloso della media valle del Serchio. Il comune di Barga fa parte di due importanti associazioni che certificano la bellezza del suo paesaggio e del suo patrimonio culturale: i “Borghi più Belli d’Italia” e le “Bandiere Arancioni” del Touring Club Italia. Inoltre, Barga è parte del circuito “Città Slow”, altro riconoscimento per la sua offerta turistica e la qualità della vita.

Tra le attrazioni più significative, ricordiamo la Cattedrale di San Cristoforo, il cui nucleo originario risale all’anno Mille. Poi l’arringo, cioè il vasto prato posto tra la Cattedrale e il palazzo del Podestà, che rappresenta un magnifico punto panoramico sulle Pizzorne, le Alpi Apuane e gli Appennini. Merita una visita anche Casa Pascoli, la casa-museo che conserva gli arredi così come furono lasciati al momento della morte del poeta, i libri e i suoi manoscritti.

Castelnuovo di Garfagnana

Castelnuovo di Garfagnana
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Castelnuovo di Garfagnana è il capoluogo ideale della Garfagnana. Si tratta di uno splendido borgo di oltre 5000 abitanti. La prima menzione certa di Castelnuovo di Garfagnana risale al 740 e, ancora oggi  il suo centro storico conserva perfettamente l’aspetto medievale. Da vedere la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, risalente al XVI secolo e con interni barocchi.

Simbolo del paese è invece la Fortezza Ariostesca, situata nella centrale Piazza Umberto I. Deve il suo nome al fatto di aver ospitato, nel XVI secolo, il celebre poeta Ludovico Ariosto come governatore della Garfagnana. Il nucleo originario dell’edificio risale al X secolo, mentre la torre fu aggiunta dal signore di Lucca Paolo Guinigi.

Castiglione di Garfagnana

Castiglione di Garfagnana
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Il borgo di Castiglione di Garfagnana è immerso tra boschi di castagni e faggi ed è circondato da una notevole rete di sentieri dove fare escursioni in natura. Il centro storico di Castiglione prese forma in epoca romana quando fu fondato un “castrum” fortificato.

Oggi nel borgo sono ancora presenti le mura con torretta, le porte d’accesso e alcune parti del castello medievale. Quest’ultimo è una fortezza che sorge su uno sperone roccioso in posizione dominante. La sua struttura attuale risale alla fine del Trecento. Da vedere anche la vicina chiesa di San Michele del XII secolo. Invece, in località Molino, a brevissima distanza, si può ammirare il ponte medievale sul torrente Esarulo.

Camporgiano

Camporgiano
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Da non perdere anche il borgo di Camporgiano dove l’attrazione principale è la sua fortezza, edificata per volere degli Este. Si tratta di una struttura austera e irregolare con cinta muraria e due torri di controllo. All’interno è possibile ammirare la Civica Raccolta di Ceramiche Rinascimentali.

vicino alla rocca vi è la chiesa di San Iacopo. Un’iscrizione del 1838 posta all’interno della lunetta del portale attesta i lavori di restauro e di ingrandimento dell’edificio di culto. L’interno a tre navate con pilastri presenta altari di metà Settecento. Il dipinto all’altare maggiore con la Trinità e i santi Rocco, Domenico, Frediano è stato attribuito a Francesco Pellegrinetti di Camaiore. Fra le altre opere, ricordiamo poi una scultura lignea della Madonna col Bambino del XIV secolo.

San Romano in Garfagnana

Fortezza delle Verrucole
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San Romano in Garfagnana si trova all’interno del Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e vanta una storia molto antica poiché nel suo territorio sono presenti resti di insediamenti liguri e romani. Il borgo è noto per la straordinaria Fortezza delle Verrucole, il cui nucleo originario risale all’età medievale, quando fu costruita su un aspro monte, frequentato fin dall’Età del Ferro.

Di proprietà della famiglia Gherardinghi fin dal 991, la fortezza passò ai Malaspina nel 1328, infine agli Este di Ferrara alla metà del Quattrocento. L’aspetto attuale dell’edificio fu opera di questi signori che le conferirono uno stile rinascimentale.

Careggine

Fabbriche di Careggine
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Sul lato orientale delle Alpi Apuane, Careggine comparve nei documenti scritti a partire dal 720, grazie alla presenza della cappella di San Pietro, una delle più antiche chiese della Garfagnana. Il territorio comunale comprende diversi siti storici e naturalistici tutti da vedere. Isola Santa è una vera oasi di pace e bellezza. Si tratta di un insediamento fondato come ospizio durante l’Alto Medioevo. Oggi è un albergo diffuso che si affaccia sul lago dalle acque color smeraldo.

Merita un’escursione il lago di Vagli, specchio d’acqua artificiale realizzato con la costruzione di una diga idroelettrica nel 1948. Il riempimento del lago sommerse l’abitato di Fabbriche di Careggine, antico borgo di fabbri provenienti da Brescia. Gli abitanti furono costretti ad abbandonare il paese che giace sul fondo del lago di Vagli ed è visitabile ogni volta che viene svuotato.

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Le valli del Secchia e l’alta Garfagnana. Nel parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano

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