La Basilica di Santa Maria Maggiore, situata sul colle Esquilino a Roma, rappresenta una delle quattro basiliche papali maggiori. Fondata nel V secolo, essa è l’unica tra le basiliche paleocristiane romane ad aver conservato la struttura originaria, pur arricchita nel corso dei secoli da interventi architettonici e decorativi di epoche successive.
Origini della Basilica di Santa Maria Maggiore
La costruzione della basilica di Santa Maria Maggiore ebbe inizio sotto il pontificato di papa Sisto III (432–440), in seguito al Concilio di Efeso del 431 che proclamò Maria Madre di Dio. Secondo la tradizione, la Vergine Maria apparve in sogno a papa Liberio e al patrizio Giovanni, indicando il luogo dove sarebbe miracolosamente nevicato il 5 agosto, evento commemorato annualmente come la festa della Madonna della Neve. La basilica fu eretta nel sito indicato, consolidando così la sua importanza come centro del culto mariano.
Nel corso dei secoli, la basilica ha subito numerosi interventi di ampliamento e decorazione. Nel XIII secolo, sotto papa Niccolò IV, fu aggiunta l’abside decorata con mosaici di Jacopo Torriti, mentre nel XVI secolo papa Sisto V commissionò la costruzione della cappella Sistina, detta “del Presepe”, destinata a diventare il suo mausoleo. Durante il XVII secolo, papa Paolo V fece edificare la cappella Paolina, arricchendo ulteriormente il complesso architettonico. Nel XVIII secolo, l’architetto Ferdinando Fuga realizzò la facciata barocca che caratterizza l’attuale aspetto esterno della basilica.
Eventi storici e tombe papali

La basilica di Santa Maria Maggiore ha ospitato eventi storici significativi, tra cui l’accoglienza dei santi Cirillo e Metodio da parte di papa Adriano II nell’867, durante la quale fu approvato l’uso del paleoslavo nella liturgia. Inoltre, è stata sede di importanti celebrazioni liturgiche e ha visto la sepoltura di diversi pontefici, consolidando il suo ruolo centrale nella storia della Chiesa e della città di Roma.
Architettura e decorazioni
La struttura della basilica di Santa Maria Maggiore presenta una pianta a tre navate separate da colonne in marmo cipollino, provenienti da edifici di culto pagani demoliti in età cristiana. La navata centrale è decorata con mosaici risalenti al pontificato di Sisto III, raffiguranti scene dell’Antico Testamento. L’arco trionfale presenta episodi dell’infanzia di Cristo. L’abside, aggiunta nel XIII secolo, è ornata con mosaici di Jacopo Torriti che rappresentano l’Incoronazione della Vergine.

Il soffitto a cassettoni, realizzato nel XV secolo su progetto attribuito a Giuliano da Sangallo, è decorato con foglie d’oro. Queste, secondo la tradizione, furono realizzate con il primo oro giunto dalle Americhe, donato dal sovrano spagnolo alla Chiesa. Il campanile romanico, alto 75 metri, è il più alto di Roma e ospita un concerto di cinque antiche campane. Tra queste c’è “la Sperduta”, che suona ogni sera alle 21 in ricordo di una leggenda secolare.
Le cappelle
All’interno della basilica si trovano diverse cappelle di grande valore artistico, tra cui la cappella Sistina e la cappella Paolina. La Cappella Sistina, conosciuta anche come “del Presepe”, fu commissionata da papa Sisto V tra il 1585 e il 1587. Al di sotto della cappella si trova l’oratorio del Presepe, risalente all’alto medioevo, che riproduce idealmente la grotta della Natività di Betlemme, luogo della nascita di Cristo. Di particolare rilievo è il Tabernacolo in bronzo dorato realizzato da Ludovico del Duca, che costituisce un elemento teologico centrale poiché richiama simbolicamente il Tempio di Salomone.
Gli affreschi e gli stucchi narrano episodi legati all’infanzia di Gesù, mentre ai lati si trovano i monumenti funebri dedicati al committente, papa Sisto V, e a san Pio V. La cappella Paolina ospita l’icona della “Salus Populi Romani”, una venerata immagine della Vergine di tipo romano orientalizzante risalente ai secoli XII-XIII, oggetto di particolare devozione da parte dei fedeli.
Il culto mariano
La Basilica di Santa Maria Maggiore è da sempre un centro nevralgico del culto mariano a Roma. La sua fondazione è legata a una tradizione miracolosa che sottolinea l’intervento diretto della Vergine Maria nella scelta del luogo di edificazione. Questo evento è commemorato ogni anno il 5 agosto con la celebrazione della festa della Madonna della Neve. Durante la celebrazione, petali bianchi vengono fatti cadere dalla volta della basilica per ricordare la miracolosa nevicata. La basilica ospita anche le reliquie della culla della Natività, conservate in un reliquiario di cristallo situato sotto l’altare maggiore.
Quali Papa sono sepolti a Santa Maria Maggiore?

La Basilica di Santa Maria Maggiore è luogo di sepoltura di diversi pontefici, tra cui:
- Papa Onorio III: morto nel 1227
- Papa Niccolò IV: morto nel 1292
- Papa Pio V: morto nel 1572
- Papa Sisto V: morto nel 1590
- Papa Clemente VIII: morto nel 1605
- Papa Paolo V: morto nel 1621
- Papa Clemente IX: morto nel 1669
- Papa Francesco: morto nel 2025
Papa Francesco ha scelto di essere sepolto nella basilica, rompendo con la tradizione che vedeva i pontefici inumati nelle Grotte Vaticane, dopo oltre un secolo.
Perché Papa Francesco è stato sepolto a Santa Maria Maggiore e la sua tomba

La basilica di Santa Maria Maggiore è stata meta di pellegrinaggi e luogo di preghiera per numerosi pontefici. Papa Francesco, in particolare, ha mostrato una profonda devozione verso la “Salus Populi Romani”, recandosi frequentemente in preghiera davanti all’icona, soprattutto prima e dopo i suoi viaggi apostolici. Questa devozione ha rafforzato il legame tra il pontefice e la basilica, sottolineando il ruolo centrale di Santa Maria Maggiore nella spiritualità papale.
Papa Francesco è stato sepolto qui il 26 aprile 2025. La tomba di papa Francesco si trova lungo la navata laterale sinistra, tra la cappella Paolina e la cappella Sforza. L’area era precedentemente utilizzata come deposito di candelabri. E’ stata realizzata in marmo ligure e reca la semplice iscrizione “Franciscus” e una riproduzione della croce pettorale del Papa, in linea con la volontà del Pontefice di una sepoltura sobria e priva di ornamenti.
La tomba di Papa Francesco, situata nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, è accessibile al pubblico a partire da domenica 27 aprile 2025. I fedeli possono rendere omaggio al Pontefice defunto durante gli orari di apertura della basilica, che sono dalle 7:00 alle 19:00, con ultimo ingresso consentito entro le 18:30.