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Il Cammino minerario di Santa Barbara

Cammino minerario di Santa Barbara
Pagina Facebook Cammino minerario di Santa Barbara

Il Cammino Minerario di Santa Barbara è un itinerario storico, culturale e spirituale che si snoda per circa 500 km nel sud-ovest della Sardegna. Questo percorso ad anello, suddiviso in 30 tappe, parte e termina nella città di Iglesias, offrendo ai camminatori un’esperienza tra paesaggi naturali, siti minerari dismessi e testimonianze religiose legate al culto di Santa Barbara, patrona dei minatori.

La storia dell’attività mineraria della Sardegna

L’attività mineraria nel Sulcis-Iglesiente, situato nella Sardegna sud-occidentale, ha una storia millenaria che ha profondamente influenzato l’economia, la società e il paesaggio della regione. Le prime tracce di attività estrattiva risalgono al Neolitico, con l’utilizzo dell’ossidiana del Monte Arci.

Successivamente, Fenici e Romani sfruttarono le risorse minerarie locali, in particolare piombo e argento. Nel Medioevo, sotto il dominio pisano, l’area vide un’intensificazione dell’attività mineraria, soprattutto nella zona di Iglesias, allora conosciuta come Villa di Chiesa, che divenne un importante centro per l’estrazione dell’argento.

L’epoca industriale e il boom del carbone

carbonia
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Nel XIX secolo, l’industrializzazione portò a una nuova fase di sviluppo minerario. Nel 1851, Ubaldo Millo scoprì il giacimento carbonifero di Bacu Abis, segnando l’inizio dell’estrazione su larga scala del carbone nel Sulcis. Durante il regime fascista, la politica autarchica incentivò ulteriormente l’estrazione del carbone, portando alla fondazione di Carbonia nel 1938, una città costruita appositamente per ospitare i lavoratori delle miniere.

Dagli anni ’60, la crisi dell’industria mineraria provocò la chiusura progressiva delle miniere. Per preservare e valorizzare questo patrimonio, nel 2001 è stato istituito il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, riconosciuto dall’UNESCO, che comprende numerosi siti minerari dismessi, trasformati in musei e percorsi turistici.

Il Cammino Minerario di Santa Barbara

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Ed è così che nella zona sud occidentale dell’isola è stato recuperato un percorso che unisce 30 miniere un tempo abbandonate e oggi riconvertite ad attrazione turistica, il Cammino Minerario di Santa Barbara. Esso si sviluppa prevalentemente su sentieri, mulattiere e strade sterrate, con circa il 75% del tracciato lontano dalle vie asfaltate. Le tappe variano in lunghezza e difficoltà. Lungo il percorso, i camminatori possono ammirare una varietà di paesaggi, dalle coste frastagliate con formazioni rocciose spettacolari, come il Pan di Zucchero, alle dune di Piscinas, tra le più alte d’Europa, fino alle foreste interne e ai siti minerari storici.

Il Cammino Minerario di Santa Barbara è un percorso ad anello di 500 chilometri che ricalca le antiche mulattiere un tempo utilizzate dai minatori per raggiungere il luogo di lavoro, ma anche su ex tracciati ferroviari che servivano per il trasporto dei materiali estratti. Si sviluppa attraversando le aree del Sulcis, dell’Iglesiente e del Guspinese, dove l’estrazione, nel corso del tempo, ha modificato il paesaggio. Lungo il cammino si incontrano chiese e cappelle dedicate a Santa Barbara, protettrice dei minatori.

Cammino Minerario di Santa Barbara tappe

Cammino Minerario di Santa Barbara tappe
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Il Cammino Minerario di Santa Barbara si snoda per circa 500 km suddivisi in 30 tappe, con una lunghezza media di circa 16 km ciascuna. Ecco le tappe del Cammino Minerario di Santa Barbara con la relativa difficoltà​:

  1. Iglesias – Nebida
    Difficoltà: Media
  2. Nebida – Masua
    Difficoltà: Media
  3. Masua – Buggerru
    Difficoltà: Impegnativa
  4. Buggerru – Portixeddu
    Difficoltà: Facile
  5. Portixeddu – Piscinas
    Difficoltà: Media
  6. Piscinas – Montevecchio
    Difficoltà: Media
  7. Montevecchio – Arbus
    Difficoltà: Media
  8. Arbus – Perd’e Pibera
    Difficoltà: Media
  9. Perd’e Pibera – Villacidro
    Difficoltà: Impegnativa
  10. Villacidro – Monti Mannu
    Difficoltà: Media
  11. Monti Mannu – Arenas
    Difficoltà: Impegnativa
  12. Arenas – Su Mannau
    Difficoltà: Facile
  13. Su Mannau – San Benedetto
    Difficoltà: Impegnativa
  14. San Benedetto – Case Marganai
    Difficoltà: Facile
  15. Case Marganai – Domusnovas-Musei
    Difficoltà: Media
  16. Domusnovas-Musei – Orbai
    Difficoltà: Media
  17. Orbai – Rosas
    Difficoltà: Impegnativa
  18. Rosas – Nuxis
    Difficoltà: Facile
  19. Nuxis – Santadi
    Difficoltà: Facile
  20. Santadi – Is Zuddas
    Difficoltà: Facile
  21. Is Zuddas – Masainas
    Difficoltà: Impegnativa
  22. Masainas – Candiani
    Difficoltà: Media
  23. Candiani – Tratalias
    Difficoltà: Impegnativa
  24. Tratalias – Sant’Antioco
    Difficoltà: Media
  25. Sant’Antioco – Carbonia
    Difficoltà: Media
  26. Carbonia – Nuraxi Figus
    Difficoltà: Impegnativa
  27. Nuraxi Figus – Carloforte
    Difficoltà: Facile
  28. Carloforte – Portoscuso
    Difficoltà: Impegnativa
  29. Portoscuso – Bacu Abis
    Difficoltà: Impegnativa
  30. Bacu Abis – Iglesias
    Difficoltà: Media

Oltre a queste vi sono numerose varianti.

Tappa 1: Iglesias – Nebida

Nebida
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Partendo dalla città medievale di Iglesias, si attraversano aree ricche di storia mineraria, con antiche miniere di piombo, zinco e argento. Lungo il percorso si incontrano cappelle e chiese dedicate a Santa Barbara, patrona dei minatori, e il santuario della Madonna del Buon Cammino. Dopo 21 km, l’arrivo a Nebida offre una vista spettacolare sul mare e sulle strutture minerarie storiche.

Tappa 2: Nebida – Masua

Porto Flavia
Pagina Facebook Porto Flavia

Questa breve tappa di 9 km permette di visitare la Laveria Lamarmora, un’imponente struttura di archeologia industriale a picco sul mare, e la grande opera di ingegneria mineraria di Porto Flavia, costruite sulla scogliera. Il percorso offre panorami mozzafiato sulle falesie calcaree e sul famoso Pan di Zucchero, un faraglione che emerge dal mare.

Tappa 3: Masua – Buggerru

Galleria Henry
Comune di Buggerru

Il cammino attraversa l’area di Canal Grande, dove si possono osservare reperti fossili antichissimi. Si passa vicino alla Grotta Azzurra, alla vecchia ferrovia che giunge all’impianto di caricamento di Cala Domestica, al grande scavo di Planu Sartu. Cala Domestica è una splendida baia con resti di strutture minerarie. ​La tappa è particolarmente impegnativa.

Tappa 4: Buggerru – Portixeddu

A Buggerru, è possibile visitare il monumento ai minatori caduti nell’eccidio del 1904, il museo minerario e la Galleria Henry e la galleria Henry, la Grotta delle Lumache e la Grotta S’Acqua Gelada. Il percorso prosegue lungo la costa fino a Portixeddu, noto per il suo sistema dunale.

Tappa 5: Portixeddu – Piscinas

Piscinas
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Questa tappa lunga oltre 16 km attraversa paesaggi granitici con formazioni di tafoni e grossi massi e termina nelle maestose dune di Piscinas, tra le più alte d’Europa, che compaiono dopo la sella della vedetta di Capo Pecora.

Tappa 6: Piscinas – Montevecchio

Il Cammino minerario di Santa Barbara prosegue con questa tappa lunga quasi 19 km, salendo inizialmente verso il villaggio minerario di Ingurtosu, con edifici storici legati all’attività estrattiva. Si prosegue fino a Montevecchio, un altro importante sito minerario con strutture ben conservate.

Tappa 7: Montevecchio – Arbus

Arbus
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La tappa 7 del Cammino minerario di Santa Barbra inizia nella pianura del Campidano, seguendo l’antico sentiero dei minatori che scende dalle colline metallifere del Guspinese-Arburese. Qui tra uliveti e pascoli, si scorgono le colate basaltiche del vulcanismo terziario, il geosito dei basalti colonnari e rocce granitiche fino ad Arbus. Si attraversa il complesso montuoso del Linas, con le sue foreste e giacimenti minerari.

Tappa 8: Arbus – Perd’e Pibera

10 km immersi tra uliveti, mandorleti e vaste distese a pascolo. Il percorso continua ad attraversare il complesso montuoso del Linas, nella “città del pane e dell’olio”, com’è anche nota Gonnosfanadiga.

Tappa 9: Perd’e Pibera – Villacidro

Una tappa lunga 20 km e impegnativa tra boschi di leccio e attraversando freschi ruscelli. Si giunge ai giardini di agrumi e ciliegi di Villa Scema. Il percorso è arricchito dalla presenza di numerose chiese dedicate a Santa Barbara.

Tappa 10: Villacidro – Monti Mannu

Il Cammino minerario di Santa Barbara prosegue con la tappa che da Villacidro raggiunge il Parco di San Sisinnio, noto per i suoi grandi oleastri e la chiesa campestre del XVII secolo. Il percorso segue anche la sponda destra prima del lago e poi del Rio Leni, per arrivare al vivaio di Monti Mannu e la vicina Posada.

Tappa 11: Monti Mannu – Arenas

Piscina Irgas
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Il Cammino di Santa Barbara qui attraversa foreste di lecci e un a bella macchia mediterranea, con numerosi scavi minerari lungo il percorso. La tappa è nota per la bellezza dei rilievi granitici di Piscina Irgas.

Tappa 12: Arenas – Su Mannau

Si cammina tra boschi di leccio e si raggiunge la sorgente perenne di Pubusinu e le grotte di Su Mannau, importanti siti speleologici.

Tappa 13: Su Mannau – San Benedetto

Malacalzetta

Il percorso del Cammino minerario di Santa Barbara conduce al tempio punico-romano di Antas, dedicato al Sardus Pater, e prosegue attraverso miniere storiche come Baueddu e Malacalzetta.

Tappa 14: San Benedetto – Marganai

Si cammina lungo un antico tracciato ferroviario immerso in boschi di lecci, fino a raggiungere le Case Marganai, punto di partenza per escursioni panoramiche.

Tappa 15: Marganai – Domusnovas-Musei

sa duchessa
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Questa tappa attraversa la Grotta di San Giovanni, una cavità carsica lunga circa 800 metri, un tempo transitabile da veicoli e oggi percorribile solo a piedi, a cavallo o in bicicletta. Lungo il percorso si trova anche il sito nuragico di Sa Domu ‘e S’Orku.

Tappa 16: Domusnovas-Musei – Orbai

Il Cammino minerario di Santa Barbara risale le colline fino al complesso forestale di Monte Cadelano, dove si trova il villaggio minerario abbandonato di Orbai e gli impianti dismessi dell’antica attività estrattiva.

Tappa 17: Orbai – Rosas

Miniera di Rosas
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Questa tappa collega due importanti siti minerari, offrendo un ricco patrimonio di archeologia industriale. Lungo il percorso si incontra il nuraghe di Monte Scorra.

Tappa 18: Rosas – Nuxis

miniera di Sa Marchesa
Sa Marchesa – Nuxis – Sito Geo Speleo Archeologico

Il percorso attraversa la miniera di Sa Marchesa, dove si estraevano piombo, zinco e rame, e numerose cave dismesse di calcare. Si incrocia anche il tracciato della vecchia ferrovia che collegava la valle del Cixerri con la valle del Basso Sulcis.

Tappa 19: Nuxis – Santadi

Questa tappa del Cammino minerario di Santa Barbara è caratterizzata da testimonianze archeologiche come il Pozzo Sacro di Tattinu, la chiesa bizantina di Sant’Elia e la necropoli di Pani Loriga.

Tappa 20: Santadi – Is Zuddas

Il percorso attraversa vitigni di Carignano e siti archeologici come il Menhir di Su Terrazzu, la necropoli di Pani Loriga e le grotte di Is Zuddas.

Tappa 21: Is Zuddas – Masainas

Lungo questa tappa si incontrano cave di barite e numerose emergenze archeologiche, tra cui le Domus de Janas di Su Cungiau de Tuttui e i nuraghi Moddizzi e Murrecci.

Tappa 22: Masainas – Candiani

Il Cammino minerario di Santa Barbara attraversa la pianura del Basso Sulcis fino alla costa sud-occidentale della Sardegna, passando per stagni pescosi, dune e ambienti umidi.

Tappa 23: Candiani – Tratalias

Si cammina lungo le scogliere di Porto Pinetto e Portu Su Trigu, ammirando paesaggi con vista sul golfo di Palmas.

Tappa 24: Tratalias – Sant’Antioco

Questa tappa permette di visitare antiche chiese del territorio, dalla medievale Santa Maria di Monserrato alla bizantina Sant’Antioco.

Tappa 25: Sant’Antioco – Carbonia

Isola di Sant'Antioco
Wikimedia Commons

Il percorso segue un vecchio tracciato delle Ferrovie Meridionali Sarde, oggi trasformato in pista pedonale e ciclabile, che collegava la Grande Miniera di Serbariu al porto di Sant’Antioco.

Tappa 26: Carbonia – Nuraxi Figus

Questa tappa è impegnativa per la sua lunghezza di quasi 25 km. Il percorso attraversa aree legate all’attività mineraria del carbone.

Tappa 27: Nuraxi Figus – Carloforte

Carloforte
Wikimedia Commons

Il cammino conduce a Portovesme, da cui si prende un traghetto per l’isola di San Pietro, raggiungendo la città di Carloforte.

Tappa 28: Carloforte – Portoscuso

Dopo aver esplorato Carloforte, si prende un traghetto per tornare sulla terraferma e si prosegue fino a Portoscuso, attraversando paesaggi costieri.

Tappa 29: Portoscuso – Bacu Abis

Bacu Abis
ammappalitalia.it

Il percorso del Cammino minerario di Santa Barbara passa vicino al sito archeologico di Nuraghe Serucci e attraversa aree legate all’attività mineraria.

Tappa 30: Bacu Abis – Iglesias

L’ultima tappa riporta a Iglesias, completando l’anello del Cammino Minerario di Santa Barbara.

Libri per approfondire

Il cammino minerario di Santa Barbara. A piedi in Sardegna tra storia e natura

Cammino minerario di Santa Barbara immagini

Cammino minerario di Santa Barbara mappa

Cammino minerario di Santa Barbara mappa
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