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Fortezza di Mont’Alfonso: il cuore fortificato della Garfagnana

Fortezza di Mont'Alfonso garfagnana
M.Ferrari

​La Fortezza di Mont’Alfonso, situata nel cuore della Garfagnana, rappresenta un esempio significativo di architettura militare rinascimentale. Fu costruita tra il 1579 e il 1586 con l’obiettivo di difendere il territorio dalle minacce provenienti dalla Repubblica di Lucca e dai fiorentini. La sua posizione strategica, su un colle che domina Castelnuovo di Garfagnana, le conferiva un ruolo cruciale nel controllo delle vie di comunicazione tra la Toscana e la Pianura Padana attraverso i passi appenninici.

Dove si trova la Fortezza di Mont’Alfonso

La Fortezza di Mont’Alfonso si erge sulla sommità di un colle che domina il centro storico di Castelnuovo di Garfagnana, nella provincia di Lucca. Questa posizione strategica offre una vista panoramica sui paesaggi circostanti, spaziando dall’Appennino Tosco-Emiliano al gruppo delle Panie fino alle Alpi Apuane.

La fortezza è situata in località Ai Cerri ed è facilmente raggiungibile sia in auto che a piedi, seguendo il “Sentiero dell’Ariosto”, un percorso ad anello che collega il centro di Castelnuovo alla fortezza, offrendo un’esperienza suggestiva immersa nella natura e nella storia.

La storia della Fortezza di Mont’Alfonso

Fortezza di Mont'Alfonso castelnuovo in garfagnana
Wikimedia Commons

Significativo esempio di architettura militare rinascimentale, la fortezza di Mont’Alfonso, fu costruita tra il 1579 e il 1586 per volere di Alfonso II d’Este e su progetto dell’ingegnere Marc’Antonio Pasi con l’obiettivo di difendere il territorio estense dalle minacce provenienti dalla Repubblica di Lucca e dai fiorentini. La sua posizione strategica, su un colle che domina Castelnuovo di Garfagnana, le conferiva un ruolo cruciale nel controllo delle vie di comunicazione tra la Toscana e la Pianura Padana attraverso i passi appenninici.

La costruzione estense (1579–1586)

La costruzione della fortezza di Mont’Alfonso fu finanziata anche dalla popolazione locale, che contribuì con la somma di 30.000 scudi. Il complesso si estende su una superficie di circa 60.000 metri quadrati e presenta una cinta muraria di 1.150 metri, dotata di sette baluardi e due porte.

All’interno delle mura si trovano edifici storici come la casa del capitano, l’alloggio delle truppe, un pozzo in pietra e il baluardo della casamatta. Lo stemma estense è ancora visibile sulla porta principale, testimonianza dell’origine ducale della fortezza. La fortezza di Mont’Alfonso era un avamposto imprendibile. Infatti,  l’unico assedio di cui si ha notizia fu quello francese del generale Gaffard del 1706.

Epoca napoleonica e ritorno agli Estensi (1805–1814)

MontAlfonso
controradio

Durante il periodo napoleonico, la fortezza di Mont’Alfonso entrò a far parte dei beni del Principato di Lucca e Piombino sotto Elisa Bonaparte Baciocchi. Nel 1809, a causa degli elevati costi di manutenzione, la fortezza fu venduta. Nel 1814, con la restaurazione, tornò in possesso della dinastia estense, assumendo nuovamente un ruolo importante per la comunità di Castelnuovo, essendo destinata a ospitare le carceri.

Le trasformazioni nel XX secolo

Nel XX secolo, la fortezza di Mont’Alfonso divenne residenza estiva della famiglia italo-scozzese Bechelli, che trasformò uno degli edifici in una villetta in stile Liberty e gestì la roccaforte come una fattoria. Le strutture della fortezza, già deteriorate nel tempo, furono ulteriormente danneggiate dal terremoto che colpì la Garfagnana nel 1920.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, la fortezza ospitò alcune famiglie di ebrei. Nel dicembre 1943, quasi tutti gli internati furono arrestati e deportati ad Auschwitz, con pochissimi sopravvissuti. I bombardamenti che nel 1944-45 colpirono Castelnuovo, retrovia della “linea gotica”, non risparmiarono Mont’Alfonso.

Restauro e valorizzazione contemporanea

Nel 1980, la Provincia di Lucca acquisì la fortezza di Mont’Alfonso dalla famiglia Bechelli. A partire dal 2000, è stato avviato un progetto di restauro finalizzato alla ricostruzione di alcuni edifici esistenti e alla ristrutturazione di quelli danneggiati, sviluppato con il sostegno di enti locali e dell’Unione Europea. Oggi, la fortezza ospita eventi culturali, mostre e attività didattiche, diventando un punto di riferimento per la comunità locale e per i visitatori.

Architettura e aspetto

Fortezza di Mont'Alfonso
Wikimedia Commons

La fortezza di Mont’Alfonso è circondata da una cinta muraria lunga circa 1.150 metri, dotata di sette baluardi e due porte principali. Queste mura, costruite con pietra locale, seguono l’orografia del terreno e sono state progettate per resistere agli assedi e alle artiglierie dell’epoca. I bastioni, posizionati strategicamente, permettevano una difesa efficace e una visibilità completa sulla valle circostante.

Gli edifici interni

All’interno delle mura si trovano diversi edifici storici, tra cui la casa del capitano, l’alloggio delle truppe, un pozzo in pietra e il baluardo della casamatta. Questi edifici, costruiti in pietra e legno, erano destinati a ospitare le funzioni amministrative e militari della fortezza. Nel corso dei secoli, alcuni di essi sono stati adattati a nuove funzioni, come la trasformazione di un edificio in una villetta in stile Liberty nel XX secolo.

La fonderia e le strutture sotterranee

Nel 1617 fu costruita una fonderia per la produzione di cannoni, al fine di ridurre le spese di rifornimento di artiglieria pesante. I resti di questa fonderia sono stati scoperti durante recenti campagne di scavo archeologico. Inoltre, la fortezza dispone di strutture sotterranee, come la casamatta, utilizzate per scopi difensivi e di stoccaggio.

Secondo la tradizione popolare, la Fortezza di Mont’Alfonso sarebbe collegata attraverso un tunnel sotterraneo alla Rocca Ariostesca, sita nel centro storico di Castelnuovo Garfagnana. Questa galleria segreta avrebbe permesso ai cittadini di rifugiarsi all’interno delle mura in caso di assedio.

Cose da vedere nella Fortezza di Mont’Alfonso di Castelnuovo Garfagnana

Castelnuovo di Garfagnana
westend

La fortezza di Mont’Alfonso oggi ospita un Punto Informazione Turistica, un Centro Congressi, il Centro di Documentazione sulle Fortificazioni della Garfagnana che illustra la storia di questo territorio. E ancora il Centro di Tradizioni Popolari che mette a disposizione numerosi documenti su cultura e folklore. Informazioni e studi sulla flora, la fauna, l’ambiente e le energie rinnovabili vengono offerte attraverso i laboratori didattici. La fortezza offre anche un bar ristorante e alloggi per soggiorni.

Casa con Archi

La cosiddetta “Casa con Archi” risale con ogni probabilità al XVIII secolo e fu inizialmente destinata ad alloggio per le truppe al primo piano, mentre il piano terra ospitava le stalle per i cavalli. Il suo nome deriva dalla caratteristica loggia ad archi che orna la facciata principale, elemento distintivo di pregio architettonico. Attualmente, l’edificio è stato adattato per ospitare un moderno centro congressi.

Villino Liberty

Il Villino Liberty fu edificato nei primi decenni del Novecento sui resti di un precedente edificio, a seguito della vendita della fortezza da parte del Demanio e della smobilitazione militare. Realizzato dai nuovi proprietari, il villino rappresenta un raro esempio di architettura liberty in ambito montano.

L’edificio è suddiviso su due livelli: al piano terra si trovano una sala convegni e due aule per corsi di formazione, mentre il piano superiore ospita quattro laboratori tematici dedicati allo studio dell’ambiente naturale, delle energie rinnovabili, dei fenomeni micologici e delle attività agricole e forestali del territorio garfagnino.

Porta Sud

La Porta Sud, secondo accesso alla fortezza di Mont’Alfonso, era in origine utilizzata come via di fuga in caso di assedio e come punto di ritirata per l’artiglieria posta sugli spalti esterni. L’edificio è costituito da un ampio passaggio coperto da una volta, affiancato dai vani del corpo di guardia. Il piano superiore ospitava alloggi per la truppa e fu successivamente riconvertito in abitazione dal contadino che per lungo tempo ha vissuto nella fortezza.

Oggi, grazie a un intervento di restauro, la Porta Sud è adibita a foresteria. Comprende un piccolo appartamento e camere attrezzate per accogliere gruppi di visitatori e ospiti coinvolti nelle attività culturali del sito.

Casa del Capitano

Presente già nelle mappe del XVI secolo, la Casa del Capitano era destinata in origine alla residenza degli ufficiali e del comandante della guarnigione. Nel corso del Settecento, a seguito dell’abbandono della chiesa romanica di San Pantalone, fu qui realizzata una cappella interna, sormontata da un campanile a vela, destinata al culto per gli abitanti della fortezza. Attualmente, l’edificio ospita al piano terra una saletta per incontri formativi. Parte degli ambienti ospita gli uffici della Provincia di Lucca e del Parco Regionale delle Alpi Apuane.

Porta Nord

Originariamente conosciuta come “Porta del Capitano Rinaldo”, la Porta Nord fu costruita nel 1581 come ingresso principale alla fortezza di Mont’Alfonso. Nei secoli passati ospitava il corpo di guardia e le stanze per le truppe di ronda. Oggi l’edificio è sede del centro accoglienza turistica, con una sala per proiezioni al piano terra.

Al piano superiore si trova il Centro Didattico per la Documentazione delle Fortificazioni della Garfagnana, dove è possibile esplorare l’evoluzione storica e militare del territorio. Il percorso espositivo include pannelli informativi, riproduzioni di armi antiche e un cannone cinquecentesco. Con l’ausilio di filmati, i visitatori possono rivivere le atmosfere di una battaglia del XVI secolo. Lo spazio accoglie inoltre un’esposizione dedicata ai prodotti alimentari tradizionali della Garfagnana.

Osteria e Caffetteria

L’edificio dell’Osteria ha origini cinquecentesche ed è stato oggetto di una significativa ristrutturazione nell’Ottocento. Dopo la cessione della fortezza di Mont’Alfonso a privati, fu trasformato in bottega e mescita di vino. Negli anni seguenti, specialmente durante l’estate, lo spazio antistante divenne luogo di ritrovo: all’ombra dei pini marittimi si organizzavano balli, canti popolari e banchetti. L’attività proseguì fino agli anni Sessanta del XX secolo. Oggi, l’immobile ospita un ristorante-caffè distribuito su due livelli.

Casa del Chirurgo

Ricostruita fedelmente secondo i disegni originali, la Casa del Chirurgo si erge sul luogo che ospitava l’infermeria e la residenza del medico della guarnigione della fortezza di Mont’Alfonso. L’edificio è oggi sede del Centro delle Tradizioni Popolari, che documenta usi, costumi e saperi della Garfagnana. Al primo piano si trovano una biblioteca tematica e un laboratorio didattico, utilizzato per attività educative rivolte a scuole e gruppi organizzati.

La Rocca: le antiche carceri

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helen kay

Il complesso delle carceri, noto come “La Rocca”, è costituito da una serie di edifici che si affacciano su una corte interna. La struttura sorge su un rilievo collinare all’interno della fortezza di Mont’Alfonso e presenta un impianto di origine medievale.

Inizialmente si trattava di abitazioni private che, all’epoca della costruzione della fortezza, vennero inglobate nel sistema difensivo per essere adattate a esigenze militari. Grazie alla loro posizione elevata e alla difficile accessibilità, queste strutture assunsero una funzione di massima sicurezza, rappresentando la parte più protetta del complesso. Nel XIX secolo, gli edifici furono convertiti in carcere civile per la Garfagnana, funzione che mantennero fino ai primi anni del Novecento. In seguito, furono adibiti ad abitazioni rurali.

Come arrivare alla fortezza di Mont’Alfonso

In auto: dall’autostrada A11, uscire al casello di Lucca Est o Capannori. Seguire le indicazioni per Castelnuovo di Garfagnana. Una volta giunti in prossimità del centro storico, voltare a sinistra su via Vittorio Emanuele/SR445, attraversare piazza Umberto I e proseguire su via Garibaldi/SR445. Successivamente, svoltare a sinistra in via Debbia/SP69, seguendo le indicazioni per la Fortezza di Mont’Alfonso.​

In treno: è possibile raggiungere Castelnuovo di Garfagnana con treni regionali da Lucca. Dalla stazione ferroviaria, si può procedere a piedi verso il centro storico e da lì imboccare il “Sentiero dell’Ariosto”, un percorso escursionistico segnalato che conduce alla fortezza di Mont’Alfonso.​

A piedi: il “Sentiero dell’Ariosto” è un itinerario pedonale che collega il centro di Castelnuovo di Garfagnana alla fortezza. Il percorso, della durata di circa 30 minuti, attraversa aree boschive e offre scorci panoramici sulla valle.​

Parcheggi: per chi arriva in auto, sono disponibili parcheggi gratuiti, tra cui il parcheggio della Fortezza di Mont’Alfonso e il piazzale C. Chiappini nella zona degli impianti sportivi.

Sentiero dell’Ariosto

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Tripadvisor

Il Sentiero dell’Ariosto è un percorso escursionistico ad anello situato a Castelnuovo di Garfagnana. Dedicato al poeta Ludovico Ariosto, che fu governatore della Garfagnana per conto degli Este dal 1522 al 1525, il sentiero collega la Rocca Ariostesca alla Fortezza di Mont’Alfonso, attraversando paesaggi naturali e borghi storici.

Il sentiero ha una lunghezza di circa 7,5 km e un dislivello totale di 400 metri. È considerato di facile percorrenza e adatto a tutti, con tratti su asfalto, sterrato e ampi sentieri.

Itinerario

Il percorso inizia dalla Rocca Ariostesca, attraversa via Farini e arriva al ponte sulla Turrite Secca. Da qui, seguendo i segnavia bianco-rossi del CAI, si prosegue verso i borghi rurali di Carbonaia e Torrite, dove è possibile effettuare una breve deviazione per visitare i ruderi di un antico complesso termale.

 Il sentiero continua poi attraverso boschi di castagni e querce, passando per le case rurali di Pasquigliora, fino a raggiungere la Fortezza di Mont’Alfonso in corrispondenza della Porta Sud. Dopo la visita alla fortezza, si ritorna a Castelnuovo di Garfagnana seguendo l’antica strada di accesso, passando per una “Maestaina”, una piccola cappella votiva, e arrivando infine in via Debbia.

Fortezza di Mont’Alfonso immagini

Libri per approfondire

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Mappa Fortezza di Mont’Alfonso

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