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Montgomery Union Station: agli albori dei viaggi in treno e la tratta degli schiavi

Montgomery Union Station
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Montgomery Union Station and Trainshed è una storica stazione ferroviaria di Montgomery, in Alabama. Costruita nel 1898 dalla Louisville and Nashville Railroad, il servizio ferroviario terminò nel 1979 e da allora è stata riconvertita a fini turistici. Rappresenta una delle stazioni ferroviarie più grandi ed elaborate ancora esistenti nello Stato.

Montgomery Union Station

L’ex stazione ferroviaria di Union Station and Trainshed sorge lungo il fiume Alabama, non lontano dal molo della città statunitense di Montgomery. Assieme alla Gulf, Mobile and Ohio Station a Mobile e alla stazione Terminal di Birmingham, ora demolita, rappresentò uno dei monumenti architettonici più ambiziosi mai costruiti in Alabama all’alba dell’epoca dei trasporti ferroviari.

La Union Station rappresenta un eccellente esempio di architettura commerciale della fine del XIX secolo. Le sue dimensioni, l’ambizione del suo design e l’opulenza dei materiali rendono la stazione un importante monumento del trasporto ferroviario di inizio secolo.

Montgomery Union Station: la storia

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Prima della costruzione della Union Station, la città di Montgomery era servita da una piccola struttura a due piani risalente al 1860. Nel 1894 si registrò il massimo numero di treni passeggeri in arrivo, quarantaquattro, il che rese necessario costruire una nuova stazione per accogliere il grande flusso di persone e di merci. La stazione fu progettata per la Louisville and Nashville Railroad da Benjamine Bosworth Smith, un architetto locale.

Si scelse un punto roccioso e basso lungo il fiume Alabama e si stanziarono 200.000 dollari per la costruzione della nuova stazione, che avvenne a opera della Louisville and Nashville Railroad (L&N) nel 1898. Essa si trovava vicino l’approdo municipale dei battelli a vapore, dove ogni anno si scaricavano migliaia di balle di cotone provenienti dalla regione della Black Belt, per essere avviate al trasporto su rotaia.

La chiusura

Union Station era caratterizzata da sei binari e un capannone lungo 180 metri, con un deposito per le carrozze all’estremità sud e una struttura dell’agenzia ferroviaria espressa. Lo stile si distingueva per elementi neoromanici secondo il progetto di Benjamin Bosworth Smith e il gusto dell’epoca.

Il numero di treni passeggeri che fermavano alla Union Station diminuì durante gli anni ’50 e ’60. L’ultimo treno della Southern Railway, il Crescent, operò fino al 1970. La Pan American terminò il servizio nel 1971 quando la L&N cedette il reparto passeggeri ad Amtrak che continuò il servizio con un unico treno fino al 1979, quando la Union Station fu chiusa.

I successivi utilizzi

Dopo un periodo di inutilizzo, la stazione fu ristrutturata per accogliere attività commerciali, tra cui il Montgomery Area Visitor Center, fino a quando non si è trasferito nella sua sede attuale a 1 Court Square. Union Station è stata dichiarata monumento storico nazionale nel 1976 per la sua importanza nella storia dei trasporti ferroviari dello Stato e per la presenza della struttura della rimessa dei treni, un raro esempio sopravvissuto di una tettoia con tetto a due falde del XIX secolo.

Attualmente l’area è completamente asfaltata e funge da parcheggio, mentre nel capannone si svolgono concerti, festival e altri eventi speciali.

Union Station di Montgomery: caratteristiche

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La vecchia stazione ferroviaria di Montgomery si estendeva per oltre 150 metri lungo la riva sud del fiume Alabama. Oggi, più di un secolo dopo, le sue caratteristiche rimangono sostanzialmente immutate, sebbene non servano più al suo scopo originario. La stazione è in realtà un insieme di quattro strutture separate: l’edificio principale a tre piani, due edifici staccati e abbastanza dissimili tra loro e la rimessa del treno.

L’edificio principale

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L’edificio principale e gli altri due edifici laterali sono rivestiti con mattoni rossi, pressati e finemente lavorati. Originariamente, i servizi passeggeri e gli uffici si trovavano nell’edificio centrale. I due edifici adiacenti ospitavano, rispettivamente, il deposito bagagli e quello postale e merci. La struttura principale è costituita da un padiglione centrale dal tetto spiovente con altri due padiglioni a ciascuna estremità, tutti collegati insieme. La facciata mostra alcuni interessanti elementi di epoca vittoriana come vetri artistici. Al livello del terzo piano sopra l’ingresso principale compaiono tozze colonne romaniche.

L’ingresso mostra un porte cochère in ghisa inserito in un ampio e basso arco siriano. All’interno, l’alta sala d’attesa principale è pavimentata con piastrelle a encausto a mosaico con motivi geometrici, mentre sopra vi è un soppalco con balaustra in legno di quercia riccamente intagliata che collega gli uffici del secondo piano. Il soffitto è a cassettoni. All’estremità est dell’edificio si trovava un tempo l’elemento tipico del Sud razzialmente segregato, la cosiddetta sala d’attesa “di colore”, che rimase fino agli anni ’60.

La rimessa ferroviaria

La quarta struttura del complesso, la rimessa ferroviaria, è lunga 183 metri e si trova direttamente dietro alla stazione, a pochi passi dalle sale d’attesa dei passeggeri. Si ritiene che sia stata progettata da Richard Montfort, ingegnere capo della L&N.

La struttura in ferro e vetro copriva quattro serie di binari. Un lucernario ventilato che correva lungo il tetto a due falde permetteva la fuoriuscita del fumo delle locomotive a carbone, finché queste non furono gradualmente sostituite da motori diesel. Il vetro colorato alle due estremità, reinstallato quando il capannone fu restaurato all’inizio degli anni ’80, proietta una luce cupa all’interno.

Union Station Montgomery come luogo storico

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Questo angolo di Montgomery rappresenta un sito storico per altre vicende che vi sono avvenute.

L’imboscata degli Indiani

Immediatamente a est della rimessa dei treni, una targa ricorda che in quel luogo, il 24 maggio 1703, gli indiani dell’Alabama tennero un’imboscata ai primi esploratori francesi provenienti da Mobile, uccidendone tre e ferendone gravemente altri due. Gli indiani erano come pedine nelle mani degli agenti britannici della Carolina nella lotta europea per il dominio sul Nord America.

La tratta degli schiavi via treno a Montgomery

Un altro pannello informativo a lato della Union Station, ci dice che a partire dal XVII secolo, milioni di africani furono rapiti, venduti come schiavi e spediti nelle Americhe come parte della tratta transatlantica degli schiavi. Nel 1808 il Congresso degli Stati Uniti vietò l’importazione di schiavi dall’Africa. Allo stesso tempo, l’alto prezzo del cotone e l’invenzione della sgranatrice fecero schizzare la domanda di manodopera di schiavi provenienti nel basso Sud. La tratta degli schiavi domestici aumentò per soddisfare questa domanda. Tra il 1808 e il 1860 la popolazione schiava dell’Alabama passò da meno di 40.000 a più di 435.000 unità.

Il trasporto via terra degli schiavi a piedi era lento e costoso ma intorno al 1840 i commercianti di schiavi iniziarono a trarre vantaggio da due nuove modalità di trasporto: il battello a vapore e la ferrovia. I battelli a vapore trasportavano gli schiavi da Mobile e New Orleans, lungo il fiume Alabama, fino a Montgomery. Le linee ferroviarie costruite con il lavoro degli schiavi collegavano Union Station di Montgomery a West Point, in Georgia. Centinaia di schiavi iniziarono così ad arrivare a Montgomery ogni giorno, in treno e in barca, trasformando la città nel principale centro di commercio di schiavi dell’Alabama. Gli schiavi che arrivavano sul lungofiume o alla stazione ferroviaria sfilavano lungo Commerce Street per essere venduti nei mercati degli schiavi della città.

Rainbow Soldier

Davanti all’ingresso di Union Station un cartello commemorativo ci informa che, il 28 agosto 1917, ben 3.677 guardie nazionali dell’Alabama partirono dalla Union Station di Montgomery alla volta della Francia per andare a ingrossare le fila del 167º reggimento di fanteria degli Stati Uniti della divisione Rainbow nell’ambito della Prima Guerra Mondiale.

Prestando servizio nell’84ª Brigata, con il reggimento gemello, il 168º dell’Iowa, questi soldati si distinsero nelle quattro operazioni della Champagne – Marna, dell’Oise-Aisne, nella battaglia di Saint-Mihiel e nell’offensiva della Mosa-Argonne. Ma soprattutto nella battaglia di Croix Rouge Farm e nella presa della Côte de Châtillon sotto la guida di Douglas MacArthur. Dopo aver perduto 616 uomini, il 167º reggimento fece ritorno in questa stazione il 12 maggio 1919. All’arrivo, i soldati furono celebrati come gli “Immortali” da una grande folla che li scortò giubilante fino al Campidoglio dello stato dell’Alabama.

Ritorno dall’Argonne

Poco più avanti un’altra targa racconta il ritorno dall’Argonne, regione collinare della Francia nordorientale. Il 12 maggio 1919 tre treni, con a bordo i 1.451 sopravvissuti dei 3.677 soldati originali della 167ª fanteria dell’Alabama, arrivarono alla Montgomery Union Station per sfilare verso il Campidoglio. Il Memoriale del Ritorno dall’Argonne, dello scultore James Butler, ricorda la loro ultima battaglia della Prima Guerra Mondiale nell’Argonne. Il 16 ottobre 1918, la 167ª fanteria dell’Alabama e la 168ª fanteria dell’Iowa dell’84ª brigata della 42ª divisione Rainbow del generale di brigata Douglas MacArthur, assistita dal 151º battaglione di mitragliatrici della Georgia, conquistarono la Côte de Châtillon, l’ultimo ostacolo tra l’esercito alleato e la Germania sulla linea Hindenburg. Aprì la strada al fiume Reno e fu la spinta finale che avrebbe portato i tedeschi a richiedere un armistizio l’11 novembre 1918.

Il Memoriale del Ritorno dall’Argonne onora anche tutti gli Alabamiani che combatterono nelle Argonne tra settembre e novembre 1918, cioè la 31ª Divisione Dixie che servì come sostituta così come i soldati afroamericani del 366º Reggimento di Fanteria della 92ª Divisione e che parteciparono ai combattimenti nelle Argonne il 10 e 11 novembre.

Europei lungo il fiume Alabama

Lungo il fiume Alabama, di fronte alla rimessa dei treni della Montgomery Union Station, possiamo leggere che la spedizione del 1540 dell’esploratore spagnolo Hernando de Soto fu la prima a penetrare nell’interno dell’Alabama. Dopo aver avanzato lungo la valle di Coosa, gli avventurieri si accamparono nelle vicinanze di Towasa.

Seguirono poi il fiume nel suo corso meridionale. Nel 1702 i francesi fondarono la città di Mobile e iniziarono la risalita del fiume. L’anno successivo, un gruppo di commercianti in spedizione subì l’attacco della tribù Alibamu, che li uccise proprio vicino a Union Station, come abbiamo visto sopra. Nel 1714 nativi e francesi costruirono il Forte Tolosa a monte, alla foce del fiume. Divenne un importante polo commerciale e una posizione difensiva contro l’avanzata degli inglesi. Alla conclusione della guerra franco-indiana, la Francia perse questa regione a favore dell’Inghilterra.

I battelli a vapore

Montgomery Union Station è prossima al sito in cui nell’ottobre 1821 il primo battello a vapore, chiamato Harriett, attraccò al molo della città, introducendo un nuovo metodo di trasporto delle merci. Ciò avvenne proprio nel momento in cui Montgomery diventava un polo commerciale sempre più importante per la regione. Fino ai primi anni del XX secolo, i battelli a vapore continuarono a solcare il fiume.

Alla fine degli anni ’30 dell’Ottocento iniziò la costruzione della ferrovia che collegava Montgomery alla Georgia, anche se i treni non poterono viaggiare regolarmente fino al 1851.

Montgomery Union Station immagini

Montgomery Union Station video