Home Storia degli Stati Uniti All’origine degli Stati Uniti d’America: i popoli paleo-indiani

All’origine degli Stati Uniti d’America: i popoli paleo-indiani

popoli paleo-indiani
AI

Con l’espressione paleo-indiani o paleo-americani si vuole indicare tutti quei popoli che per primi arrivarono nelle Americhe durante gli ultimi episodi glaciali del tardo Pleistocene.

Popoli paleo-indiani

I popoli paleo-indiani furono i primi popoli che arrivarono, e successivamente abitarono, le Americhe durante gli ultimi episodi glaciali del tardo Pleistocene. Il prefisso “paleo” deriva dal greco e significa “vecchio; antico”, da cui anche il termine Paleolitico.

Si tratta di un periodo che può essere collocato tra il 11.000 e il 7.000 a.C. Piccoli gruppi altamente mobili di cacciatori-raccoglitori estesero le loro aree di caccia in tutta la Beringia (il territorio continentale che univa la Siberia e l’Alaska) e nell’emisfero occidentale.

L’arrivo dei popoli paleo-indiani in Nord America

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Illinois State Museum

L’ipotesi più accreditata circa l’arrivo dei popoli paleo-indiani in Nord America sostiene che piccoli gruppi di cacciatori di animali di grossa taglia attraversarono lo Stretto di Bering, partendo dall’Asia settentrionale. Essi transitarono su lingue di terra tra i ghiacciai della Beringia, formatasi con la glaciazione di 17.000 anni fa. I cacciatori si spostarono per seguire branchi di animali che per primi attraversarono lo stretto arrivando in Alaska.

Le date e le rotte delle migrazioni di uomini e animali, dall’Alaska al resto del continente americano, sono ancora in fase di studio e non esistono dati certi circa la loro diffusione e il graduale popolamento delle Americhe. Gli strumenti in pietra ritrovati negli Stati Uniti dagli archeologi e le analisi del DNA ci suggeriscono che i primi popoli indigeni delle Americhe erano collegati ai popoli della Siberia orientale. Da qui partirono almeno due migrazioni.

Migrazioni dei popoli paleo indiani nelle Americhe

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PHMC Pennsylvania Archaeology

I ricercatori stanno ancora studiando i momenti e le rotte con cui avvennero le migrazioni paleo indiane nelle Americhe. La teoria tradizionale vuole che i primi gruppi siano arrivarti in Beringia, situata tra la Siberia orientale e l’attuale Alaska, 17.000 anni fa.

Infatti, in seguito della glaciazione quaternaria, il livello del mare si abbassò notevolmente. L’ipotesi più accreditata è che questi gruppi abbiano seguito mandrie di megafauna lungo lingue di terra prive di ghiaccio che si estendevano tra il Ghiacciaio Laurentide e le calotte glaciali della Cordigliera Americana.

Altre ipotesi

Uno studio alternativo ha proposto che la migrazione sia avvenuta a piedi o in barca lungo la costa del Pacifico verso il Sud America. Tuttavia, le prove che potrebbero confermare questa ipotesi sarebbero state sommerse da un innalzamento del livello del mare di oltre cento metri, verificatosi dopo la fine dell’ultima glaciazione.

Il dibattito tra gli studiosi è ancora aperto per quanto riguarda i tempi delle migrazioni e la penetrazione nel continente americano. Alcune stime affermano che gli esseri umani hanno raggiunto il resto del Nord America tra 15.000 e 20.000 anni fa. Tuttavia, in questo campo, finora, l’unico dato certo riguarda l’origine delle migrazioni a partire dall’Asia centrale e quello relativo alla diffusione dei popoli paleo-indiani nelle Americhe durante la fine dell’ultimo periodo glaciale, circa 16.000-13.000 anni fa.

Lo sviluppo e la diffusione dei popoli paleo-indiani

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Wikimedia Commons

Tra l’8000 e il 7000 a.C. il clima si stabilizzò consentendo alla popolazione di aumentare, di approvvigionarsi di maggiori fonti di cibo e di sviluppare tecniche d’uso degli strumenti in pietra. Tutto ciò ebbe come conseguenza la diffusione di uno stile di vita più sedentario. Gli utensili di pietra, in particolare le punte di lance e raschietti, rappresentano la prova principale della prima presenza e attività umana nelle Americhe.

In Alaska si trovano i siti archeologici che forniscono la testimonianza della presenza dei paleo-indiani. Altri si trovano nella Colombia settentrionale e nell’Alberta occidentale, nello Yukon settentrionale e in Canada. Da queste prime aree di popolamento, i popoli paleo-indiani si sarebbero poi spinti in tutto il continente. Essendo sparsi su un immenso territorio, ogni gruppo aveva stili di vita e abitudini a sé, ma un elemento li accomunava tutti: la produzione di utensili in pietra, come le punte di lance, i cui ritrovamenti sono costanti in tutte le Americhe.

Stili di vita dei paleo-indiani

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Wikimedia Commons

I popoli paleo-indiani erano organizzati in gruppi di 40-60 membri che formano famiglie allargate. Essi potevano dedicarsi alla caccia o alla pesca, a seconda dell’area geografica in cui erano stanziati. Tutto questo fino a quando i cambiamenti climatici della tarda era glaciale li costrinse a modificare stile di vita, spingendoli a spostarsi alla ricerca di cibo e di nuove risorse.

Il cibo era probabilmente abbondante durante i pochi mesi caldi dell’anno. Laghi e fiumi erano ricchi di pesci, uccelli e mammiferi acquatici. Noci, bacche e radici commestibili erano facilmente reperibili nelle foreste e nelle paludi. L’autunno rappresentava invece un periodo impegnativo perché i generi alimentari raccolti o cacciati dovevano essere immagazzinati per l’inverno, così come era necessario preparare un vestiario adeguato al freddo. Durante l’inverno, i gruppi di pescatori costieri si spostavano nell’entroterra per cacciare e accumulare cibo fresco e pellicce.

Le culture paleo indiane di Clovis, Folsom e Dalton

cambiamenti climatici della tarda era glaciale causarono numerosi cambiamenti all’interno delle comunità paleo indiane. I gruppi si spostarono da un luogo all’altro in cerca di nuovi rifornimenti man mano che le risorse abituali si esaurivano. Questo fu pressappoco il periodo in cui apparve la cultura Clovis (11.500-10.800 a.C.). Quando i ghiacciai che ricoprivano gran parte delle terre settentrionali iniziarono a sciogliersi, i paleo-indiani ebbero modo di occupare nuove terre. Tuttavia, questo fu anche il momento in cui i grandi mammiferi si estinsero.

Ad esempio, gli equidi scomparvero per poi apparire di nuovo sul suolo americano solo nel XV secolo, con l’arrivo degli Spagnoli. I popoli tardo paleo-indiani, comunque, si adattarono alla scomparsa dei grandi mammiferi, mettendo in pratica altre modalità di sussistenza, come la caccia ad animali di taglia più piccola. Dal 10.500 al 9.500 a.C. i cacciatori di selvaggina ad ampio raggio delle Grandi Pianure iniziarono a concentrarsi su un’unica specie animale: il bisonte. Questo divenne la principale preda della tradizione di Folsom. Ai popoli Folsom seguì la civiltà Dalton.

L’alimentazione dei popoli paleo indiani

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National Park Service

Le comunità paleo indiane erano suddivise in piccoli gruppi dediti alla caccia e alla raccolta durante i mesi primaverili ed estivi. Con l’arrivo dell’autunno i gruppi si dividevano in piccoli clan familiari per occuparsi dell’immagazzinamento di cibo e vestiario in vista dei mesi più freddi da affrontare. I gruppi familiari si spostavano ogni 3-6 giorni, percorrendo fino a 360 km all’anno. Per questo motivo la loro alimentazione doveva essere sostanziosa e ricca di proteine, da assicurarsi tramite il buon esito delle battute di caccia.

Durante gran parte del primo e medio periodo paleo-indiano, si pensa che i gruppi siano sopravvissuti principalmente attraverso la caccia alla megafauna. I grandi mammiferi del Pleistocene erano il castoro gigante, il bue muschiato, i mastodonti, i mammut e le antiche renne. La cultura Clovis era specializzata nella caccia di selvaggina di grossa taglia e probabilmente utilizzava una strategia di approvvigionamento alimentare mista che includeva selvaggina più piccola, pesci e specie vegetali spontanee.

Aree di diffusione della civiltà paleo indiana

siti in Alaska (Beringia orientale) rappresentano, come era facile immaginare, i primi in cui sono state trovate le tracce della presenza dei popoli paleo indiani, seguiti da alcuni siti archeologici nella Columbia Britannica settentrionale, nell’Alberta occidentale e nella regione di Old Crow Flats nel Yukon.

Ne risulta che questi popoli erano sparsi su una vasta area geografica, come dimostra che le punte di lance e le loro varianti sono state trovate in tutte le Americhe.

Popoli paleo-indiani immagini