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La Cattedrale di Anagni e la meravigliosa Cripta di San Magno

cattedrale di anagni
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La Cattedrale di Anagni, conosciuta anche come Cattedrale di Santa Maria Annunziata, è caratterizzata da un eccezionale patrimonio di arte, storia e tradizione secolari. Con la sua imponente struttura, incarna la quintessenza dello splendore architettonico medievale. Ecco la sua storia.

Cattedrale di Anagni

La Cattedrale di Anagni è il principale luogo di culto di Anagni, cittadina vicino a Frosinone, nel Lazio. Al suo interno si possono trovare meravigliose opere d’arte e architettoniche come la Cripta di San Magno. La sua facciata romanica è affiancata dal maestoso campanile, che si erge a sentinella. L’interno ospita preziose cappelle.

La storia della Cattedrale di Anagni

storia della cattedrale di anagni
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Nella parte più antica del centro storico, denominata quartiere Castello, si erge maestosa la Cattedrale di Anagni, intitolata a Santa Maria. Anagni è conosciuta come la “Città dei Papi” perché ha dato i natali a ben quattro pontefici: Innocenzo III, Alessandro IV, Gregorio IX e Bonifacio VIII. Inoltre, fu a lungo una residenza e sede papale. In questa cittadina del Lazio, Papa Bonifacio VIII fu protagonista dell’episodio storico noto come lo “Schiaffo di Anagni”.

Splendido esempio di architettura medievale, la Cattedrale di Anagni fu edificata tra il 1072 e il 1104 dal vescovo Pietro di Salerno su un preesistente tempio cristiano. Secondo il testo agiografico intitolato “Vita s. Petri”, che rappresenta la fonte principale per ricostruire la biografia del vescovo di Salerno, Michèle VII Ducas Parapinace, imperatore d’Oriente (1071-1078), ne finanziò la costruzione. A quell’epoca, infatti, egli stava concludendo il matrimonio tra Costantino e Olimpia, figlia del duca normanno Roberto il Guiscardo.

La leggenda

La leggenda narra che il vescovo Pietro di Salerno fu inviato a Costantinopoli come rappresentante pontificio. La notte precedente l’incontro, la Vergine Maria apparve in sogno al vescovo e gli predisse che avrebbe guarito l’imperatore bizantino Michele VII Ducas da un’improvvisa malattia per intercessione di San Magno. E così accadde. L’imperatore, per ricambiare il miracolo ricevuto, decise di finanziare la costruzione della Cattedrale di Anagni.

Eventi significativi nella Cattedrale di Anagni

cattedrale di anagni interni
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  • Nel 1161, papa Alessandro III ricevette nella Cattedrale di Anagni i rappresentanti di Enrico, re d’Inghilterra, giunti qui per la canonizzazione di sant’Edoardo. Alessandro III, il 17 gennaio 1174, canonizzò san Bernardo, abate di Chiaravalle, e il 27 aprile successivo, Riccardo, arcivescovo di Canterbury, successore di san Tommaso Becket.
  • Due anni dopo, il 29 maggio 1176, arrivò la notizia della vittoria della Lega Lombarda su Federico Barbarossa a Legnano. Papa Alessandro III accolse i rappresentanti dell’arcivescovo di Magdeburgo, del vescovo Corrado di Worms, dell’arcivescovo Cristiano di Magonza, e di Arduino, protonotario imperiale, con il quale firmò il famoso Pactum Anagninum.
  • Nel corso dell’anno 1250, la Cattedrale di Anagni subì un restauro interno promosso dal vescovo Pandolfo. I lavori sostituirono le capriate lignee con un arco gotico, trasformando l’interno in stile gotico lombardo, mentre l’esterno mantenne lo stile romanico.
  • L’8 agosto 1254, Papa Innocenzo IV annunciò in cattedrale che il 29 aprile di ogni anno sarebbe stato dedicato alla celebrazione del martirio di San Pietro da Salerno, fondatore della Cattedrale di Anagni.
  • Il 6 ottobre 1256, in occasione della condanna del testo contro gli ordini mendicanti da parte di Guglielmo di Saint Amour, la cattedrale di Anagni ospitò san Tommaso d’Aquino, sant’Alberto Magno, san Bonaventura e frate Bertrando di Bayonne.

Papa Bonifacio VIII

Cattedrale di Santa Maria Annunziata
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Il 24 dicembre 1294 il cardinale Benedetto Caetani, nato ad Anagni nel 1230, fu eletto papa come Bonifacio VIII. Egli elargì alla Cattedrale preziosi tesori. Nei locali attigui all’edificio di culto, il 7 settembre 1303, avvenne l’episodio passato alla storia come lo “schiaffo di Anagni”.

Probabilmente non si trattò di un vero schiaffo fisico, ma di una serie di umiliazioni subite da papa Bonifacio VIII prima di essere fatto prigioniero dai francesi. L’episodio si inserisce nel contesto di un presunto processo che il Consiglio di Stato di Francia a cui voleva sottoporre il papa. Bonifacio VIII, di contro, intendeva scomunicare il re di Francia, Filippo IV.

Cattedrale di Anagni: descrizione

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La Cattedrale di Anagni presenta una facciata e un campanile in stile romanico, rivestiti in pietra di tufo. Il campanile è alto 30 metri e presenta una successione di monofore, bifore e trifore. La facciata è caratterizzata da un affresco trecentesco della Madonna che allatta tra Santa Caterina della Ruota e Sant’Antonio Abate, situato in prossimità dell’ingresso di sinistra, su un muro sporgente. L’affresco fu scoperto durante il restauro del 1893. La parte ovest della cattedrale è davvero scenografica, grazie alla presenza della Loggia delle Benedizioni, dell’esterno della Cappella Caetani e della scalinata dietro le absidi.

Gli interni della Cattedrale di Anagni

Gli interni della Cattedrale di Anagni presentano un mix tra stile romanico, rappresentato dalle colonne e dai pilastri che delimitano le tre navate, e stile gotico, evidente negli archi a sesto acuto e nelle volte a vela. Il finto bugnato che caratterizza le pareti è stato riportato alla sua forma originaria grazie a lavori eseguiti negli anni ’30 e ’40. Di particolare pregio è il pavimento cosmatesco, realizzato tra il 1224 e il 1227 da Cosma di Jacopo di Lorenzo, che lavorò anche al pavimento della Cripta di San Magno. Il pavimento presenta mosaici policromi in perfetto stato di conservazione e praticamente inalterati, nonostante i numerosi rifacimenti avvenuti nella chiesa nel corso dei secoli.

Sul portale centrale possiamo ammirare una lunetta della fine del XIII secolo che rappresenta la Madonna con Bambino tra San Magno e Santa Secondina. Il presbiterio acquistò l’aspetto attuale durante la prima metà del XIII secolo, quando furono realizzati l’altare, il ciborio e il cero pasquale.

Le absidi

Nell’abside di sinistra sono raffigurati i discepoli di Emmaus e gli angeli adoranti. Nell’abside destra appare la scena dello Sposalizio tra San Giuseppe e la Vergine e il transito di San Giuseppe. L’abside centrale è caratterizzata da tre opere del Vassalletto, tra cui la sedia vescovile con due leoni laterali, aggiunte successivamente.

Le altre due opere sono la splendida colonna tortile con mosaici policromi che sostiene il cero pasquale e il ciborio dell’altare. Completano la Cattedrale di Anagni, il battistero e le cappelle Lauri, Caetani, Raoli, detta anche Cappella di San Carlo, tutte ricche di arte sacra.

Cosa vedere nella Cattedrale di Anagni

Ecco quali sono le principali attrazioni della Cattedrale di Anagni da vedere.

Cripta di San Magno

cripta di san magno
Cattedrale di Anagni

La Cripta di San Magno fu realizzata tra il 1072 e il 1104 per conservare in sicurezza le reliquie dei santi di proprietà della Cattedrale di Anagni. La cripta è composta da tre navate e tre absidi, delimitate da dodici colonne che formano ventuno volte.

Le pareti sono decorate da un ciclo di affreschi straordinario che raccontano la storia della salvezza dell’uomo, dalla sua creazione alla fine dei tempi. Gli affreschi sono tutti databili tra il XII e il XIII secolo. Grazie ai cicli pittorici e al pavimento cosmatesco, la Cripta di San Magno è considerata la “Cappella Sistina del Medioevo”.

Gli affreschi della Cripta di San Magno

Le volte 1 e 2 illustrano la Creazione del Cosmo. Nella volta 1 è rappresentato il Firmamento con i segni zodiacali, mentre la volta 2 è sicuramente la più famosa e rappresenta una rara Creazione filosofico-scientifica dell’uomo. La colonnina che delimita la volta 2 reca il Diagramma della Teoria degli Elementi, tratto dal Timeo di Platone, con i quattro elementi nelle sfere di sinistra associati ad alcune caratteristiche fisiche nelle sfere di destra. Nella lunetta sono raffigurati i medici Ippocrate e Galeno mentre discutono di questa teoria. La volta 3 è dedicata ai quattro tetramorfi (esseri dalle quattro forme), menzionati nella visione di Ezechiele nell’Antico Testamento. Potrebbero alludere alla Creazione o all’anima dell’uomo.

Nella volta 4, un disco con croce gemmata è sorretto da quattro angeli. La lapide posta sotto il Cristo Pantocratore testimonia il ritrovamento delle reliquie di San Magno durante la realizzazione del magnifico pavimento cosmatesco della Cripta, completato nel 1231. Fu assemblato con marmi di reimpiego, tra cui serpentino verde e porfido rosso, oltre a marmi bianchi e giallo antico. Le volte 5, 6, 9 e fino a 14 narrano le storie dell’Antico Testamento del popolo ebraico in lotta contro i Filistei, fino all’elezione del loro primo re, Saul. Queste storie sono tratte dal Primo Libro di Samuele. La rappresentazione prosegue nel pannello sotto la volta 10.

Dalla volta 15 alla volta 21

Nelle volte 15 e 16 si trova l’altare di Santa Secondina e delle principesse armene Aurelia e Noemisia, vissute nel IX secolo e morte nei pressi di Anagni, raffigurate ai lati della finestra di sinistra. Nella zona centrale dell’abside è illustrata la storia di Secondina, convertita al cristianesimo da San Magno. Nella volta in alto a sinistra (15), Cristo benedicente è circondato dai simboli dei quattro Evangelisti. Nella volta di destra (16) è collocata l’Etimasia, simbolo della preparazione al trono celeste.

La cupola absidale e le tre volte adiacenti 17, 18 e 19 illustrano l’Apocalisse di Giovanni. L’altare maggiore della Cripta è dedicato a Magno, vescovo di Trani, evangelizzatore di Anagni e martire vissuto nel III secolo. Nella volta 20 è raffigurato il profeta Elia che sale al cielo su un carro di fuoco. Nella volta 21 si può ammirare l’incontro tra Abramo e Melchisedec con l’offerta del pane e del vino. Tuttavia, queste sono solo alcune scene che possono essere ammirate all’interno della Cripta di San Magno.

Oratorio di San Tommaso Becket

oratorio di san Tommaso Becket
Facebook Museo della Cattedrale di Anagni

La parte più antica della Cattedrale di Anagni è l’Oratorio di San Tommaso Becket, situato accanto alla Cripta di San Magno. Si tratta di un mitreo del I-II secolo d.C. Conserva l’antico altare sul quale avvenivano i sacrifici dei tori. Il canale di scolo che permetteva al sangue di defluire all’esterno dell’ambiente è ancora intatto.

L’Oratorio è dedicato all’arcivescovo Thomas Becket, ucciso da quattro cavalieri inglesi nel 1170 e canonizzato nella chiesa di Santa Lucia a Segni, vicino ad Anagni, nel 1173.
Alle pareti sono esposti pregevoli affreschi, tra cui una composizione con l’Agnello Mistico tra angeli e simboli degli Evangelisti, un’Ascensione di Cristo con angeli, una serie di apostoli, pannelli sulla vita e il martirio di San Tommaso Becket, storie della Genesi, cinque episodi del Nuovo Testamento e figure templari.

Il Tesoro della Cattedrale

La Cattedrale di Anagni custodisce tesori di grande pregio e valore: ori, avori, smalti, reliquiari come il prezioso cofanetto reliquiario di San Tommaso Becket, tessuti come la celebre pianeta di Bonifacio VIII, e antifonari su pergamena con miniature in oro. La maggior parte dei pezzi preziosi risale a una donazione di papa Bonifacio VIII.

Adiacente alla Sala del Tesoro è la medievale Cappella del Salvatore con affreschi del XII-XIII secolo e opere lignee come una sedia episcopale del XII secolo, una delle più antiche d’Europa. Al piano terra si trova anche il Lapidario, l’antico chiostro, che ospita lapidi romane, paleocristiane, medievali e moderne e un’esposizione archeologica permanente.

Il percorso museale

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Il percorso espositivo della Cattedrale di Anagni comprende i seguenti luoghi.

La Biblioteca

La biblioteca capitolare custodisce un ricco patrimonio di 1814 volumi, databili dal XV al XX secolo. Tra i pezzi più importanti si ricordano gli incunaboli e una preziosa copia del 1518 del Corpus Iuris Civilis, una raccolta di materiale giuridico voluta dall’imperatore Giustiniano I (527-565) per dare una sistemazione organica al corpus giuridico dell’Impero Romano.

Sala Capitolare

Nella Sala Capitolare  avvengono le riunioni dei canonici. Presenta un soffitto decorato con affreschi raffiguranti motivi vegetali e putti alati. L’arredo è in noce e mogano in stile impero.

Sacrestia Nuova

La Sacrestia Nuova, detta anche Tesoro Nuovo, ospita oggetti che appartengono a un arco temporale che va dal XV al XX secolo. Tra questi si trovano paramenti liturgici, calici, pissidi, pastorali, mitre e ostensori ambrosiani. Di particolare interesse sono le due ampolle in vetro verde di Papa Paolo V Borghese e il reliquiario della Vera Croce.

Sacrestie

Le Sacrestie risalgono all’Ottocento e presentano armadi in noce, di fattura laziale e risalenti alla fine dell’Ottocento. Le Sagrestie e tutto l’arredo sono attualmente utilizzati per le normali funzioni liturgiche. Nella prima Sacrestia sono conservati busti-reliquiari in lamina d’argento di San Pietro Vescovo e San Magno, entrambi risalenti alla metà del XVI secolo.

Vecchio Tesoro

Il Tesoro Vecchio è costituito dalla donazione fatta da Papa Bonifacio VIII, di cui resta l’elenco degli oggetti donati in un prezioso manoscritto conservato nell’Archivio della Cattedrale. Comprende oltre un centinaio di oggetti, di cui solo una parte è arrivata sino a noi. In una delle vetrine è conservato il cofanetto reliquiario di Thomas Becket, in smalto di Limoges.

Cappella del Salvatore

La Cappella del Salvatore presenta un apparato decorativo realizzato in tre tempi diversi, tra cui l’affresco di Cristo in trono con ai lati i Santi Magno e Secondina. Sono inoltre presenti la cattedra episcopale del XIII secolo, il crocifisso ligneo della fine del XV secolo, la statua di Sant’Antonio Abate, l’icona della Vergine e Rainaldo presbitero e l’icona della Madonna con Bambino del 1316.

Cappella Caetani

Ultimata nel 1296 per volontà di papa Bonifacio VIII, la Cappella Caetani contiene la tomba Caetani, costituita da un ciborio con due colonne e copertura a capanna decorata in stile architettonico gotico. L’affresco della Vergine con Bambino del ciborio risale alla fine del Duecento.

Ambulacro

Questo è lo spazio che collega l’Oratorio di San Tommaso Becket e la Cripta di San Magno. Un tempo era riservato alle sepolture di personaggi illustri di Anagni. Sulle pareti sono ancora visibili pannelli votivi, due dei quali risalgono alla metà del XIII secolo. La visita prosegue poi con l’Oratorio di Tommaso Becket e la Cripta di San Magno.

Lapidario e collezione archeologica

Il Lapidario, corrispondente agli ambienti dell’antico chiostro, ospita lapidi romane, paleocristiane, medievali e moderne. Assieme alla collezione archeologica, si segnalano alcuni componenti dell’arredo liturgico appartenenti alla Cattedrale di epoca carolingia del IX secolo e le lastre musive cosmatesche del XIII secolo.

Per maggiori informazioni visitare il sito ufficiale cattedraledianagni.it

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