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La storia di Lucca e cosa vedere in città

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Le mura storiche cinquecentesche perfettamente conservate di Lucca proteggono un centro storico di incomparabile bellezza con un immenso patrimonio culturale. Scopriamo insieme la storia di Lucca e cosa vedere in città.

La storia di Lucca

La città di Lucca ufficialmente ebbe fondazione romana, ma le sue origini sono sicuramente anteriori. Passata alla storia come ricca centro di mercanti e tessitori, Lucca fu Stato indipendente fino al 1799.

Prima dei Romani

Prima della romanizzazione, il territorio di Lucca accolse insediamenti sparsi di Liguri Apuani e poi di Etruschi. Gli scavi archeologici hanno portato testimonianze di attività estrattive del ferro risalenti al 1000 a.C., mentre monete con iscrizioni greche sono riferibili al IV secolo a.C. Tuttavia, il dibattito sull’origine pre romana di Lucca è ancora aperto.

Epoca romana

La prima menzione di Lucca in epoca romana risale al 218 a.C. quando il console romano Sempronio Longo, inseguito da Annibale nell’ambito della Seconda guerra punica, si rifugiò qui. Più nota la guerra contro i Liguri Apuani che furono definitivamente sconfitti nel 179 a.C. L’anno successivo, per consolidare la conquista del territorio, fu fondata la colonia di Luca. Nell’89 a.C. la colonia ottenne il rango di Municipium. Nel 56 a.C. Cesare, Pompeo e Crasso si incontrarono a Lucca per rinnovare il Triumvirato.

Durante il periodo repubblicano, Lucca divenne una importante città fortificata dall’ottima posizione strategica sul confine per respingere i nemici da nord. La sua fama di città fortificata si mantenne nei secoli e giocò un ruolo decisivo nelle vicende medievali. All’epoca repubblicana risale anche l’affermazione del Cristianesimo a Lucca. Inoltre, scavi archeologici hanno portato alla luce le rovine di una basilica paleocristiana intitolata a Santa Reparata e risalente al IV-V secolo.

L’occupazione longobarda e franca

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Dopo gli Ostrogoti e i Bizantini, la Tuscia fu occupata dai Longobardi a partire dal 574. Lucca ne divenne la capitale. Vescovo della città era San Frediano (566-588). Si accese una cruenta lotta con i Bizantini, ancora presenti in alcune aree. I Longobardi ebbero la meglio, anche perché promossero un avvicinamento con la popolazione locale, resa possibile dalla loro religiosità e dalla concessione ai lucchesi di privilegi giuridici. Questi ultimi furono alla base della costituzione del Ducato di Tuscia con capitale Lucca, successivamente smembrato dal re Autari in Ducato di Lucca, Ducato di Firenze e Ducato di Pisa. Inoltre, questo fu il periodo della fioritura dei monasteri in tutto il territorio.

Nel 774 Lucca fu conquistata dai Franchi che istituirono il Marchesato di Tuscia con Firenze capitale. All’inizio del IX secolo ebbe origine la dinastia di Bonifacio I di Lucca detto il Bavaro, padre di Bonifacio II di Toscana, detentore della marca di Tuscia dall’823 all’839. Anche questo periodo fu caratterizzato dalle numerose fondazioni di monasteri. Con il Trattato di Verdun dell’843 il ducato di Lucca, con a capo il marchese Adalberto I di Toscana, incorporò i gastaldati della Tuscia. Con il successore Adalberto II di Toscana, Lucca acquistò grande importanza tanto da accogliere, nel 901, l’imperatore Ludovico III.

Il Medioevo

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Dopo il dominio di Bonifacio di Canossa, iniziato nel 1027, e lo Scisma di Lucca, in città si aprì la stagione comunale. Tutto ebbe inizio con il privilegio concesso ai cives lucenses da Enrico IV, mentre è del 1119 il primo documento che menziona l’esistenza di consoli a Lucca, menzionati ancora in un decreto di Corrado, marchese di Toscana, dell’ottobre 1120. Da questo documento, si può desumere che durante il dominio del marchese era nato il Comune.

Il passaggio dei pellegrini dalla via Francigena e il commercio della seta resero Lucca una delle città più prospere dell’Italia settentrionale. Presto la città si divise tra guelfi neri e bianchi. Nel 1314 Uguccione della Faggiola, signore di Pisa, sconfisse i guelfi toscani e prese Lucca. Appena due anni dopo fu cacciato da un’insurrezione popolare che elesse Castruccio Castracani degli Antelminelli capitano generale e duca di Lucca, Pisa, Pistoia, Luni e Volterra. Quelli di Castracani furono anni gloriosi ma alla sua morte, avvenuta nel 1328, Lucca conobbe un lungo periodo di decadenza e anarchia.

I Guinigi

Dopo aspre lotte tra i signori locali, il 21 novembre 1400 Paolo Guinigi divenne signore di Lucca. La città ebbe una ripresa, trascinata dal commercio della seta e del settore bancario e resa possibile da un periodo di pace interna ed esterna. Nel 1413 l’imperatore Sigismondo riconobbe ufficialmente la signoria dei Guinigi. Intorno al 1418 iniziò una guerra con i fiorentini che arrivarono ad assediare le mura nel 1429. La città fu salvata dall’intervento di Francesco Sforza.

Sollecitata da Filippo Maria Visconti, in aiuto di Lucca arrivò anche Genova, le cui truppe si scontrarono con i fiorentini. In questa occasione, tra l’alternarsi delle alleanze, congiure e rivolte popolari fu instaurata una repubblica aristocratica. Nella seconda metà del Quattrocento Lucca conobbe nuovamente un periodo di decadenza. La città rimase una repubblica indipendente fino al 1799, quando subentrò il dominio dei Francesi che costituirono il Principato di Lucca e Piombino, affidato a Elisa, sorella di Napoleone Bonaparte.

Cosa vedere a Lucca

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Cattedrale di San Martino

La cattedrale di San Martino è il duomo di Lucca, fondata da san Frediano nel VI secolo e riedificata in stile romanico dal vescovo Anselmo da Baggio nel 1060. Tra il XII e il XIV secolo seguì un rifacimento in stile gotico. E’ situata al limitare dell’antica città romana. La facciata presenta un porticato ad archi e una profusione di sculture bassorilievi tra cui spiccano quelli del Martirio di san Regolo e delle storie della vita di san Martino e il Ciclo dei mesi. Alla destra della facciata si trova il bellissimo campanile risalente al Trecento.

L’interno custodisce numerose opere d’arte tra cui citiamo le più importanti. Il Tempietto del Volto Santo è una edicola risalente alla fine del Quattrocento con il crocifisso Volto Santo di Lucca all’interno. Secondo la leggenda il Volto Santo di Lucca sarebbe un crocifisso ligneo non realizzato dall’uomo, veneratissimo in tutta Europa fin dal Medioevo. Si ritiene che quello di Lucca sia una copia del IX secolo o XI secolo. Il monumento funebre di Ilaria del Carretto fu realizzato da Jacopo della Quercia all’inizio del Quattrocento per volere di Paolo Guinigi per la moglie defunta. Rappresenta uno dei migliori esempi di scultura funeraria dell’epoca. Ancora ricordiamo il labirinto scolpito nel pilastro di destra del portico della facciata. Questo simbolo rimane uno dei più misteriosi di Italia ed è da molti attribuito ai Templari.

Cattedrale di San Martino
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Basilica di San Frediano

Per sapere di più sulla Basilica di San Frediano vi rimandiamo all’apposito articolo dedicato.

Chiesa di San Michele in Foro

La chiesa di San Michele in Foro si trova al centro della piazza in cui in epoca romana compariva il foro e dall’VIII secolo una chiesa intitolata già a san Michele. Il preesistente edificio di culto fu riedificato e ampliato a partire dal 1070. I lavori continuarono fino al XIV secolo. La grandiosa facciata presenta una successione di loggette sovrapposte, colonnine, bassorilievi e decorazioni in stile romanico pisano che amplificano l’effetto di verticalità.

All’interno troviamo la Madonna col Bambino di Luca della Robbia e la tavola dei Quattro Santi di Filippino Lippi. La Chiesa di San Michele in Foro è uno dei luoghi dove transita la linea sacra di San Michele. Si tratta di un’immaginaria linea retta sulla quale sono disposti i principali luoghi della devozione a San Michele Arcangelo, dal Monastero di Stella Maris del Monte Carmelo in Israele fino al monastero dell’isolotto di Skellig Michael in Irlanda, passando anche per la Sacra di San Michele in Val di Susa.

Chiesa di San Michele in Foro
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Le mura

Il centro storico di Lucca è racchiuso entro una cinta muraria cinquecentesca perfettamente conservata e interamente percorribile grazie ai viali alberati e parchi che sono stati realizzati alla sommità. Sono lunghe quasi 5 chilometri ma non tutte le mura sono di epoca rinascimentale. Infatti, alcune strutture risalgono all’epoca romana, altre al Medioevo.

L’accesso al centro storico avviene tuttora attraverso le sei monumentali porte. Inoltre, esse sono inframezzate da 11 baluardi. Nel corso dei secoli sulle mura sono stati realizzati altri edifici con funzioni militari. Alcuni sono stati riconvertiti e oggi sono sede di musei o locali ricreativi. All’interno, le mura di Lucca sono in parte visitabili con i loro suggestivi sotterranei.

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Palazzo Pfanner

Palazzo di proprietà privata ma aperto alle visite per i suoi splendidi interni e il giardino barocco all’italiana, Palazzo Pfanner fu costruito nel pieno barocco del XVII secolo. L’accesso alla storica residenza avviene tramite la scenografica e imponente scalinata, con volte riccamente ornate da vivaci dipinti settecenteschi. La scalinata conduce al salone centrale, uno splendido esempio del “quadraturismo“, genere pittorico che sfrutta le illusioni ottiche delle prospettive dipinte su pareti e soffitti. All’interno vi è la mostra permanente di strumenti medico-chirurgici e di antichi testi di medicina appartenuti a Pietro Pfanner (1864-1935), chirurgo, filantropo e sindaco di Lucca.

Il rigoglioso giardino ospita siepi di bosso e alloro, tassi, magnolie, peonie, ortensie, antiche piante di camelia, begonie, rose e gerani. La fontana ottagonale in marmo presenta statue settecentesche che raffigurano le divinità dell’Olimpo greco. Il giardino è famoso per essere stato la sede della storica birreria Pfanner, attiva dalla seconda metà dell’Ottocento fino al 1929.

Palazzo Pfanner
Pagina Facebook Palazzo Pfanner

Altri palazzi storici

Palazzo Ducale in Piazza Napoleone oggi è la sede della Provincia di Lucca, dell’Istituto Storico Lucchese, dell’Istituto per la Resistenza, del Museo del Risorgimento e altre istituzioni. Vi lavorarono insigni architetti Bartolomeo Ammannati e Filippo Juvarra quando fu realizzato per ospitare il governo del Ducato di Lucca. Tuttavia, il suo nucleo originario risale al Medioevo, in quanto fu realizzato come fortezza per accogliere il signore Castruccio Castracani.

Palazzo Pretorio è l’antica sede comunale in Piazza San Michele. Costruito alla fine del Quattrocento, tra gli innumerevoli palazzi storici del centro di Lucca è considerata la struttura che meglio rappresenta il periodo rinascimentale. Nelle facciate spiccano la doppia loggia, l’antica lanterna cinquecentesca in ferro battuto, il grande orologio.

Piazza dell’Anfiteatro

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Uno dei simboli di Lucca è piazza dell’Anfiteatro che ricopre l’area dell’anfiteatro di epoca romana del I secolo e di cui ne ricalca la forma. Infatti, a cavallo tra il Medioevo e il Rinascimento sulle sue arcate chiuse furono costruite delle abitazioni, in una fila serrata e a forma ellittica. Ancor oggi, passeggiando all’esterno della piazza è possibile ammirare le antiche strutture dell’anfiteatro romano inglobate nelle facciate delle case.

L’attuale aspetto della piazza risale al 1830 quando divenne sede del mercato. Grazie alla sua storia, la sua originale forma e le antiche abitazioni dalle facciate colorate è considerata una delle piazze più belle d’Italia. Vi si accede attraverso archi di accesso posti tra le case.

Piazza Napoleone

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Essendo caratterizzata dalla presenza dell’imponente Palazzo Ducale, piazza Napoleone da sempre rappresenta il centro del potere politico di Lucca. La piazza fu aperta grazie alla sorella di Napoleone Bonaparte, Elisa da cui prende il nome.

Al centro troviamo la statua di Maria Luisa Di Borbone, duchessa regnante di Lucca negli anni Venti dell’Ottocento . Scavi archeologici hanno portato alla luce le antiche fondamenta degli edifici che un tempo occupavano l’area della piazza.

Piazza San Michele

Piazza San Michele
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Nrl dedalo di viuzze che compongono il centro storico di Lucca si apre piazza San Michele, sviluppata attorno all’omonima chiesa. In epoca romana, l’area era adibita al foro e in epoca rinascimentale era il sito dove si svolgevano i commerci della Repubblica di Lucca.

La piazza è caratterizzata dalle statue di alcuni personaggi che hanno scandito la storia di Lucca: l’architetto Matteo Civitali, l’esploratore Carlo Piaggia e il politico Francesco Burlamacchi. Vi si affacciano numerosi palazzi rinascimentali come il cinquecentesco Palazzo del Decanato, il Palazzo Pretorio, il Palazzo Gigli e abitazioni di epoca medievale.

Torre Guinigi

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Altro simbolo di Lucca è la famosa Torre Guinigi. Realizzata in mattoni rossi, si erge sopra l’omonimo palazzo storico di Via Sant’Andrea. La sua caratteristica principale è il giardino pensile con sette lecci che svettano alla sommità. La torre è visitabile e occorre salire per 45 metri, attraverso 230 scalini, per un totale di 25 rampe. Lungo il percorso si possono ammirare numerosi dipinti con scene di vita medievale.

Dalla cima si apre un meraviglioso panorama su tutto il centro storico e oltre, fino alle Alpi Apuane, agli Appennini e al Monte Pisano. La sua realizzazione avvenne in epoca tardo medievale, quando la famiglia Guinigi prese il potere della città. La torre servì per mostrare a rivali e nemici la ricchezza della casata.

Torre delle Ore

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Meno scenografica, la Torre delle Ore è situata tra Via Fillungo e Via Arancio. Grazie ai suoi 50 metri, era la più alta delle 130 torri presenti in città in epoca medievale. Costruita nel 1390, la Torre delle Ore presenta un orologio bianco visibile da tutto il centro storico. L’edificio è visitabile tramite la scala interna in legno di 207 gradini. Una leggenda narra che la torre sia stata protagonista della vicenda di Lucida Mansi.

Questa donna fece un patto con il Diavolo, a cui consegnò la sua anima per rimanere giovane e bella. Tuttavia, secondo i patti, il Diavolo sarebbe tornato da lei dopo 30 anni per reclamare il pagamento del debito. Lucida Mansi, la notte del 14 agosto 1623, allo scadere dei trent’anni pattuiti, salì disperatamente sulla Torre per fermare i rintocchi della campana e quindi l’ora della sua morte. Tuttavia, la donna non riuscì a raggiungere la campana, che a mezzanotte suonò. Così il Diavolo le prese l’anima.

Via Fillungo

Via Fillungo
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Una delle strade più belle e suggestive del centro storico di Lucca è Via Fillungo che tocca alcune delle attrazioni più belle della città come la Torre delle Ore, la Basilica di San Frediano e Piazza dell’Anfiteatro. Dall’aspetto prettamente medievale, sulla via affacciano antiche abitazioni in mattoni rossi, storici caffè e botteghe che conservano ancora insegne vintage e decorazioni in stile liberty.

Orto botanico di Lucca

Orto botanico di Lucca
Pagine Facebook Orto botanico di Lucca

A ridosso delle mura meridionali si trova l’Orto Botanico. Si tratta di un’antica istituzione scientifica, fondata nel 1820 da Maria Luisa di Borbone, Infanta di Spagna e Duchessa di Lucca. La sua particolarità è che in soli due ettari ospita centinaia di specie vegetali. L’orto botanico conserva ancora oggi il suo assetto originario con la collina delle piante della macchia mediterranea, l’arboreto, le serre, le sale per gli erbari e lo stagno. Uno dei simboli dell’Orto Botanico è il bellissimo cedro del Libano. Fu piantato da un seme proveniente dall’orto botanico di Pisa nel 1822. Oggi misura 6 metri di circonferenza, 22 metri di altezza e ha una chioma ampia e ombrosa. All’interno dell’Orto si possono percorrere due percorsi multisensoriali che avvicinano il visitatore al vasto patrimonio vegetale attraverso il tatto, il gusto, l’olfatto e l’udito.

Una credenza popolare vuole che l’Orto Botanico sia legato a una leggenda che risale al XVII secolo. La leggenda ha ancora una volta come protagonista la bella nobildonna Lucida Mansi. Amante degli eccessi ma preoccupata di sfiorire a causa del passare degli anni, la donna strinse un patto con il Diavolo che le apparve sotto le spoglie di un bel giovane. Il ragazzo le offrì altri trent’anni di giovinezza e bellezza in cambio della sua anima. La donna acconsentì e trascorse i successivi trent’anni tra sregolatezze di ogni genere. Ma un giorno, il Diavolo tornò per riscuotere il suo credito. Caricò la donna su un carro infuocato e la trascinò allo stagno dell’Orto Botanico dove entrambi annegarono. Secondo la leggenda, durante le notti di luna piena, è ancora possibile vedere il volto di Lucida Mansi riflesso nell’acqua.

I musei di Lucca

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Museo nazionale di Villa Guinigi

Il Museo nazionale di Villa Guinigi si trova in via della Quarquonia, all’interno di una delle ville più belle del centro, voluta all’inizio del Quattrocento da Paolo Guinigi, signore di Lucca. Le collezioni sono varie ma spiccano quelle dei reperti archeologici etruschi, liguri e romani provenienti dalla valle del Serchio, Garfagnana e Versilia.

Poi abbiamo le raccolte storico-artistiche della città con opere di artisti lucchesi e non, attivi in città dal Medioevo al Settecento. Inoltre, figura una collezione di strumenti medicali dall’antico ospedale di San Luca e strumenti di misura sette e ottocenteschi.

Museo Nazionale di Palazzo Mansi

In Via Galli Tassi, il museo di Palazzo Mansi permette di ammirare l’edificio cinquecentesco con interni in stile barocco tra mobilio d’epoca, affreschi e arazzi di Bruxelles. La collezione della Pinacoteca comprende dipinti collocabili in un arco temporale che va dal XVI al XVIII secolo, opere dell’Otto e Novecento e il Laboratorio di tessitura rustica Maria Niemack con telai e e altri strumenti di lavoro otto e novecenteschi.

Complesso Museale e Archeologico della Cattedrale di Lucca

Il Museo della Cattedrale custodisce le opere d’arte e i reperti di San Martino attraverso otto sale. Nella collezione troviamo corali, codici miniati e il Tesoro con i Gioielli del Volto Santo. Inoltre, tra i beni spiccano la corona e il collane d’oro realizzati da Ambrogio Giannoni nel XVII secolo e il gioiello in diamanti, opera dell’oreficeria francese della corte del Re Sole. E poi ancora sculture, dipinti, importanti reliquiari, oreficeria e tessuti preziosi.

Museo-casa Puccini

In Corte San Lorenzo 8 troviamo la casa natale di Giacomo Puccini, nato qui il 22 dicembre 1858, e oggi trasformata in museo. Nelle stanze del suo appartamento si possono ammirare arredi originali, oggetti personali del musicista, partiture autografe, raccolte epistolari, il costume di Turandot e il pianoforte Steinway & Sons, appartenuto a Puccini dalla primavera del 1901. Con esso, egli compose l’ultima opera, Turandot.

Museo del Risorgimento

All’interno di Palazzo Ducale è possibile visitare il Museo del Risorgimento con reperti che vanno dai moti del 1821 alla Prima guerra mondiale. Tra i cimeli spiccano una bandiera del 1821 della Carboneria e oggetti riferibili a Garibaldi e Mazzini. L’armeria annovera pezzi di diversi periodi storici e di differenti Paesi. La raccolta include poi quadri, epistole e oggetti d’uso quotidiano del periodo.

Domus Romana Lucca, Casa del Fanciullo sul Delfino

Durante scavi nel seminterrato di Palazzo Orsucci, effettuati nel 2012, emersero strutture murarie e reperti del I secolo a.C., di epoca longobarda, medioevale, rinascimentale. Tra i ritrovamenti un’antica fibula, una moneta del 14 d.C. con la raffigurazione dell’imperatore Augusto e un fregio in terracotta in cui compaiono due fanciulli che cavalcano delfini. Si stima che tale reperto risalga al 56 a.C.

Museo della Tortura

Situato in Via Fillungo 209, il Museo della Tortura è ospitato nel Palazzo Guinigi Magrini. Nelle sale in pietra del palazzo, si possono ammirare i più popolari strumenti di tortura utilizzati durante il periodo dell’Inquisizione. La collezione comprende pezzi originali insieme a ricostruzioni. Sebbene si tratti di un falso storico, la stanza con la Vergine di Ferro è particolarmente impressionante.

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