Il Civil Rights Memorial è un memoriale situato a Montgomery, la capitale dello stato dello stato dell’Alabama, in 400 Washington Avenue. Il monumento è dedicato alle vittime del movimento per i diritti civili negli Stati Uniti.
Civil Rights Memorial a Montgomery
Il Civil Rights Memorial è un monumento progettato dall’architetto e artista Maya Lin e inaugurato nel 1989. Esso è costituito da una fontana di granito nero sulla quale sono incisi i nomi di 40 persone uccise durante il movimento per i diritti civili e la cronologia degli eventi cruciali che hanno segnato la lotta per l’uguaglianza. Si tratta di un progetto del Southern Poverty Law Center (SPLC), un’organizzazione che combatte l’odio e la discriminazione. Il Civil Rights Memorial rappresenta uno dei principali siti di celebrazione e sensibilizzazione dei diritti civili nell’Alabama.
Funge anche da centro interpretativo per l’equità razziale e la giustizia sociale. Il Civil Rights Memorial si trova vicino alla storica chiesa dove Martin Luther King Jr. prestò servizio come pastore durante il boicottaggio degli autobus di Montgomery. A brevissima distanza sorge il Campidoglio dell’Alabama, dove King parlò a migliaia di persone al termine della marcia per i diritti di voto da Selma a Montgomery.
Descrizione del Civil Rights Memorial
L’artista Maya Lin ha tratto ispirazione dall’effetto calmante e curativo dell’acqua e dal passo biblico di Amos 5:24 che King utilizzò nel suo discorso “I Have a Dream”: “Non saremo soddisfatti finché la giustizia non scorrerà come acqua e la rettitudine come un fiume possente”. In base a tale ispirazione, il Civil Rights Memorial presenta una fontana a forma di cono rovesciato e asimmetrico. Alla base circolare in granito nero del Memoriale, l’acqua emerge dal centro e scorre uniformemente lungo una linea che ricorda una meridiana, a raccontare i principali eventi del movimento. Vi sono incisi i nomi di 40 uomini, donne e bambini uccisi durante la lotta per i diritti civile, che caratterizzò gli anni tra il 1955 e il 1968. Sono riportate anche queste due particolari date, perché nel 1956 la Corte Suprema degli Stati Uniti stabilì l’illegalità della segregazione razziale nelle scuole, mentre il 1968 fu l’anno dell’assassinio di Martin Luther King Jr.
I Have a Dream
Dietro la base, l’acqua scorre lungo un muro curvo di granito nero lungo 12 metri. Su esso si trovano le parole della frase “Finché la giustizia non scorrerà come acqua e la rettitudine come un fiume possente“, proferita da Martin Luther King Jr. nel celebre discorso “I Have a Dream” del 28 agosto 1963 e tenuto davanti al Lincoln Memorial di Washington, in occasione della Marcia su Washington per il lavoro e la libertà durante la presidenza Kennedy. Oggi queste parole scolpite richiamano il continuo impegno per la giustizia sociale e l’uguaglianza.
Il Civil Rights Memorial si trova dall’altra parte della strada rispetto all’edificio degli uffici dell’SPLC, in una piazza aperta accessibile ai visitatori 24 ore al giorno, tutti i giorni della settimana.
Civil Rights Memorial Center
Le quattro gallerie del Civil Rights Memorial Center sono dedicate al movimento per i diritti civili (1954-1968), alle storie dei martiri onorati nel Civil Rights Memorial e alle questioni contemporanee di giustizia sociale.
La Sala dei Martiri
All’interno della Sala dei Martiri i visitatori possono conoscere la storia delle 40 persone i cui nomi sono riportati sul Civil Rights Memorial. Oltre ad alcuni nomi noti, compaiono quelli di studenti, agricoltori, ministri, camionisti, un vice sceriffo e un premio Nobel per un’età compresa tra gli 11 e i 66 anni. Trentadue erano neri; otto erano bianchi. Alcuni sono stati uccisi a causa del loro attivismo per i diritti civili, altri sono state vittime casuali di suprematisti bianchi, determinati a fermare il movimento con la violenza.
La galleria comprende una breve proiezione video, intitolata “The March Begins”, e le postazioni interattive del Martyr Table interattivo e del Memorial Overlook. La proiezione video di 5 minuti approfondisce il tema dell’oppressione razziale durante l’era di Jim Crow ed evidenzia gli eventi chiave del movimento per i diritti civili e la violenta politica suprematista bianca. La Martyr Table racconta la storia di ogni persona elencata nel Memoriale. Il Memorial Overlook permette di esplorare il simbolismo espresso da Maya Lin con il design del Civil Rights Memorial.
Il Muro dei dimenticati
Il Muro dei Dimenticati elenca i nomi di 74 donne, uomini e bambini che morirono tra il 1952 e il 1968 in circostanze che suggeriscono che siano state vittime della violenza della supremazia bianca. Le persone che compaiono nel Muro dei Dimenticati non ottennero mai giustizia.
Orientation Theatre
L’Orientation Theatre è un ambiente che funge da collegamento tra i temi del movimento per i diritti civili degli anni ’50 e ’60 e l’attivismo odierno per la giustizia sociale. Entrando, i visitatori sono circondati da immagini del passato e dell’attualità che creano un’esperienza coinvolgente. Lo scopo è quello di ispirare e incoraggiare le persone a scoprire come poter contribuire al cambiamento sociale. Il film originale “Apathy is Not an Option”, proiettato continuamente, combina filmati d’archivio e video di attualità per educare le nuove generazioni di attivisti a favore della giustizia sociale.
La marcia continua
In questo corridoio i visitatori possono informarsi sulle sfide contemporanee in materia di diritti civili e umani, con particolare attenzione alle questioni che l’SPLC sta affrontando attraverso il suo lavoro. Grazie a questa esperienza interattiva, i visitatori possono scoprire le azioni messe in campo dall’organizzazione e capire cosa possono fare le persone comuni a favore dei diritti civili.
Il Muro della Giustizia
Sul Muro della Giustizia oltre mezzo milione di nomi di persone sono proiettati continuamente su uno schermo di 6 x 12 metri. Essi appaiono come una simulazione dell’acqua che scorre sulle parole di King nel Civil Rights Memorial situato all’esterno. Ogni nome è stato aggiunto dai visitatori e da persone comuni che hanno deciso di mobilitarsi per la giustizia.
Inoltre, un grande monitor mostra “A Civil Community”, una poesia composta da Kwame Alexander a partire dalle riflessioni presentate da persone di ogni ceto sociale. Studenti, insegnanti, attivisti, genitori e bambini provenienti da tutto il Paese hanno contribuito con quasi mille poesie a questa installazione.
Visitare il Civil Rights Memorial Center
Il Civil Rights Memorial Center è aperto dal lunedì al sabato dalle ore 9:00 alle ore 17:00. L’ultimo ingresso è alle ore 16:15. L’ingresso al Center è a pagamento e i biglietti costano $ 5 per gli adulti e $ 2 dagli 8 ai 18 anni. Il museo è chiuso durante tutte le principali festività.
Il Civil Rights Memorial è invece accessibile 24 ore su 24, tutti i giorni e gratuitamente. Per maggiori informazioni potete visitare il sito web splcenter.org. Il monumento si trova in 400 Washington Avenue nel centro di Montgomery, a soli pochi isolati da altri siti storici come la chiesa battista King Memorial di Dexter Avenue, il Campidoglio dello stato dell’Alabama e la Biblioteca e Museo di Rosa Parks.
Nei dintorni del Civil Rights Memorial
Davanti al Civil Rights Memorial si trovano le Dowe Houses, un piccolo complesso di tre case. Esse testimoniano la storia del quartiere residenziale che esisteva qui nel XIX secolo. La residenza principale della famiglia Dowe, risalente al 1863, fu originariamente progettata come un “cottage rialzato” in stile italiano. Tuttavia, nel 1908, l’alto portico, a cui si accede tramite due scale ricurve, fu sostituito dall’attuale portico a due piani con colonne. Ora, dunque, l’abitazione richiama uno stile neoclassico. John Dowe, un droghiere e pasticcere di origine irlandese, e sua moglie Joanna costruirono l’abitazione principale per i loro numerosi figli. I discendenti continuarono a vivere nell’abitazione per altri 150 anni. L’ultimo membro della famiglia a occupare la casa fu John Dowe III, morto nel 2007 all’età di 97 anni.
Nel 1885, Joanna Dowe, rimasta vedova, fece costruire un’altra casa appena a ovest della residenza principale. Eclettica nello stile, la casa fu definita dalla stampa locale come un “ornamento per la città, una rivoluzione nell’architettura e nelle tecniche di costruzione”. Una terza casa di famiglia, quella di destra, fu costruita nel 1890 secondo lo stile Queen Anne, popolare a quell’epoca. Si affaccia su Hull Street, proprio dietro la residenza principale. Il complesso delle Dowe Houses compare nel Registro nazionale dei luoghi storici dal 1988 e sono protette dal National Trust for Historic Preservation.