Attraversata dal fiume Magra, la Lunigiana è una vasta valle nella Toscana settentrionale che si distingue per le attrazioni paesaggistiche, gli antichi borghi e i castelli medievali. Ecco le cose da vedere in Lunigiana e la sua storia.
Lunigiana, una verde valle nel nord della Toscana
I Monti Liguri, l’Appennino Tosco-Emiliano e le Alpi Apuane delimitano la regione storica della Lunigiana, nella Toscana settentrionale. Assieme al fiume Magra, anche la via Francigena attraversa la valle che appare costellata da centinaia di insediamenti fortificati, castelli e pievi. Le misteriose Statue Stele, che risalgono al III millennio a.C., sono il simbolo della Lunigiana. Numerose Statue Stele punteggiano il territorio, formando un fenomeno di scultura megalitica esclusivo dell’Italia.
Le colline e le foreste del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, Riserva della Biosfera UNESCO , mettono in mostra l’ambiente ben conservato al suo meglio. Le vette calcaree, le caverne e le sorgenti carsiche della Lunigiana , come quelle di Equi Terme nel Parco Regionale delle Alpi Apuane, Geoparco Globale UNESCO, ne mettono in mostra la bellezza. L’Unione Europea protegge Stretti di Giaredo , tra i torrenti, le cascate e i canyon del fiume Magra. Tutto questo rappresenta le cose da fare in Lunigiana.
La storia della Lunigiana
La Lunigiana è una regione storica nella Toscana settentrionale, posta al confine tra la Liguria e l’Emilia Romagna. Il suo nome deriva da “Luna”, l’antica colonia romana di Luni, fondata nel 177 a.C. nei pressi della foce del fiume Magra, i cui resti e gli scavi archeologici sono ancora perfettamente conservati e visitabili. La Lunigiana ha avuto una forte identità culturale sin dall’era preistorica, come testimoniano le Statue Stele, statue in pietra dall’aspetto umanoide risalenti al periodo compreso tra il XIV e il I secolo a.C. La loro funzione e il loro significato rimangono in parte un mistero ancor oggi. Il Castello del Piagnaro di Pontremoli ospita la collezione più completa di statue stele della Lunigiana.
La preistoria
La frequentazione umana della Lunigiana iniziò almeno nel Paleolitico medio. I ritrovamenti archeologici, infatti, attestano la presenza di gruppi di uomini di Neanderthal nella Tecchia delle Grotte di Equi Terme. Il Neolitico vide la presenza di popolazioni originarie della Pianura Padana occidentale, mentre nell’Eneolitico iniziarono a comparire le caratteristiche statue stele, la cui maggiore produzione si ebbe durante l’età del bronzo.
Prima dell’arrivo dei Romani, questa terra fu abitata dal potente popolo dei Liguri Apuani, che solo tramite la deportazione i Romani riuscirono a sconfiggere nel II secolo a.C. I Bizantini e i Longobardi si contesero questo territorio dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente In seguito, la Lunigiana fu occupata dai Franchi.
Il Medioevo della Lunigiana
Il Medioevo fu un periodo cruciale per la Lunigiana. Infatti, durante questi secoli, la Lunigiana storica arrivò a comprendere una vasta area equivalente alla Diocesi di Luni. Essa si estendeva dalla Val di Magra fino alla Versilia. La Val di Magra svolgeva un ruolo importante grazie al passaggio della via Francigena, la via di pellegrinaggio che conduceva a Roma. Forniva un collegamento commerciale e militare vitale tra l’Europa settentrionale e il Mar Mediterraneo.
La famiglia dei marchesi Obertenghi si stabilì in Lunigiana prima dell’Anno Mille, poiché la ricevettero in feudo da Carlo Magno. I loro discendenti, la potente famiglia Malaspina, governarono questo territorio per diversi secoli. Eressero numerosi castelli e insediamenti fortificati, ciascuno espressione di potere dei rami in cui si divise la casata: lo Spino Secco e lo Spino Fiorito.
La famiglia Malaspina
Durante il Medioevo, solo la città di Pontremoli, un importante snodo commerciale, rimase indipendente rispetto ai Malaspina. Per molti anni, questi marchesi combatterono contro i conti-vescovi di Luni fino a che il Trattato di Castelnuovo nel 1306, che vide Dante Alighieri nei panni di consigliere e procuratore, sancì il declino dell’autorità dei vescovi conti di Luni.
Ma nei decenni successivi, anche il potere della famiglia Malaspina diminuì a causa delle ingerenze delle città vicine, ovvero Milano, Genova e Firenze, che presero ripetutamente il controllo di questo territorio strategico.
Era moderna e contemporanea
I secoli a cavallo tra il Medioevo e la storia moderna furono caratterizzati dall’esistenza dei cosiddetti Feudi Imperiali, ovvero stati minori del distretto della Lunigiana, che, pur mantenendo un rapporto di vassallaggio con l’impero, combatterono per conservare la propria autonomia. Esempi ne furono il marchesato di Fosdinovo, di Mulazzo, di Malgrate di Villafranca. Napoleone abolì il feudalesimo nel 1797.
Per tutto l’Ottocento, la Lunigiana subì le occupazioni territoriali e le spartizioni tra il Granducato di Toscana, il Ducato di Parma, il Ducato di Modena e il Ducato di Lucca. Tuttavia, l’istituzione dell’attuale divisione amministrativa è avvenuta solo in seguito all’unificazione dell’Italia. Oggi, la Lunigiana è un territorio più piccolo rispetto alla diocesi storica di Luni, costituito da quattordici comuni nella provincia di Massa Carrara, situati nella valle del Magra.
Cose da vedere in Lunigiana
Tra villaggi fortificati, castelli e chiese romaniche disseminate per tutta la valle, le cose da vedere in Lunigiana sono davvero molte. Ecco un breve ma esaustivo elenco.
Natura
La Lunigiana offre una vasta gamma di scenari naturali, tra cui le Alpi Apuane, la Val di Magra, gli Appennini e i Monti Liguri. Parchi nazionali e aree protette coprono il 10% del territorio, valorizzandone e preservandone l’eredità paesaggistica e ambientale. Il Parco nazionale dell’Appennino comprende i boschi e la cresta rocciosa che si snoda alla riva sinistra del fiume Magra. Il Parco regionale delle Alpi Apuane copre le aspre vette delle Alpi Apuane nella Lunigiana orientale. Entrambi offrono eccellenti opzioni di arrampicata e trekking.
Le ANPIL, ovvero le Aree Naturali Protette di Interesse Locale, designano alcune zone umide e fluviali. Il Centro per la Biodiversità Frignoli a Sassalbo, il Museo di Storia Naturale di Aulla e il sistema carsico delle grotte “Grotte di Equi” sono alcune delle cose da vedere in Lunigiana per conoscere la natura di questa zona. Anche i canyon degli Stretti di Giaredo vicino a Pontremoli, la Foresta del Brattello, il Lago Verde a Cervara, i prati di Logarghena e la Valle del Caprio sopra Filattiera sono destinazioni imperdibili per gli amanti della natura.
Esperienze all’aria aperta
Si può esplorare la Lunigiana a piedi, in bicicletta o a cavallo attraverso sentieri, borghi e strade tranquille. Il territorio offre percorsi fino a 2000 metri di quota. La Via Francigena, un itinerario che va da Canterbury a Roma, e la Via del Volto Santo, che collega Pontremoli a Lucca, attraversano la valle.
La Lunigiana è bike-friendly con sentieri segnalati, attività per riparare bici e centri di noleggio MTB ed e-bike con attrezzatura per famiglie e assistenza stradale. Numerose sono le escursioni guidate per ammirare le principali cose da vedere in Lunigiana a piedi, in bici o a cavallo.
Le tappe della Via Francigena in Lunigiana
- Passo della Cisa – Pontremoli : la tappa 22 della via Francigena è lunga 19,3 chilometri e va dalla Cisa fino a Pontremoli. Dal Passo della Cisa si procede attraverso rigogliosi boschi fino a raggiungere le frazioni di Groppodalosio, con il suo caratteristico ponte antico in pietra, Casalina e Topelecca. Poi si sale fino al Passo della Crocetta. Da qui, una mulattiera conduce ad Arzengio e infine a Pontremoli.
- Pontremoli – Aulla: la tappa 23 è lunga 32 chilometri con un dislivello impegnativo. Alcuni tratti sono su sentieri, mentre altri sono su strade normali con traffico. Lungo il percorso, si toccano caratteristici borghi come Ponticello, Filattiera, Filetto, Virgoletta e l’affascinante pieve romanica di Sorano.
- Aulla – Sarzana sono 27 chilometri con un dislivello di 900 metri. Il percorso si svolge su sentieri che portano a visitare i ruderi del Castello della Brina e ad ammirare la bella cittadina di Sarzana. La tappa 24 è la prima che svela al viaggiatore il panorama sul mare.
- Sarzana – Massa: la tappa 25 è lunga 29 chilometri, in gran parte pianeggiante. Si toccano i resti archeologici dell’antica colonia romana di Luni e si percorrono le dolci colline ricoperte di vigneti tra Avenza e Massa.
Prodotti tipici
Assaggiare i prodotti tradizionali della regione è una delle cose da fare in Lunigiana. Questo territorio ha mantenuto un grande patrimonio di prodotti unici da assaggiare e acquistare presso negozi, ristoranti e aziende agricole locali. Alcuni sono prodotti di alta qualità, come la farina di castagne, che rispecchia fedelmente la cultura e il patrimonio locale.
Fin dall’antichità, l’abbondanza di castagne nei boschi ha permesso la sopravvivenza degli abitanti. ancor oggi, le castagne sono raccolte, essiccate e affumicate in apposite capanne, i metati, prima di essere polverizzate con le macine in pietra. La farina così ottenuta gode della certificazione DOP (Denominazione di Origine Protetta). Molti piatti diversi, come pane, pasta e dolci, utilizzano la farina di castagne.
Miele, vino e olio
Un altro prodotto di alta qualità è il miele. Il miele della Lunigiana è stato il primo in Italia a ricevere la certificazione DOP grazie agli elevati standard del suo ambiente di produzione. i mieli di castagno e di acacia sono abbinabili ai formaggi locali di pecora o capra. Gli amanti del vino troveranno anche vini di alta qualità. Ad esempio, il Val di Magra IGT (indicazione geografica tipica) utilizza vitigni locali come vermentino, pollera nero, albarola. Ancora, il Colli di Luni DOC è prodotto in pianura e bassa collina fin dall’epoca romana.
Infine, la Lunigiana produce olio extravergine di oliva di qualità come IGP Toscano – Colline della Lunigiana. Non c’è dubbio che l’eredità culinaria e vinicola locale, che comprende oltre 70 prodotti tipici, vi consentirà di apprezzare appieno un soggiorno in Lunigiana.
Altri prodotti
Altri prodotti degni di nota sono il pane di Casola, o marocca, a base di farina di castagne; il testarolo cotto in stampi di ghisa noti come “testi”, e l’agnello di Zeri . Tutti e tre questi prodotti hanno ricevuto il marchio italiano “Slow Food” per la loro eccellenza. I panigacci di Podenzana e le focaccette di Aulla, entrambi cotti in tradizionali stampi di argilla, soddisferanno le vostre papille gustative, così come la torta alle erbe, il fagiolo di Bigliolo e la cipolla di Treschietto.
Cose da vedere in Lunigiana: una lista
Dopo aver esplorato le cose da fare, ora vediamo quali sono le cose da vedere in Lunigiana durante una vacanza in questa splendida terra.
Musei e castelli
Castello del Piagnaro, Museo delle Statue Stele
Le statue stele sono misteriosi monumenti antropomorfi in pietra rinvenuti in tutta la regione della Lunigiana. Di provenienza preistorica (età del rame, IV-III millennio a.C.), la collezione più cospicua si trova all’interno dell’affascinante Castello del Piagnaro di Pontremoli. Le mostre interattive del museo, i reperti archeologici e le informazioni dettagliate forniscono una panoramica completa delle statue stele e il loro contesto culturale e storico. Per ulteriori dettagli, potete consultare il sito statuestele.org.
Fortezza della Brunella, Museo di Storia Naturale
Giovanni delle Bande Nere, condottiero rinascimentale e membro cadetto della famiglia Medici, fece erigere la Fortezza della Brunella. L’imponente cittadella domina il centro di Aulla ed è sede del Museo di Storia Naturale della Lunigiana. L’esposizione presenta tre collezioni: botanica, zoologica e mineralogica. La straordinaria collezione botanica annovera piante rare delle Alpi Apuane, campioni di carotaggio di tronchi di numerose specie arboree e una collezione di semi di piante locali. Il museo si trova in Viale Rimembranza, 4. Numero di telefono: +39 353 383 1233.
Castello di Lusuolo, Museo dell’Emigrazione
Tra le cose da vedere in Lunigiana c’è il Castello di Lusuolo, una roccaforte altomedievale situata nell’omonima frazione del comune di Mulazzo. L’edificio è strategicamente situato su una collina che domina uno storico guado del fiume Magra. In antichità, forniva il controllo sul fondovalle e sulla Via Francigena. Per questo motivo, il castello e il villaggio fortificato hanno avuto un passato violento, con rivolte e continui attacchi da parte dei signori che si contendevano il predominio in Lunigiana. Il Castello di Lusuolo appartenne alla famiglia Malaspina e oggi ospita il Museo dell’Emigrazione della Gente Toscana che racconta le storie di coloro che sono partiti dalla Lunigiana per stabilirsi in varie parti del mondo. La mostra comprende cimeli e documenti storici, nonché documentari video molto emozionanti.
Museo Casa di Dante in Lunigiana, Mulazzo
Il Museo Casa di Dante in Lunigiana racconta il legame tra il poeta della Divina Commedia e la Lunigiana Storica. Infatti, il museo è situato all’interno di una torre del XIII secolo a Mulazzo, dove Dante soggiornò durante il suo esilio da Firenze. Numerose schede didattiche descrivono il rapporto del poeta con questo territorio. La Pinacoteca e la Biblioteca Storica ospitano i testi più importanti della secolare tradizione di studi danteschi della Lunigiana. Il percorso di visita comprende pannelli grafici, fotografie e documenti. Informazioni di contatto: Mulazzo, Via Pompeo Signorini 2. Chiamare il +39 3283875652 o inviare un’e-mail a lunigianadantesca@libero.it. Le visite sono su appuntamento.
Archivio Museo Malaspina, Mulazzo
Il Museo Archivio Malaspina, ospitato nell’antico Palazzo Malaspina di Mulazzo, è il frutto di una ricerca durata oltre 50 anni relativa alla famiglia Malaspina di Mulazzo. La collezione contiene circa 9.000 volumi, 600 titoli di giornali e oltre 25.000 materiali manoscritti posseduti o correlati alla famiglia dei marchesi. Il museo possiede una biblioteca specializzata con volumi provenienti da tutto il mondo e pubblicazioni rare sulla famiglia Malaspina, due esposizioni permanenti e una mostra di cimeli degni di nota .
Questi documenti sono particolarmente affascinanti perché presentano alcune delle donne più importanti della famiglia e la figura di Alessandro Malaspina (1754-1810), un famoso navigatore del XVIII secolo. L’esposizione comprende, infatti, mappe, disegni e dipinti di animali, piante, luoghi e popolazioni indigene, libri e articoli scritti da Alessandro durante i suoi viaggi intorno al mondo, effettuati soprattutto dal 1789 al 1794. Informazioni di contatto: Piazza Malaspina, Mulazzo. Telefono: +39.348.3211636; E-mail: affarigenerali@comune.bagnone.ms.it.
Museo Etnografico della Lunigiana, Villafranca in Lunigiana
Tra le cose da vedere in Lunigiana, ecco il Museo Etnografico di Villafranca, una tappa obbligata. Questo affascinante museo offre approfondimenti sui mestieri e le tradizioni storiche della società contadina della Lunigiana, alcuni dei quali sono ancora praticati. I numerosi materiali sono organizzati secondo tre aree tematiche. La prima sezione riguarda i manufatti provenienti dalle attività lavorative o dalla trasformazione di materie prime in prodotti legati agli spazi della casa.
La collezione comprende numerosi utensili per la lavorazione delle castagne, dei latticini, della canapa, della tessitura, della lavorazione dei vimini e della vinificazione. La seconda sezione illustra le attività artigianali come la lavorazione del legno, del ferro e della pietra. Il piano inferiore dell’antico mulino ospita utensili agricoli, nonché le attrezzature originali del mulino e del frantoio. La collezione di documenti audiovisivi della Biblioteca Comunale, che comprende rare fotografie storiche digitalizzate, interviste video e documentari sulla cultura della Lunigiana, arricchisce il percorso di visita. Indirizzo: Via dei Mulini.
Museo di San Caprasio, Aulla
Il museo di San Caprasio è situato all’interno di un monastero del IX secolo, lungo il percorso di pellegrinaggio della Via Francigena. Qui si possono ammirare gli scavi archeologici per comprendere più a fondo la storia del luogo. La chiesa risale all’884, quando il marchese di Toscana Adalberto I volle erigerla con intitolazione a Santa Maria Assunta. I documenti posteriori al 1050 la indicano, invece, dedicata a Caprasio. L’Abbazia di San Caprasio si trova in Piazza dell’Abbazia ad Aulla. Telefono: 0187-420148; e-mail: museo@sancaprasio.it. Gli orari di visita giornalieri sono dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00
Museo Archivio della Memoria, Bagnone
Il museo offre ai visitatori un’esperienza visiva totalmente immersiva sull’identità delle società urbane e rurali della Lunigiana. Il tour multimediale si concentra, in particolare, sulla vita delle donne in Lunigiana, attraverso i temi del lavoro e dei diritti femminili dal Dopoguerra a oggi. Questo allestimento tematico mira a sottolineare le sfide socioeconomiche che la gente del posto ha dovuto affrontare dalla Seconda guerra mondiale.
All’interno del Museo Archivio della Memoria di Bagnone, i visitatori potranno scoprire le rotte migratorie utilizzate dagli abitanti della Lunigiana, nonché alcune descrizioni della vita delle cosiddette “barsane”, le donne lunigianesi che si spostavano per vendere i loro prodotti in Toscana e nel nord Italia. Il museo si trova in Piazza Marconi 7.
Museo Audiovisivo della Resistenza, Prade di Fosdinovo
Il Museo audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo ospita numerose testimonianze audiovisive della guerra di Resistenza nella zona apuo-lunigianese e della famigerata Linea Gotica, dove partigiani e occupanti nazi-fascisti sostennero sanguinosi combattimenti. Al suo interno, sono presenti ambientazioni visive tematiche e percorsi interattivi creati da Studio Azzurro, centro italiano per la sperimentazione artistica e la creazione video. Si trova in località Le Prade, nel comune di Fosdinovo.
Museo del Territorio dell’Alta Valle Aulella, Casola in Lunigiana
Il museo dello storico palazzo Ambrosi nel centro del paese di Casola in Lunigiana raccoglie le prove dell’identità culturale della gente del posto. Il percorso espositivo mostra il territorio da molteplici punti di vista attraverso vari temi. Ad esempio, si possono ammirare i reperti preistorici rinvenuti nella Tecchia di Equi, nella Tana della Volpe e nella Grotta delle Felci testimoniando la frequentazione del territorio nel Paleolitico medio e nell’età dei metalli. Si prosegue poi con statue stele, le rovine romane, i capitelli medievali e i fonti battesimali provenienti dalle parrocchie locali, testimoniando il connubio tra arte religiosa e rituali popolari. Il museo è attualmente chiuso.
Castello dell’Aquila, Gragnola
Tra le cose da vedere in Lunigiana, non possono mancare i numerosi e suggestivi castelli. Per questo motivo, la Lunigiana è anche conosciuta come la “valle dei cento castelli”. Questi che stiamo per presentare sono i manieri principali, ma ce ne sono molti altri, più piccoli, anche se ugualmente affascinanti. Il Castello dell’Aquila si trova in una posizione di rilievo con le magnifiche Alpi Apuane sullo sfondo. Nonostante le sue origini medievali, il castello di Gragnola ha subito ampie ristrutturazioni, fino a diventare oggi un hotel. I lavori di restauro hanno portato alla luce lo scheletro di un antico cavaliere, morto in circostanze misteriose. Gragnola è un grazioso villaggio nel comune di Fivizzano.
Castello di Fosdinovo
Quello di Fosdinovo è forse il castello più bello della Lunigiana e uno dei pochi aperti al pubblico. La famiglia dei marchesi Malaspina dello Spino Fiorito possedette il maniero medievale dal XIV al XVIII secolo. La sua origine è collocabile nel XIII secolo. Il complesso è costituito da quattro torri rotonde, un bastione semicircolare, due cortili interni, camminamenti di ronda sopra i tetti, giardini pensili, logge e un rivellino che si protende verso il borgo di Fosdinovo.
Le guide turistiche vi racconteranno del fantasma della nobildonna Bianca Malaspina e del suo misterioso letto che respira. La visita guidata comprende un percorso attraverso la Sala d’ingresso, la Sala del Trono, la Sala da pranzo, che presenta una magnifica cucina del XVIII secolo con ceramiche del XVII secolo, e la grande Sala centrale. La Stanza dei fantasmi, ricca di leggende, e la Stanza di Dante, dove soggiornò il sommo poeta, sono particolarmente affascinanti ed evocative.
Castello di Malgrate
Il Castello di Malgrate è una roccaforte medievale situata nel piccolo villaggio in pietra di Malgrate, nel comune di Villafranca Lunigiana. La famiglia Malaspina possedeva il castello, che risale almeno al XII secolo.
La sua antichità e la posizione lo rendono uno dei castelli più belli della Lunigiana. Il complesso assomiglia a una tradizionale roccaforte medievale, dotata di una torre, un mastio centrale e una cortina muraria con merli e percorsi di ronda. Storicamente, un fossato circondava la fortezza. È temporaneamente chiuso.
Natura, divertimento e benessere in Lunigiana
Ecco ora le cose da vedere in Lunigiana tra natura, divertimento e benessere.
Grotte di Equi e Parco Geo-Archeologico
Questo parco archeologico ai piedi delle Alpi Apuane comprende una grotta carsica, percorsi naturalistici e scavi con resti preistorici di animali e umani. Il complesso di Equi ospita anche l’ApuanGeoLab Interactive Earth Science Museum e il Lucido Valley Labor Museum. Le Grotte di Equi e il Geo-Archeo Park si trovano a Equi Terme, un grazioso e caratteristico borgo nel comune di Fivizzano.
Terme di Equi
Equi offre le terme con piscina e trattamenti. Le acque termominerali delle sorgenti di Equi che alimentano le terme, note e frequentate dai Romani, sono salso-solfato-alcaline. Le loro temperature variano dai 17 ai 27 gradi.
Libri per approfondire
Viaggio in Lunigiana. Lunigiana, la guida
Itinerari storici lungo gli antichi confini della Lunigiana
Cose da vedere in Lunigiana immagini
Video Lunigiana
Mappa della Lunigiana
Lunigiana meteo – Pontremoli
Meteo Pontremoli
Informazioni turistiche in Lunigiana
Uffici Informazioni Turistiche:
- Aulla: presso la sede comunale in Piazza Gramsci
- Pontremoli: Piazza della Repubblica 3
- Fivizzano: Piazza Garibaldi
- Bagnone: Piazza Marconi
- Filattiera: Centro Pieve di Sorano
- Mulazzo: Località Arpiola presso la sede comunale in via Liberazione 10/A
Centri informativi e negozi di prodotti locali :
- Rometta (Fivizzano) Bottega dei Parchi Piazza dei Parchi
- Fosdinovo: Centro Servizi turismo in Piazza PD Sauxillanges
Centri Visita del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano :
- Licciana Nardi: località Apella, Agriturismo Montagna Verde
- Comano: Albergo Ristorante Miramonti
- Bagnone: località Treschietto, Ostello La Stele.
Centro Visite del Parco Regionale delle Alpi Apuane: Equi Terme Via Noce Verde, 57.
Guide turistiche
- Lunigiana sostenibile. Le guide turistiche, naturalistiche e alpine forniscono servizi turistici in Lunigiana, nel Parco Nazionale dell’Appennino e nel Parco Regionale delle Alpi Apuane.
- Sigeric. Esperti di viaggio e guide turistiche, naturalistiche e di montagna qualificate collaborano per offrire servizi turistici in Lunigiana, Via Francigena, Parco Nazionale dell’Appennino, Parco Nazionale delle Cinque Terre, Golfo dei Poeti, Alpi Apuane e Cave di Marmo di Carrara .
In questa guida turistica troverete tutti i consigli per visitare la vicina Garfagnana .