Home Fatti e luoghi Cose da vedere a Narni e la sua storia

Cose da vedere a Narni e la sua storia

cose da vedere a narni
Shutterstock

Tra le dolci colline umbre, Narni è una cittadina che affascina per la sua storia millenaria. Passeggiando per i vicoli del centro storico si ha l’impressione di fare un salto indietro nel tempo, tra palazzi medievali, chiese romaniche e imponenti rocche. Laddove leggende e realtà si intrecciano, ecco le cose da vedere a Narni e la sua storia.

Narni

In posizione dominante sulla valle del fiume Nera, Narni è un borgo dalla storia antichissima. Le sue origini si perdono nella notte dei tempi e le tracce del passato sono ancora vive nelle sue strade, nei suoi palazzi e nelle sue chiese. Da aggiungere poi le bellezze paesaggistiche e gli scorci panoramici.

Secondo una leggenda moderna, Narni ha ispirato i celebri romanzi fantasy “Le Cronache di Narnia” di C.S. Lewis. In realtà, l’autore scelse il nome di “Narnia” casualmente, dopo aver consultato un antico atlante che riportava una cartina dell’Italia. Si dice che lo scrittore fu colpito dal nome in latino di Narni e ne rimase affascinato.

La storia di Narni

narni attrazioni
Pixabay

I ritrovamenti archeologici in alcune grotte ci hanno svelato che Narni fu frequentato fin dal Paleolitico. Nel XI secolo a.C. il territorio fu occupato dagli Osco-Umbri, popolazione italica che ribattezzò il proprio insediamento con il nome di Nequinum.

L’epoca romana

Nel 300 a.C. Narni iniziò a gravitare nell’orbita di Roma. Il centro fu conquistato solo l’anno successivo per divenire una colonia abbastanza importante, data la sua posizione strategica sulla Via Flaminia. Fu a questo punto che i Romani deciso di cambiare nome all’abitato. Poiché il nome Nequinum in latino significava “inutilità”, si decise per il nome Narnia, cioè “vicino al fiume Nar”, il Nera.

Del periodo di dominazione romana si hanno poche notizie. Si ritiene che l’antica Narnia abbia giocato un ruolo legato alla navigabilità del fiume Nera, dal momento che nei pressi di Stifone, attuale frazione del territorio comunale, si trovava un porto fluviale e un cantiere navale romano. Le altre informazioni circa il periodo romano sono quelle relative al 90 a.C. quando la colonia ottenne lo status di Municipium e al 30 d.C., anno in cui a Narnia nacque Nerva, futuro imperatore. Tertulliano, nella sua opera Apologetico, citò Narni come antico luogo di culto del dio Visidianus.

Il Medioevo

storia di narni
Wikimedia Commons

Con la fine dell’Impero Romano, Narnia divenne parte del cosiddetto “corridoio bizantino” e fu interessata dalle invasioni barbariche. Nel 545 la città fu distrutta dal re degli Ostrogoti Totila anche se, secondo la tradizione locale, il vescovo di Narni e oggi patrono della città, San Cassio riuscì a salvare miracolosamente l’abitato dalla rovina. Probabilmente, all’Alto Medioevo risale la costruzione del primo nucleo dell’abbazia di San Cassiano sul monte Santa Croce, mentre presso la sconsacrata chiesa di San Domenico sorgeva la sede vescovile. Con l’arrivo dei Longobardi, si costituì il Ducato di Spoleto, e a più riprese Narni iniziò a comparire tra i suoi beni. Per un breve periodo la città appartenne alla Contessa Matilde di Canossa poi, nel 741, con il dominio dei Franchi entrò a far parte dello Stato della Chiesa, perdendo la sua indipendenza per molti secoli.

Il Medioevo significò per Narni un momento favorevole, caratterizzato dalla fondazione di chiese e la costruzione di palazzi, castelli e monumenti. Durante il pontificato di Gregorio XI, nel 1367 il cardinale Albornoz fece erigere a scopo difensivo la Rocca sui resti di un preesistente convento di Clarisse.

Età moderna

La perdita dell’autonomia politica determinò per Narni un periodo di decadenza, aggravata dal sacco dei Lanzichenecchi, che avvenne nel luglio 1527. Le truppe imperiali di Carlo V d’Asburgo entrarono entrarono in città facendo molte vittime e diffondendovi la peste.

Negli anni successivi si avviò la ricostruzione e le casate nobiliari di Narni si adoperarono per risollevare le sorti della loro città, commissionando opere pubbliche e opere artistiche come la splendida Cappella di Santa Lucia all’interno della Cattedrale.

Cose da vedere a Narni

narni cosa vedere
Wikimedia Commons

Questo abitato dell’Umbria è caratterizzato da un suggestivo centro storico racchiuso entro le mura di epoca romana e da un grande patrimonio culturale. Ecco allora le cose da vedere a Narni.

Cattedrale di San Giovenale

Cattedrale di San Giovenale
Wikimedia Commons

A ridosso della cinta muraria romana e dedicata al primo vescovo, la Cattedrale di san Giovenale fu eretta sul luogo in cui già esisteva una cappella dedicata al santo. I lavori per il nuovo edificio di culto iniziarono nel 1047 e, tra alterne vicende, si protrassero fino al 1145. Importanti rimaneggiamenti avvennero nei primi decenni del Trecento, quando l’abside assunse lo stile gotico e fu edificata una nuova navata. Nel 1642 ebbero inizio i lavori per la realizzazione della cripta per accogliervi le reliquie di san Giovenale dal sacello originario.

L’interno è caratterizzato da ambienti monumentali, ricche decorazioni e marmi, oltre ai resti del pavimento cosmatesco del XI-XII secolo. La Cappella della Beata Lucia e quella di San Giuseppe sono celebri come perfetti esempi di arte barocca. La navata destra comprende il Sacello di Giovenale e Cassio con il sarcofago di San Giovenale del VII secolo, anche se, come abbiamo appena visto, le reliquie furono traslate nella cripta.

Altre chiese di Narni

chiesa di San Domenico
Wikimedia Commons

Tra le cose da vedere a Narni non possono mancare gli altri edifici di culto. La sconsacrata chiesa di San Domenico è del XII secolo e fu la prima cattedrale della città. Oggi è sede dell’Auditorium Mauro Bortolotti e il punto di inizio delle visite di Narni Sotterranea. La duecentesca chiesa di San Francesco mostra fattezze tardo romaniche e lo stile gotico nell’abside. L’interno presenta affreschi del Trecento che raffigurano episodi della vita di San Francesco e di altri santi.

La chiesa di Santa Maria Impensole fu edificata tra il VII e il X secolo sulle rovine di un preesistente edificio romano di età tardo repubblicana o forse un tempio dedicato a Bacco. “Impensole” significa “sospesa” poiché fu costruita sopra due grandi cisterne.

Rocca Albornoziana

Rocca Albornoziana
Wikimedia Commons

Simbolo di Narni è la Rocca Albornoziana, situata in posizione dominante sulla città e la Via Flaminia. Rappresenta una delle imperdibili cose da vedere a Narni. I lavori per la sua costruzione risalgono al 1367, quando il cardinale Egidio Albornoz volle rinnovare il controllo papale sull’Umbria, nell’ambito della “cattività avignonese”, attraverso una serie di edifici fortificati difensivi.

E la Rocca, compatta e imponente, rappresenta un magnifico esempio di fortezza difensiva, dotata di una robusta cinta muraria con fossato. La Rocca Albornoziana respinse numerosi attacchi e resistette all’assalto dei Lanzichenecchi in ritirata dopo il Sacco di Roma nel 1527. Nel corso dei secoli, eminenti personaggi vi hanno alloggiato. L’attrazione è visitabile con il biglietto Narnia Pass.

Il Ponte di Augusto

Ponte di Augusto
Wikimedia Commons

Poco prima di entrare nel borgo alto, tra le cose da vedere a Narni c’è il Ponte di Augusto, manufatto che in epoca romana collegava l’attuale zona di Narni Scalo attraverso la gola del Nera. Considerato un vero prodigio dell’architettura romana e citato più volte nei documenti storici, il Ponte fece parte del progetto di rinnovamento inaugurato dall’imperatore Augusto nel 27 a.C. lungo la via Flaminia.

Oggi sono visibili i resti di due sezioni di piloni voltati ad arco e i ruderi di due piloni dell’arcata centrale, crollata attorno al 1055. Il Ponte di Augusto era lungo circa 160 metri e alto 30 metri, originariamente su quattro arcate.

I palazzi storici

palazzi storici narni
Shutterstock

Il più importante palazzo storico di Narni è Palazzo Eroli poiché oggi ospita il Museo della Città e del Territorio, la Pinacoteca e la Biblioteca comunale. Eretto dietro l’antico Palazzo Comunale nella metà del XVIII secolo, trae il nome dalla famiglia nobiliare che volle innalzarlo come propria residenza. Il palazzo Vescovile è uno dei palazzi più imponenti del centro storico. Risale all’epoca medievale quando fu costruito accanto alla Cattedrale e ristrutturato nel Seicento.

Tra le cose da vedere a Narni ecco il palazzo dei Priori che occupa l’area del foro romano. Risalente al XIII secolo, l’edificio è ricco di decorazioni nel portale, nella loggetta del banditore, nella raffinata loggia del Gattapone con i resti della Gogna e la torre civica. Di fronte si trova il palazzo Comunale della fine del Duecento. La sua facciata mostra originali finestre a croce, sculture, lapidi e fregi dedicati a illustri personaggi della storia locale. All’interno si trova anche un teatro barocco. Palazzo Scotti è uno dei più belli palazzi in stile umbro del Cinquecento. Da segnalare nel centro storico anche la Casa natale di Erasmo da Narni detto Il Gattamelata, uno dei più importanti capitani di ventura di epoca medievale.

Piazze e le vie storiche

Piazze e le vie storiche
Pixabay

Piazza Garibaldi mostra un impianto tipicamente medievale con fontana centrale e la torre civica, oltre a elementi di epoca romana come l’Arco e la cisterna del lacus, nel sottosuolo della piazza e oggi parte di un percorso di visita ludico-didattico per famiglie e bambini. Su Piazza dei Priori affacciano, oltre all’omonimo palazzo, il Palazzo Sacripante, il palazzo Comunale, la Chiesa di Nostra Signora di Lourdes, il Teatro Manini di metà Ottocento e la la fontana del XIV secolo.

Via del Campanile è considerata una delle vie più belle d’Italia. Si tratta di una scalinata che attraversa tipiche case in pietra unite da archi e adornate da maioliche di epoca rinascimentale. La vicina Via Arco Romano offre scorci di estrema suggestione e bellezza.

Narni Sotterranea

Narni Sotterranea
Wikimedia Commons

Parte del patrimonio storico e culturale della città si trova nelle viscere della terra. Con il nome di Narni Sotterranea si intende un insieme di ambienti ipogei, cisterne e locali che furono usati dalla popolazione e dagli ordini monastici con scopi differenti. Verso la fine degli anni Settanta furono scoperti gli ambienti sotterranei di una chiesa del XIII secolo, oggi detta chiesa di Santa Maria della Rupe che conserva gli affreschi più antichi di Narni.

Il percorso di visita, dopo la chiesa, prosegue con i resti di una domus romana con cisterna, la Stanza dei Tormenti con macchine di tortura dell’Inquisizione, una cella che reca i segni graffiti lasciati dagli inquisiti e ancora non del tutto decifrati.

Il Museo Eroli

Tra le cose da vedere a Narni di interesse culturale non può mancare il Museo Eroli. Si trova nell’omonimo palazzo costruito tra il Sei e il Settecento ed espone le collezioni archeologiche di epoca preistorica e medievale e la pinacoteca. Nella raccolta archeologica si possono ammirare le zanne dell’elefans antiquus, trovate nel 1988 in una località di Taizzano, frazione del comune di Narni. questa specie di elefante era presente in Italia tra i 700.000 e 120.000 anni fa.

La pinacoteca conserva importanti opere d’arte che vanno dal XIV al XVIII secolo. Tra i capolavori ricordiamo la pala d’altare raffigurante l’Incoronazione della Vergine di Domenico Ghirlandaio e l’Annunciazione di Benozzo Gozzoli, proveniente dalla chiesa di San Domenico. Queste opere furono commissionate dal cardinale Berardo Eroli nel Quattrocento.

Attrazioni nei dintorni di Narni

Attrazioni nei dintorni di Narni
Pixabay

Tra le cose da vedere a Narni ci sono interessanti attrazioni e luoghi di interesse negli immediati dintorni.

Acquedotto romano della Formina

Si tratta di un’acquedotto che in epoca romana che forniva l’approvvigionamento idrico da Otricoli a Narni. Fu probabilmente costruito tra il 24 e il 30 d.C. dal console e curator aquarum Marco Cocceio Nerva, appartenente a una gens proveniente da Narnia. L’acquedotto della Formina era lungo 13 chilometri ed entrava in città nei pressi di Porta Ternana.

I resti si trovano ancora ben conservati lungo il suo percorso. Abbiamo i quattro ponti di Pennina, Ponte Nuovo, Ponte Vecchio e Ponte Cardona e i tre trafori di San Biagio, di monte Ippolito e di San Silvestro. Sono visitabili attraverso il Sentiero della Formina, mentre in centro città è possibile visitare 700 metri sotterranei di condotto.

Stifone

Stifone
Wikimedia Commons

Frazione del comune di Narni, il piccolo centro di Stifone è adagiato sulla riva sinistra del fiume Nera, dominato dal castello di Taizzano. La storia di Stifone è legato all’acqua: nel centro si trovano gli antichi lavatoi, cisterne, i resti di mulini e di impianti idrici.

Oltre che per la bellezza paesaggistica, Stifone è nota per il sito archeologico del cantiere navale di epoca etrusca e romana, legato alla presenza dell’antico porto fluviale di Narnia, le cui rovine di epoca romana sono ancora leggibili. I resti del cantiere navale si trovano entro un canale artificiale di 280 metri scavati nella roccia in località Le Mole e anticamente collegato al fiume Nera che era navigabile.

Speco di San Francesco

Speco di San Francesco
Wikimedia Commons

Lo Speco di San Francesco è uno dei luoghi di culto francescano più importanti dell’Umbria ed è situato a circa 15 chilometri a sud di Narni. L’Eremo di Sant’Urbano fu fondato dai Benedettini intorno all’anno Mille. Nel 1213 giunse qui San Francesco, dando vita a una importante comunità monastica. Il santo era solito raccogliersi in preghiera e meditazione all’interno di una grotta, una fenditura nella roccia, detta appunto “speco”. La tradizione narra di numerosi eventi miracolosi che sarebbero avvenuti qui. Oggi il complesso è visitabile e comprende il Santuario, vari edifici religiosi, l’eremo allo speco e l’Oratorio di San Francesco.

Narni immagini

Video Narni

Narni Meteo


Meteo Narni

Mappa Narni

Narni mappa
Comune di Narni