Cultura Clovis e la tradizione Folsom: con questi termini si indicano i primi popoli che abitarono il territorio degli Stati Uniti d’America dopo aver attraversato lo stretto tra la Siberia e l’Alaska alla fine dell’ultima era glaciale.
La cultura Clovis
Per cultura Clovis si intende la cultura dei popoli indiani presenti nel Nord America intorno al 11.500- 10.800 a.C., cioè nell’ultima era glaciale. Il nome deriva dal fatto che questa cultura preistorica era caratterizzata dalla lavorazione delle cosiddette punte Clovis, manufatti in pietra lavorata e trovati a Blackwater Draw, vicino a Clovis, cittadina del New Mexico, negli anni ‘30 del Novecento.
Questi siti, rispetto ad altri, apparivano già con una loro identità peculiare, cioè il loro tratto caratteristico era l’uso delle punte Clovis. Una tipica punta di Clovis è una punta lanceolata e bifacciale, medio-grande, con bordi taglienti e scanalata su entrambi i lati.
La scoperta della cultura Clovis
La storia della scoperta della cultura Clovis ebbe inizio con un’alluvione nella parte settentrionale del New Mexico nel 1908. Il cowboy George McJunkin stava controllando che le sue terre a Blackwater Draw non avessero subito danni dopo la pioggia, quando si imbatté in un gruppo di ossa di bisonte. Ma così grandi che rimase sbalordito. Il terreno era stato spazzato via dall’alluvione, facendo emergere le ossa per la prima volta dopo migliaia di anni. Negli anni successivi, archeologi dilettanti iniziarono a lavorare nel sito poiché si era diffusa la voce dello straordinario ritrovamento.
Edgar B. Howard
Quando questa voce giunse alle orecchie di Edgar B. Howard, egli prese il primo treno diretto a ovest. A quel tempo, nel novembre 1932, Howard era un ricercatore associato di archeologia presso il Museo dell’Università della Pennsylvania. Aveva lavorato per alcuni anni nel sud-ovest e una volta giunto a Clovis, in località Blackwater Draw, convinse i proprietari terrieri a lasciarlo scavare.
In breve tempo, Howard trovò interi cumuli di ossa di mammut antico, mescolate a sottili punte di lancia lunghe un dito, cioè le punte di Clovis. Dopo aver scoperto le punte di Clovis, Howard e altri studiosi cercarono punte simili nelle collezioni di manufatti provenienti dalla Siberia ma non ne trovarono. Le punte di Clovis, a quanto pare, erano un’invenzione americana, forse la prima invenzione americana.
Le punte di Clovis: cosa ci dicono del popolo che le inventarono
Queste punte sono state trovate, oltre che a Clovis, anche in altri siti, soprattutto a est e a sud est del Mississippi. In totale sono state trovate più di 10.000 punte Clovis, sparse in 1.500 località situate del Nord America. Tuttavia, qualche esemplare dimostra che la loro diffusione arrivò fino in Venezuela. Le punte più antiche, datate in modo sicuro, sono quelle rinvenute in Texas e risalgono a 13.500 anni fa. Le punte Clovis furono realizzate e utilizzate per un periodo di 600 anni e la loro diffusione fu così rapida che i ricercatori immaginarono che dovesse essere la prima vera cultura americana. I ritrovamenti avvenuti a Clovis sono particolarmente importanti per la loro diretta associazione con specie di mammut e con l’antico bisonte estinto.
La cultura Clovis
La cultura Clovis era articolata in popolazioni di cacciatori-raccoglitori non stanziali e dediti alla caccia di animali di grossa taglia che popolavano le enormi praterie. Essi vagavano da un luogo all’altro in cerca di cibo e vivevano in rozzi rifugi, rudimentali tende e in grotte poco profonde. Questi popoli sono attualmente considerati i primi abitanti che riuscirono a creare una cultura diffusa nelle Americhe. Essi sono altresì considerati gli antenati della maggior parte delle popolazioni indigene americane.
Questa cultura si esaurì circa 12.900 anni fa, probabilmente a causa della scomparsa della mega fauna che dava sostentamento ai popoli paleo-indiani. Altre cause concomitanti furono la crescita della popolazione stanziale e probabili cambiamenti climatici post glaciali. Le popolazioni native furono costrette ad adattarsi, a trasferirsi in altri luoghi e inventare nuove tecnologie per sopravvivere. I ricercatori affermano che altre culture post-Clovis, come quella scoperta a Folsom nel nord del New Mexico, derivano dai Clovis. Infatti, è in questo periodo che, al posto delle punte di Clovis, comparvero le punte scanalate della cultura Folsom.
Visitare il sito di Blackwater Draw
Come abbiamo detto, Blackwater Draw è una località posta a pochissimi chilometri a sud della cittadina di Clovis, nello stato del New Mexico. Qui, per la prima volta, sono stati trovati i resti di questa civiltà. Blackwater Draw si trova sulla NM 467, tra Clovis e Portales, e oggi è un sito archeologico visitabile, a cui si aggiunge il museo dedicato a Portales.
L’area è cambiata radicalmente dai tempi della cultura Clovis. Il clima è divenuto più secco e il livello del terreno è oggi più alto rispetto al passato. Un percorso guidato vi conduce a esplorare gli scavi archeologici del sito.
Il museo di Portales
Prima di visitare l’area archeologica, però, conviene visitare il Blackwater Draw Museum presso la Eastern New Mexico University (1500 S. Ave K, Sala Lea Sala 163), nella città di Portales, a cinque miglia a sud dal sito archeologico stesso. Nelle sale del Museo sono conservati i reperti emersi dagli scavi a Blackwater Draw ma mostre sulla cultura nativa americana sono organizzate regolarmente.
Il sito archeologico è aperto da giovedì a domenica, dalle ore 9:00 alle ore 16:00. Il Museo a Portales è aperto dal giovedì al sabato dalle ore 9:00-12:00 e dalle ore 13:00-17:00. La domenica dalle ore 12:00 alle ore 17:00.
La cultura Folsom
La cultura Folsom prese il posto della cultura Clovis in gran parte del Nord America centrale dal 10.000 all’8500 a.C. Il nome deriva dal sito archeologico di Folsom, situato sempre in New Mexico, appena oltre il confine meridionale con il Colorado. Qui vennero alla luce le tipiche punte litiche di questa cultura, assieme alle ossa di bisonte antico estinto.
Le prime scoperte
La scoperta dei primi resti di questa civiltà inizia con l’affascinante storia di un ex schiavo, un naturalista autodidatta, e della sua ricerca della conoscenza. I frutti delle sue scoperte sono stati raccolti dal Denver Museum of Nature and Science che ha svolto un ruolo significativo nelle indagini su Folsom e conserva ancora collezioni di manufatti che testimoniano la prima associazione documentata tra esseri umani e fauna del Pleistocene.
Tali indagini hanno segnato un cambiamento fondamentale nella comprensione della Preistoria americana grazie alla nuova consapevolezza che gli antenati dei nativi americani erano presenti nel continente sin dal Pleistocene (era glaciale).
Le origini della cultura Folsom
Gli studiosi ritengono che la cultura o tradizione di Folsom si sia evoluta dalla precedente cultura Clovis, all’incirca nel 10.000 a.C. A differenza di quella Clovis, la cultura Folsom, per la propria sopravvivenza, faceva affidamento sulla caccia di animali più piccoli, in quanto la mega fauna si era estinta durante la cultura Clovis. Ma accanto agli animali più piccoli, i popoli Folsom si nutrivano anche di vegetali.
Diffusione
La tradizione Folsom si diffuse nell’area delle Grandi Pianure degli Stati Uniti e in Canada, a est fino all’Illinois e a ovest nella zona delle Montagne Rocciose. Caratteristica dei popoli Folsom fu l’utilizzo di punte di pietra per lance più piccole e fragili, realizzate in selce di alta qualità. Le punte Folsom erano più piccole delle punte Clovis perché servivano a cacciare animali di taglia inferiore.
Ma si distinguevano dalle punte Clovis anche per la differente scanalatura che aveva probabilmente una funzione estetica, tanto da far pensare che tali manufatti fossero realizzati anche per scopi religiosi e rituali, per propiziarsi il successo nelle battute di caccia.
Stili e modi di vita della cultura Folsom
Dai ritrovamenti di mucchi di ossa di decine e decine di bisonti in luoghi impervi, si è giunti alla conclusione che una tattica di caccia dei Folsom consisteva nel tendere un’imboscata a gruppi di bisonti e spingerli in stretti burroni e canaloni, dove intrappolati poi venivano uccisi.
Gli insediamenti tipici della cultura Folsom comprendevano poche famiglie di circa 25 persone. Il più grande sito archeologico riferibile alla tradizione Folsom è quello di Lindenmeier, situato nella contea di Larimer, in Colorado. Dopo la cultura Folsom seguì la cultura Dalton.
Il sito di Lindenmeier
Le scoperte fatte negli anni Trenta presso il sito archeologico di Lindenmeier, situato nell’area naturale di Soapstone Prairie, a 40 chilometri a nord di Fort Collins, datarono definitivamente l’occupazione umana nel Nord America a oltre 10.000 anni fa. Infatti, nel 1935, Loren Eiseley, un membro della squadra di scavo del sito, trovò un’antica vertebra di Bison antiquus con una punta di lancia artificiale incastonata in essa.
Oltre alle famose punte di lance Folsom, tra i ritrovamenti figurano dei raschietti, che servivano a tagliare la carne e lavorare le pelli, e pezzi di ematite da cui si estraeva l’ocra rossa, utilizzata per dipingere il viso. L’insediamento era dunque probabilmente più o meno stabile.
Visitare Lindenmeier
Il sito archeologico di Lindenmeier è visitabile tutto il giorno, dal 1° marzo al 30 novembre. Il parco di Soapstone Prairie è chiuso a dicembre, gennaio e febbraio. Non sono ammessi cani.
Questo sito fu scoperto in una calda giornata di luglio del 1924 dagli archeologi dilettanti Claude C. Coffin, suo figlio A. Lynn Coffin, assieme all’amico C.K. Collins. Essi stavano esplorando un’area attorno a un ruscello che scorreva tra le rocce a nord
del ranch di William Lindenmeier, quando, scavando il terreno, trovarono una punta di lancia. Nel corso dell’anno successivo, i Coffins raccolsero un totale di 34 punte che erano la testimonianza di una cultura complessa e risalente almeno alla tarda era glaciale, quella Folsom.
Cultura Clovis e Folsom immagini
