Nel 1925 l’esploratore britannico Percy Fawcett si avventurò nella foresta amazzonica alla ricerca dei resti di una misteriosa città scomparsa. Ma di lui non si seppe più nulla. Questa è la storia di Percy Fawcett e della città perduta di Z.
La storia di Percy Fawcett
Il 21 agosto 1928 il giornale The Daily Mirror pubblicava la notizia di un esploratore britannico ucciso dagli Indiani. L’esploratore in questione era Percy Fawcett che nel 1925 si era addentrato nella giungla amazzonica del Brasile centrale ed era scomparso senza lasciare traccia. L’ultima sua notizia risaliva a tre anni prima.
Chi era Percy Fawcett
Percy Fawcett nacque il 18 agosto 1867 a Torquay, nel Devon, in una famiglia della vecchia borghesia che aveva fatto fortuna nelle spedizioni nelle Indie Orientali tra il XVIII e XIX secolo. Il padre di Fawcett era stato un membro della Royal Geographical Society, mentre suo fratello maggiore, Edward Douglas Fawcett, fu un alpinista e scrittore di romanzi d’avventura popolari. Durante gli anni Ottanta dell’Ottocento, Percy Fawcett studiò al Newton Abbot Proprietary College, poi frequentò la Royal Military Academy e fu nominato tenente della Royal Artillery.
Nel 1886 egli incontrò la sua futura moglie, Nina Agnes Paterson, che sposò nel 1901 e da cui ebbe tre figli. All’inizio del 1896, Fawcett fu nominato aiutante del Primo reggimento di volontari d’artiglieria della Cornovaglia e fu promosso capitano l’anno successivo. Con questa nomina iniziò a viaggiare in Asia. Fawcett si unì alla Royal Geographical Society nel 1901 per studiare topografia e cartografia. Entrò poi in servizio per il British Secret Service in Nord Africa e per il War Office a Spike Island nella contea di Cork dal 1903 al 1906.
Le esplorazioni di Percy Fawcett
La prima spedizione di Fawcett avvenne in Sud America nel 1906, per conto della Royal Geographical Society lo aveva inviato in Brasile per mappare un’area di giungla al confine con la Bolivia. Fawcett arrivò a La Paz a giugno. L’esploratore britannico partecipò ad altre sette spedizioni tra il 1906 e il 1924, durante le quali intrattenne rapporti amichevoli con le popolazioni indigene locali. Nel 1908 rintracciò la sorgente del Rio Verde e nel 1910 fece un viaggio a Heath River, al confine tra Bolivia e Perù, per trovarne la sorgente. Fawcett tornò di nuovo in Amazzonia e tracciò centinaia di chilometri di giungla inesplorata.
Sulla base di ricerche documentarie, Fawcett aveva formulato nel 1914 l’idea di una “città perduta” che aveva ribattezzato con il nome di Z. Egli collocava tale città nel Mato Grosso dove egli riteneva che anticamente esistesse una civiltà complessa e che le rovine dovevano ancora trovarsi inghiottite dalla giungla. Nella Biblioteca nazionale di Rio de Janeiro, Percy Fawcett trovò anche un documento della metà del Settecento, noto come Manoscritto 512, redatto dopo esplorazioni compiute nel sertão dello stato di Bahia. Si ritiene che sia stato scritto dal portoghese João da Silva Guimarães. Infatti, quest’ultimo riportò che nel 1753 aveva scoperto le rovine di un’antica città che descrisse con grande dovizia di particolari, senza tuttavia fornire una posizione specifica. Questa città divenne l’ossessione di Percy Fawcett.
Alla ricerca della città perduta di Z
Dopo aver partecipato alla Prima Guerra Mondiale come volontario nelle Fiandre, Fawcett tornò in Brasile dove, fino al 1924 esplorò la giungla alla ricerca della città perduta di Z. Egli iniziò a essere ossessionato da questa ricerca e, raccogliendo diverse voci da testimoni locali, concluse che tale città appartenesse a una civiltà legata alla mitica città perduta di Atlantide. Percy Fawcett ipotizzò persino che avessero la scrittura in comune, un esempio della quale fu individuato su una piccola statua di basalto che riteneva provenisse da uno di questi centri. Nel 1921 egli fece un tentativo da solo di cercare Z, ma dovette rinunciare a causa di una grave febbre che lo colpì.
Il 20 aprile 1925 Percy Fawcett partì da Cuiabà, la capitale del Mato Grosso, per avventurarsi nella giungla amazzonica, di nuovo alla ricerca della città perduta di Z. Questa volta era accompagnato dal figlio maggiore Jack, dal suo amico di lunga data Raleigh Rimmel e da due braccianti locali. La loro spedizione era poi formata da due cavalli, otto muli e due cani. L’ultimo avvistamento dell’equipaggio avvenne il 29 maggio, quando arrivarono al campo di Caballo Muerto.
Perduti nella foresta
A Caballo Muerto, Percy Fawcett inviò l’ultima lettere alla moglie tramite i due braccianti che decisero di fermarsi lì. I tre uomini europei continuarono da soli la ricerca della città perduta di Z. Nella lettera di Percy Fawcett possiamo leggere: “Fa molto freddo di notte e fresco al mattino; il caldo e gli insetti arrivano a mezzogiorno e da quel momento fino le sei di sera soffriamo indicibili difficoltà nell’accampamento. Scompariremo dalla civiltà fino all’anno prossimo. Ci collochiamo nell’immaginazione a più di mille miglia a est di te, in una giungla mai calpestata dall’uomo“. E non si ebbero più notizie. I tre uomini scomparvero, letteralmente inghiottiti dalla giungla.
Nonostante le numerose spedizioni alla loro ricerca, i loro resti non sono mai stati trovati e la loro fine rimane un mistero. Secondo alcuni, Percy Fawcett e compagni furono attaccati da animali o da tribù selvagge e uccisi. Secondo altri annegarono nell’attraversamento di un fiume o morirono di fame. Nel 1952 l’antropologo e attivista Orlando Villas-Boas rese noto di aver trovato i resti ossei di Percy Fawcett, probabilmente ucciso da uomini della tribù Kalapalo. Tuttavia, le analisi scientifiche dimostrarono che le ossa non erano di Fawcett. Nel 1979 il suo anello con lo stemma di famiglia e l’incisione “Nec aspera terrent” comparve misteriosamente in un banco dei pegni di Cuiabà. Ciò fece supporre che Percy Fawcett subì un’aggressione per essere derubato da delinquenti che poi vendettero i suoi beni in città.
Il mistero permane ancora
A rendere ancora più misteriosa la storia di Percy Fawcett vi è il fatto che le numerose esplorazioni condotte nella foresta amazzonica, anche con le più avanzate tecnologie, non hanno mai localizzato alcuna città con le caratteristiche di quella descritta nel Manoscritto 512 e che Fawcett ribattezzò Z. Negli anni Novanta, l’antropologo Michael Heckenberger trovò i resti di grandi centri urbani a Kuhikugu, lungo il fiume Xingu. Le rovine suggeriscono che questa area dell’Amazzonia, per un periodo compreso tra i 1.500 e i 400 anni fa, ospitò una trentina di enclavi in cui vivevano fino a 50 mila persone. Ma non sappiamo ancora se si tratti della città perduta di Z.
Nel marzo 2004, il quotidiano britannico The Observer riportò la notizia che il regista Misha Williams, che aveva studiato a lungo le carte private di Fawcett, riteneva che l’esploratore non avesse mai avuto intenzione di far ritorno in Gran Bretagna, ma di creare una comune nella giungla, basata su una dottrina teosofica e sul culto del figlio Jack. Nel 2005, lo scrittore David Grann visitò la tribù dei Kalapalo e riferì che essi avevano conservato un racconto orale su Fawcett, uno dei primi europei con cui entrarono in contatto. La storia narra che Fawcett e il suo gruppo erano rimasti al loro villaggio per poi dirigersi verso est. I Kalapalo avvertirono Fawcett che avrebbe incontrato i feroci indiani che occupavano quel territorio, ma Fawcett volle proseguire ugualmente. I Kalapalo osservarono il fumo del fuoco da campo della spedizione per cinque giorni, poi più nulla. L’articolo riporta anche che una civiltà monumentale nota come Kuhikugu potrebbe essere effettivamente esistita vicino a dove Fawcett stava cercando la città di Z, come scoperto da Michael Heckenberger
La storia di Percy Fawcett immagini
Libri per approfondire
Alla ricerca di Z. La vera storia dell’esploratore Percy Fawcett e di una città perduta in Amazzonia