René Duguay-Trouin è passato alla storia principalmente come corsaro e ammiraglio della Marina Reale francese a cavallo tra il XVII e XVIII secolo. Sin dalla giovinezza, egli mostrò una notevole predisposizione per la vita in mare, unendo abilità marinare, coraggio eccezionale e un atteggiamento spregiudicato.
Il contesto: i corsari
Nel XVII secolo la città bretone di Saint-Malo era uno dei principali porti francesi e la sua flotta arrivava fino alle coste di Terranova, delle Americhe spagnole, dell’Inghilterra e dei Paesi del Baltico. Questo porto era anche rinomato per i suoi corsari che navigavano i mari al solo scopo di attaccare le navi per ricavarne un bottino.
A differenza dei pirati, però, i corsari erano autorizzati a operare in tal modo in tempo di guerra, direttamente tramite missiva del sovrano. Questa era la cosiddetta lettera di marca. Dopo l’attacco alla nave nemica, che di solito avveniva in alto mare, il bottino era spartito tra il sovrano, gli armatori e il resto dell’equipaggio, secondo regole che erano stabilite prima della partenza. Ciò rendeva quello del corsaro un mestiere vero e proprio.
René Duguay-Trouin: vita e imprese
Tra i corsari più celebri dell’epoca figurava René Duguay-Trouin, nato a Saint-Malo il 10 giugno 1673 in seno a una numerosa famiglia di armatori e navigatori. Inizialmente, fu dal padre destinato alla carriera ecclesiastica e per questo il ragazzo fu mandato a studiare a Rennes. Dopo poco tempo, però, René fu espulso dal seminario perché troppo coinvolto in relazioni amorose e dedito a bravate.
Alla morte del padre nel 1687, il ragazzo chiese di continuare a studiare filosofia a Caen. Tuttavia, anche qui non ebbe il successo sperato, perché il ragazzo continuava a dedicarsi a una inconcludente vita di bagordi e divertimento. Dopo alcune rocambolesche vicende, che videro il nostro arrivare anche a Parigi giovanissimo, René Duguay-Trouin fece ritornò dalla famiglia a Saint-Malo.
La carriera in mare di René Duguay-Trouin
La carriera di Duguay-Trouin iniziò in età giovanile quando entrò nel mondo dei corsari. Infatti, nel 1689, a 16 anni, egli si imbarcò volontario, scoprendo subito di nutrire un profondo amore per il mare. René Duguay-Trouin si distinse rapidamente grazie al suo talento nella navigazione e nelle tattiche navali, diventando uno dei corsari più temuti e rispettati dell’epoca. Tant’è che solo l’anno successivo, la sua famiglia decise di equipaggiarlo di una fregata da 18 cannoni, in modo da avviarlo stabilmente al lavoro.
Il contesto era perfetto per una carriera fulminea. Infatti, Luigi XIV nutriva ambiziose mire espansionistiche e, pertanto, la Francia era in conflitto perpetuo con la Gran Bretagna e l’Olanda, dando vita alla cosiddetta Guerra dei nove anni. Durante questa guerra, i corsari ebbero l’autorizzazione dei regnanti e dello stato per praticare il loro mestiere. In questo quadro storico, René si distinse per la sua partecipazione a numerosi assalti a nevi nemiche.
Le imprese di René Duguay-Trouin
Nel 1692 il corsaro Duguay-Trouin avvistò vicino alla costa britannica trenta navi mercantili inglesi, protette da due fregate da guerra. Egli, nelle sue Memorie, riportò l’episodio con queste parole: “Le affrontai e, dopo un’ora di battaglia piuttosto accanita, m’impadronii di una delle due fregate da guerra“. In tale occasione, per capire la sua grandezza e abilità, René Duguay-Trouin riuscì a prendere possesso di 12 navi mercantili, le condusse entro un porto della Bretagna dove procedette a spartire il ricco bottino.
Due anni dopo, durante un assalto a una nave inglese, egli fu ferito a una gamba e per questo catturato. Fu portato a Plymouth dove fu inizialmente trattato bene. Tuttavia, quando gli inglesi scoprirono che Duguay-Trouin li aveva precedentemente attaccati e ingannati, lo imprigionarono. Ma René aveva sempre un asso nella manica e riuscì a evadere e a fuggire, avvalendosi della complicità di una avvenente mercantessa, il cui spasimante era un francese carceriere del corsaro.
Di nuovo per i mari
L’anno seguente, a soli 24 anni, René riprese la via del mare, compiendo diversi abbordaggi contro navi inglesi e olandesi. Mietendo successi continui, ottenne in breve il titolo di capitano di fregata nelle flotte della Marina militare reale francese nel 1697. Per i successivi anni continuò a operare, sia entro la marina sia come corsaro. Durante la Guerra di Successione Spagnola (1701-1714), Duguay-Trouin giocò un ruolo cruciale per la Francia. Condusse numerose incursioni contro le navi e i porti inglesi e olandesi, catturando o distruggendo molte navi nemiche.
Nel 1707 egli sconfisse una flotta di ben 70 vascelli inglesi al largo della costa portoghese. Questa vittoria valse a René Duguay-Trouin il conferimento del titolo nobiliare di cavaliere dell’ordine di Saint-Louis da parte del re Luigi XIV. Il re motivò questa scelta con tali parole: “Al comando delle navi e di flotte intere il signor René Duguay-Trouin ha dimostrato di essere degno delle grazie più onorevoli perché dagli inizi della sua carriera navale ha preso ai corsari nemici più di 300 navi mercantili e 20 imbarcazioni da guerra“. Fu insignito anche il fratello maggiore di René, Luc, armatore a Saint-Malo e console a Malaga in quanto “auspice sulla terraferma della gloria che il fratello cadetto acquisiva in mare”.
La fiducia di Re Sole
La fiducia di re Luigi XIV era tale che, nel 1711, il sovrano affidò a Duguay-Trouin la spedizione per conquistare Rio de Janeiro, all’epoca considerata inespugnabile, in quanto in mano ai portoghesi. All’epoca, il Portogallo faceva parte della coalizione nemica alla Francia e alla Spagna. Il capitano francese Duclerc aveva tentato la presa nel 1710 ma senza successo, in quanto era stato catturato e di lui non si seppe più nulla. Re Sole, finanziato dagli armatori di Saint-Malo che miravano al ricco bottino che ne poteva derivare, mise nelle mani di Duguay-Trouin 17 navi e 7000 uomini.
La spedizione partì all’inizio di giugno 1711 da La Rochelle e arrivò l’11 settembre. Il governatore Francisco Castro y Moares, convinto di essere invincibile, sottovalutò il pericolo della spedizione nemica che in appena un’ora riuscì a conquistare il primo avamposto portoghese rappresentato dall’isola delle Capre.
La conquista di Rio de Janeiro
Dopo aver piazzato strategicamente l’artiglieria, il 19 settembre René Duguay-Trouin ordinò al governatore locale di arrendersi. Al suo rifiuto, il francese diede l’ordine di procedere con i bombardamenti. Dopo due giorni di lotta cruenta, René Duguay-Trouin conquistò Rio de Janeiro. A questo punto, Duguay-Trouin minacciò il governatore di distruggere completamente la città se non avesse pagato un riscatto soddisfacente. Il francese riuscì a estorcergli in totale 600 mila monete d’oro e 10.500 casse di zucchero. Inoltre, dopo che gli uomini di Duguay-Trouin ebbero saccheggiato la città, riuscirono a rivendere il loro bottino agli stessi abitanti.
Malgrado alcune perdite nel viaggio di ritorno, la spedizione ebbe un successo straordinario. Gli armatori ottennero un profitto del 92%. La fama di René Duguay-Trouin divenne leggendaria dopo l’audace e ben riuscita spedizione contro la città di Rio de Janeiro. Questa impresa gli valse grande fama e onori, inclusa l’ammirazione del re Luigi XIV.
Al volgere della vita
Dopo il Trattato di Utrecht del 1713, che pose fine alla Guerra di Successione Spagnola, René Duguay-Trouin continuò a servire la Francia in mare. Nel 1734, fu promosso tenente generale della Marina Reale, un riconoscimento per i suoi servizi e per le sue abilità. Dopo aver condotto altre incursioni nel Mar Mediterraneo, tra cui quella contro il bey di Tunisi, si ritirò a vita privata. Il suo fisico era ormai troppo compromesso dalla gotta e da altri disturbi di salute.
La carriera di Duguay-Trouin si concluse con la morte a Parigi il 27 settembre 1736, in compagnia di una sola domestica e di Francillon, un orfano di quattro che egli aveva preso sotto la sua protezione e che aveva nominato suo erede. Nel 1973 la salma di René Duguay-Trouin è stata traslata dalla chiesa parigina di Saint Rochn alla cattedrale di Saint-Malo.
René Duguay-Trouin immagini
