Nascosta tra le scogliere a picco sul mare della Riviera di Ponente, la Grotta dei Falsari rappresenta una delle mete escursionistiche più suggestive della Liguria. Situata lungo il promontorio di Capo Noli, tra i borghi di Noli e Varigotti, questa cavità naturale è raggiungibile percorrendo il Sentiero del Pellegrino, un itinerario panoramico che offre scorci mozzafiato sul Mar Ligure. La grotta, nota anche come Grotta dei Briganti o Antro dei Falsari, deve il suo nome a diverse e affascinanti leggende.
Grotta dei falsari dove si trova

La Grotta dei Falsari è una suggestiva cavità naturale situata nel promontorio di Capo Noli, lungo la costa ligure di Ponente, tra i comuni di Noli e Varigotti, in provincia di Savona. Questa grotta si apre a strapiombo sul Mar Ligure e offre una vista panoramica mozzafiato sulla costa sottostante.
La formazione della Grotta dei Falsari è il risultato di un lungo processo di erosione marina che ha modellato la roccia calcarea del promontorio nel corso di milioni di anni. La sua posizione elevata e l’ampia apertura verso il mare la rendono un punto di osservazione naturale di grande fascino, oltre che un luogo di interesse geologico e storico.
Storia della Grotta dei falsari

La Grotta dei Falsari si è formata attraverso un processo di erosione marina durato milioni di anni. Quando le terre oggi emerse si trovavano al di sotto del livello del mare, l’azione costante delle onde ha modellato la roccia calcarea del promontorio, dando origine a questa cavità naturale. La grotta presenta una spettacolare apertura semicircolare di circa 25 metri di diametro, che si affaccia direttamente sul mare, creando un effetto scenografico unico.
Questa grotta deve il suo nome alle leggende locali che la indicano come rifugio per contrabbandieri e falsari, che vi nascondevano merci e oggetti di valore. Durante il conflitto tra Noli e Genova nel 1496, la grotta fu utilizzata come rifugio per le truppe nolensi. Nel XVIII secolo, servì come magazzino per le merci che arrivavano e partivano dal porto di Noli. Nel 2017, nello specchio d’acqua antistante la grotta, sono stati rinvenuti reperti risalenti alla prima battaglia vittoriosa dell’ammiraglio Nelson contro i francesi nel 1795. Tra i ritrovamenti figurano cannoni in bronzo e rari fucili militari.
Grotta dei falsari: perché si chiama così

La Grotta dei Falsari, conosciuta anche con i nomi di Antro dei Falsari o Grotta dei Briganti, deve le sue denominazioni alla funzione che ha rivestito nel corso dei secoli come rifugio strategico per attività illecite. In epoche passate, questa cavità naturale fu utilizzata da bande di contrabbandieri, in particolare falsari di monete, che vi trovavano un riparo sicuro e difficilmente accessibile.
Il contesto geografico, caratterizzato da una costa impervia e nascosta, si prestava inoltre come punto d’approdo per i saraceni, che da qui potevano lanciare incursioni verso i borghi costieri e l’entroterra, saccheggiando beni e risorse prima di far ritorno alle proprie imbarcazioni. Attorno alla Grotta dei Falsari aleggia una leggenda secondo cui tra le rocce si nasconderebbe un tesoro inestimabile lasciato dai falsari. Inoltre, si narra che la grotta sia stata utilizzata in passato come luogo di culto pagano, e che ancora oggi sia possibile vedere delle incisioni e dei simboli sulla roccia, testimonianze di antiche pratiche religiose.
Come arrivare alla Grotta dei Falsari

Situata nel promontorio di Capo Noli, la grotta è raggiungibile attraverso il Sentiero del Pellegrino.
Percorso da Noli
Partendo da Noli, è consigliabile parcheggiare in Via IV Novembre, nei pressi della Chiesa di San Francesco d’Assisi. Da qui, si imbocca Via XXV Aprile, seguendo le indicazioni per la Passeggiata Dantesca. Il sentiero, ben segnalato, attraversa la macchia mediterranea e conduce ai ruderi della Chiesa di Santa Margherita. Proseguendo, si raggiunge un bivio che indica la deviazione per la Grotta dei Falsari. La discesa verso la grotta è ripida e può essere scivolosa. Sono presenti corde fisse per facilitare il passaggio. Si raccomanda l’uso di calzature adeguate e cautela durante questo tratto.
Percorso da Varigotti
In alternativa, si può partire da Varigotti, parcheggiando in Via degli Orti, parallela alla Via Aurelia. Da qui, si raggiunge Via Strada Vecchia, dove ha inizio il Sentiero del Pellegrino. Il percorso inizia con una salita ripida di circa 15 minuti, per poi proseguire lungo un tratto panoramico a mezza costa. Anche in questo caso, si incontra la deviazione per la Grotta dei Falsari, con una discesa simile a quella descritta nell’accesso da Noli.
Il Sentiero del Pellegrino

Il Sentiero del Pellegrino è un itinerario escursionistico che collega i borghi di Noli e Varigotti. Questo percorso ad anello si snoda per circa 6,3 chilometri, con un dislivello di circa 350 metri, offrendo panorami mozzafiato sul Mar Ligure e sulle falesie calcaree tipiche della zona. Il sentiero è immerso nella macchia mediterranea e attraversa luoghi di interesse storico e naturalistico, come la Grotta dei Falsari, la Chiesa di San Lorenzo e la Torre delle Streghe.
È considerato di difficoltà escursionistica (E) e richiede un tempo di percorrenza di circa 2 ore e mezza. Può essere percorso in entrambe le direzioni. Per il ritorno al punto di partenza, è possibile utilizzare il bus di linea n. 40, che collega Noli e Varigotti con corse frequenti. Si consiglia di evitare le ore più calde durante i mesi estivi e di portare con sé acqua a sufficienza, poiché lungo il percorso non sono presenti punti di rifornimento.
Punti di interesse lungo il percorso
Lungo il Sentiero del Pellegrino si incontrano diversi luoghi di interesse, oltre alla Grotta dei Falsari:
- Chiesa di San Lorenzo: un’abbazia benedettina risalente al XIII secolo, situata in posizione panoramica.
- Mausoleo Cerisola: un muretto colorato realizzato da Giuseppe Cerisola in memoria delle persone salvate durante i suoi viaggi in mare.
- Torre delle Streghe: una torre eretta nel 1582 per arginare gli sconfinamenti di Varigotti nei territori di Noli.
Chiesa di San Lorenzo

La Chiesa di San Lorenzo, situata a mezza costa sul promontorio di Punta Crena tra Noli e Varigotti, domina la Baia dei Saraceni nel comune di Finale Ligure. Questo edificio rappresenta l’unico elemento superstite di un antico insediamento monastico benedettino, le cui origini risalgono all’epoca tardo imperiale o bizantina, come attestato dai ritrovamenti di tombe nell’area circostante. La prima menzione documentata della chiesa risale al 1213, ma già nel 1127 essa è citata in una concessione del vescovo di Albenga ai monaci benedettini di Lerino.
L’edificio presenta una navata unica con parete rivolta verso il mare, di epoca più recente, caratterizzata da due porte in stile gotico, mentre la volta a crociera in mattoni della sacrestia risale al XIV secolo. La parete a monte è presumibilmente antecedente all’anno Mille. Numerosi reperti di epoca imperiale e dell’Alto Medioevo, tra cui un sarcofago del III o IV secolo, rinvenuti nell’area dell’antica chiesa, sono attualmente conservati presso il Museo Archeologico del Finale.
Mausoleo Cerisola

Il Mausoleo Cerisola è una singolare installazione commemorativa situata lungo il Sentiero del Pellegrino. Si tratta di una parete decorata con piastrelle colorate, salvagenti e simboli marittimi, realizzata da Giuseppe “Peppin” Cerisola, soprannominato “Carnera” per la sua imponente corporatura.
Giuseppe Cerisola, originario di Varigotti, visse per trent’anni in Australia, dove fu prigioniero degli inglesi durante la Seconda Guerra Mondiale e successivamente lavorò come agricoltore. Rientrato in Italia negli anni ’70, si stabilì nuovamente nel suo paese natale. Nel 1976, salvò un uomo dall’annegamento, evento che lo spinse a creare il mausoleo come omaggio alla vita marina e alle sue esperienze personali.
La torre delle streghe

La Torre delle Streghe è una struttura difensiva edificata nel 1582 sul promontorio del Malpasso. Fu costruita dagli abitanti di Noli, fedeli alla Repubblica di Genova, con l’obiettivo di delimitare in modo netto il confine con Varigotti, allora parte del Marchesato del Finale sotto il controllo spagnolo, e per contrastare gli sconfinamenti territoriali.
Il nome “Torre delle Streghe” è di origine popolare e fu attribuito successivamente dai nolesi come forma di scherno nei confronti delle donne di Varigotti. Nonostante le proteste degli abitanti di Varigotti e le richieste di demolizione avanzate agli spagnoli, la torre non fu mai abbattuta e rimane tuttora un simbolo storico.
Grotta dei falsari immagini
Libri per approfondire
Guida dei 4 borghi. Noli, Varigotti, Finalborgo e Borgio Verezzi
Grotta dei Falsari mappa

Meteo Noli
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Uffici di informazioni turistiche più vicini
Gli uffici di informazione turistica nelle vicinanze per ottenere mappe, consigli su percorsi escursionistici e dettagli su eventi locali sono:
Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica di Noli
Indirizzo: Piazza Milite Ignoto, 6, 17026 Noli (SV), Telefono: +39 019 7499591. Email: iat@comune.noli.sv.it. Orari di apertura: si consiglia di contattare direttamente l’ufficio per informazioni aggiornate sugli orari di apertura.
Ufficio Informazioni Turistiche di Varigotti
Indirizzo: Via Aurelia, 79, 17024 Varigotti (SV). Telefono: +39 019 6890600 / +39 019 681019. Email: iat.varigotti@visitfinaleligure.it. Orari di apertura:
- Dal 15 settembre al 30 settembre: venerdì, sabato e domenica dalle 9:30 alle 12:30
- Dal 1 ottobre al 30 ottobre: sabato dalle 9:30 alle 12:30
- Periodo invernale: chiuso