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Il significato del simbolo della Svastica prima e dopo il Nazismo

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Tutti conosciamo il simbolo della svastica come rappresentante della terribile dittatura nazista e dei crimini che in nome di essa furono perpetrati. Ma il significato della svastica non fu solo quello di morte. Scopriamo il significato del simbolo della Svastica prima e dopo il Nazismo.

Nessuno se lo aspetterebbe, ma la svastica o croce uncinata è un antico simbolo religioso, appartenente alle culture dell’Eurasia con significato divino e augurale. Utilizzata da molte culture fin dal Neolitico, la svastica venne poi ripresa nell’ambito della Teosofia e divenne tristemente famosa, come tutti sappiamo, dal primo Dopoguerra, quando fu adottata come simbolo del Partito Nazionalsocialista Tedesco.

Il significato del simbolo della Svastica

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La svastica è un antico simbolo religioso originario dell’India, dove è conosciuto come “swastika”, in sanscrito. Tradizionalmente, la svastica è un simbolo di buona fortuna, prosperità e benessere, utilizzato in varie culture asiatiche, tra cui l’induismo, il buddismo e il giainismo.

Dal punto di vista del design, la svastica è una croce con bracci uguali che si estendono ad angoli retti. Questi bracci possono essere orientati sia in senso orario che antiorario. Nel suo uso tradizionale asiatico, la direzione dei bracci non ha una particolare importanza simbolica e il disegno può variare nell’orientamento.

Il significato della svastica nel mondo occidentale

Nel contesto occidentale, la svastica è purtroppo più nota per il suo utilizzo da parte del Partito Nazionalsocialista di Adolf Hitler, durante la prima metà del XX secolo. In questo contesto, la svastica, orientata in senso orario, è diventata un simbolo di odio, razzismo e genocidio, a causa delle atrocità compiute dal regime nazista, in particolare l’Olocausto. Questo uso della svastica ha fortemente sovrascritto il suo significato originario in molte parti del mondo, rendendolo un simbolo controverso e spesso vietato in diversi paesi.

In sintesi, la svastica è un simbolo con un significato profondamente diverso a seconda del contesto culturale e storico in cui viene utilizzata. Mentre nelle culture asiatiche rimane un simbolo positivo, nell’Occidente è generalmente associato agli orrori del nazismo. Scopriamo ora nel dettaglio il significato del simbolo della svastica, prima e dopo il Nazismo.

Il significato del simbolo della svastica nelle culture e nelle religioni del mondo

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Oltre che nell’ambito dell’astronomia, dove la svastica indicherebbe simbolicamente una rotazione attorno a un punto fisso e il movimento rotatorio della Terra, questo stemma è presente in quasi tutte le culture e religioni dell’Eurasia, dell’America settentrionale e centrale. Alcuni reperti inerenti il periodo dei Neolitico mostrano una chiara raffigurazione della svastica.

Nel buddhismo cinese il carattere 卍 significa “miriade”, “infinito”, “tutte le cose” che si manifesta nella coscienza di un Buddha. Per questo, spesso troviamo la svastica rappresentata sulle statue di Buddha all’altezza del cuore. All’interno del buddhismo Zen il carattere 卍 rappresenta il “sigillo della mente-cuore del Buddha” trasmesso da patriarca a patriarca con significato iniziatico.

Cristianesimo e Islamismo

Nel Cristianesimo delle origini, il significato della svastica era complesso. Essa rappresentava la croce di Cristo posta al centro del Cielo con i Quattro Arcangeli Maggiori corrispondenti ai Quattro Evangelisti, a loro volta parte dei Sette Arcangeli, rappresentati dalle sette stelle della costellazione del Grande Carro. Questo fu il significato della svastica fino alla fine del Medioevo e la si ritrova di frequente nell’arte funeraria dal II e il IV secolo.

il significato della svastica espresso dal Cristianesimo antico derivava direttamente da quello che si sviluppò in seno all’Ebraismo. Nella cultura Islamica la svastica è spesso presente nelle decorazioni delle moschee oppure nella calligrafia, in quanto rappresenta la “pietra angolare”, dotata di una dimensione celeste e di una terrestre. Nella dimensione celeste il centro è il Ruh (lo “Spirito”), mentre gli angeli Jibril, Rufail, Mikail e Israfil, in quanto riflessi del Ruh, stanno nelle quattro direzioni. A livello terrestre il centro è rappresentato da Maometto e le quattro diramazioni si riferiscono ai primi quattro califfi della nazione islamica.

L’Induismo e la religione tradizionale cinese

Nell’Induismo la svastica ha un significato duplice. Il simbolo con i rebbi rivolti a destra (卐) raffigura il Sole e la ruota del mondo che gira intorno al centro immobile del polo nord, associato alla figura di Vishnu-Krishna e al mondo manifesto e diurno. Il simbolo con i rebbi rivolti a sinistra (卍) rappresenta i rituali tantrici della dea Kali e il mondo immanifesto e notturno. Inoltre, anche nell’Induismo, come nel cristianesimo delle origini, ci sono collegamenti simbolici con le sette stelle del Grande Carro.

Nella religione tradizionale cinese la svastica indica tutti gli esseri emanati dal Taiyi o Dio supremo. Nel taoismo indicherebbe lo yin e yang e lo sdoppiamento del principio supremo in una dualità (Cielo-Terra, Luce-Ombra) da cui scaturisce l’energia vitale. Come abbiamo detto, la svastica compare anche tra i popoli indigeni dell’America del Nord, già a partire dal VII secolo.

Significato del simbolo della svastica nella storia contemporanea

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L’idea che la svastica potesse rappresentare la “razza ariana” nacque nell’ambito della Teosofia e dell’Ariosofia agli inizi del Novecento. Tutto ebbe iniziò quando, l’ex monaco cistercense e ariosofo, Adolf Josef Lanz acquistò in India un anello sormontato da una svastica. Al contempo, Lanz fondò una confraternita chiamata l’Ordo Novi Templi che professava tesi antisemitiche e lo sterminio degli ebrei. Prendendo spunto da quell’anello acquistato in India, Lanz pose nella bandiera della sua nuova confraternita una svastica rossa circondata da quattro gigli.

Sebbene Adolf Hitler conoscesse il simbolo della svastica, fu il generale Karl Haushofer, noto per essere l’ideatore del concetto di “spazio vitale”, a convincere Hitler a scegliere la svastica come simbolo del Partito Nazionalsocialista Tedesco. Fu invece il dottor Friedrich Krohn, facente parte della Società Thule, di orientamento razzista e antisemita, a proporre al Führer di ruotare la svastica di 45 gradi e a inserirla entro un cerchio.

Simbolismo della svastica

La svastica, un simbolo antico con una storia complessa e multiforme, dunque ha avuto significati diversi a seconda dei contesti culturali e storici nei quali è stata utilizzata.

  • Antichità e culture tradizionali. La svastica è uno dei più antichi simboli umani, risalente a migliaia di anni fa. Originariamente, in molte culture asiatiche come l’induismo, il buddismo e il giainismo, la svastica era un simbolo di buona fortuna, benessere, prosperità e protezione spirituale. Anche in altre culture antiche, come quelle dell’Europa, dell’Asia e delle Americhe, la svastica era un simbolo comune, spesso associato al sole, alla fertilità, alla vita, alla forza e alla protezione.
  • Europa all’inizio del XX secolo. All’inizio del XX secolo, la svastica fu spesso utilizzata in Europa come simbolo di identità culturale e patrimonio. Era comune in molti disegni, artefatti e architetture, simboleggiando generalmente la vita e il buon auspicio.
  • Nazismo e la Seconda Guerra Mondiale. Il significato del simbolo della svastica subì un drastico cambiamento con l’ascesa del Partito Nazionalsocialista in Germania. Adolf Hitler adottò la svastica, ruotata di 45 gradi e in versione nera in un cerchio bianco su sfondo rosso, come simbolo ufficiale del partito nazista. Da quel momento, la svastica divenne un simbolo di oppressione, odio, razzismo, antisemitismo e del genocidio dell’Olocausto. Questo uso ha drasticamente alterato la percezione globale del simbolo, portandolo a essere associato principalmente al nazismo e ai suoi crimini.
  • Era Moderna. Nel mondo contemporaneo, la svastica è spesso vista come un simbolo di odio e intolleranza a causa del suo utilizzo da parte del regime nazista. Tuttavia, nei paesi asiatici, come l’India e il Nepal, continua a essere un simbolo religioso e culturale importante, utilizzato in vari riti e cerimonie.

Mentre la svastica continua a essere un simbolo religioso e culturale positivo in alcune parti del mondo, in molti paesi occidentali è prevalentemente associata agli orrori del nazismo e quindi è vista con estrema negatività. Questa doppia interpretazione sottolinea la complessità del simbolismo culturale e il modo in cui può essere radicalmente trasformato da eventi storici e politici.

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