Il Triangolo Lariano è una delle aree più suggestive della Lombardia, tra i rami occidentale e orientale del Lago di Como. Questa porzione di territorio è caratterizzato da un paesaggio variegato che alterna panorami lacustri, rilievi montuosi, borghi storici e soprattutto un incredibile mondo sotterraneo di labirinti e grotte.
Che cos’è il Triangolo Lariano
Il Triangolo Lariano è una porzione di territorio, dalla forma pressoché triangolare, delimitata a nord dalla punta di Bellagio, mentre le sue estremità meridionali coincidono con le città di Como e Lecco. Grotte, cunicoli, sifoni, torrenti e laghi sotterranei. Se vi state chiedendo che cos’è il Triangolo Lariano, questi sono gli elementi naturali più rappresentativi e caratteristici di questo straordinario complesso sotterraneo.
Geografia e caratteristiche del Trinagolo Lariano
Il Triangolo Lariano si estende per circa 70 chilometri quadrati nella provincia di Como e comprende un territorio prevalentemente montuoso e collinare. La sua vetta più alta è rappresentata dal Monte San Primo, che con i suoi 1.682 metri domina l’intera area, offrendo una vista spettacolare su entrambi i rami del Lago di Como e sulle Prealpi lombarde. Numerosi sono i torrenti che attraversano l’area, tra cui il Lambro, che ha la sua sorgente proprio in questa zona.

Dal punto di vista geologico, il territorio è formato da rocce sedimentarie, in particolare calcaree e dolomitiche, modellate nei millenni dai fenomeni glaciali e fluviali. Il paesaggio racchiuso nelle viscere della terra si sviluppa per centinaia di chilometri. Si tratta di luoghi sotterranei a cui hanno accesso gli speleologi che stanno ancora esplorando e mappando il complesso labirinto di uno dei sistemi carsici più importanti d’Italia.
Breve storia del Triangolo Lariano

La storia del Triangolo Lariano affonda le sue radici nell’antichità. Le prime tracce di insediamenti umani risalgono all’età del Ferro, come dimostrano alcuni reperti archeologici rinvenuti nei pressi di Erba e Canzo. In epoca antica era conosciuto con il nome di “Lario”, da cui deriva l’appellativo stesso del territorio. In epoca romana, l’area fu valorizzata grazie alla sua posizione strategica e alla vicinanza con Mediolanum (Milano), divenendo crocevia di traffici e scambi. Durante il Medioevo, il territorio fu teatro di scontri tra i comuni di Como e Milano e conobbe un periodo di grande fermento politico e religioso, come testimoniano le numerose abbazie e pievi romaniche.
Nel periodo rinascimentale e barocco, il Triangolo Lariano attrasse l’interesse di nobili famiglie milanesi che vi costruirono ville e residenze estive. Nel XIX secolo, con l’affermazione del turismo lacustre, l’area vide un progressivo sviluppo delle infrastrutture e dell’industria del tempo libero, senza tuttavia perdere la sua identità rurale e montana.
Nelle viscere della terra

Nel sottosuolo del Triangolo Lariano si cela uno degli scenari speleologici più affascinanti e complessi d’Italia. L’area, in particolare quella che si estende nei pressi del Pian del Tivano, rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per gli studiosi e gli appassionati di speleologia. Con uno sviluppo esplorato di quasi 70 chilometri di cunicoli e cavità naturali, questa regione ha detenuto per lungo tempo il primato della grotta più lunga del Paese, prima di essere superata dai vasti sistemi ipogei della Sardegna e del Friuli Venezia Giulia.
Tuttavia, le esplorazioni condotte nel tempo lasciano presagire una realtà ancor più sorprendente: si stima infatti che il reticolo sotterraneo possa estendersi fino a 240 chilometri all’interno delle montagne comprese tra i due rami del Lago di Como. Le indagini geologiche e le continue spedizioni speleologiche suggeriscono l’esistenza di un sistema carsico di proporzioni eccezionali, ancora in gran parte inesplorato.
Un mondo sotterraneo
Tra le scoperte più suggestive emerse durante le ricerche vi è un vero e proprio “deserto di dune” sotterraneo, rinvenuto nelle profondità dell’“Abisso dei Giganti”, sotto il Pian del Tivano. Particolarmente degna di nota è la cavità nota come Buco del Piombo, situata al di sopra dell’abitato di Erba. Si tratta di una delle grotte più celebri della Lombardia, impressionante per le sue dimensioni. La sua volta naturale è così ampia da poter contenere idealmente l’intera struttura del Duomo di Milano. Attorno a questa cavità si sono concentrate, fin dagli anni Sessanta, numerose spedizioni mirate alla mappatura del sistema sotterraneo che si snoda sotto il Monte Bollettone e lungo tutta la dorsale centrale del Triangolo Lariano.
Non lontano da qui, nell’area delle Grigne, si trova uno dei complessi speleologici più profondi d’Italia, con un dislivello che raggiunge i 1.400 metri. Di particolare interesse per il mondo scientifico è l’ipotesi, ancora in fase di studio, di un possibile collegamento idrogeologico tra le cavità della Grigna settentrionale e la località di Fiumelatte, un pittoresco borgo affacciato sul lago, famoso per il suo breve ma impetuoso corso d’acqua. Qualora tale collegamento venisse confermato, il sistema carsico del Triangolo Lariano potrebbe aspirare a entrare tra i più profondi del mondo.
Cosa vedere nel Triangolo Lariano

Per cosa vedere nel Triangolo Lariano si può partire dalla città di Como, porta d’accesso meridionale al lago e importante centro storico, artistico e architettonico. Risalendo il ramo occidentale verso nord, si incontra il pittoresco borgo di Nesso, celebre per il suo orrido. Si tratta di una profonda gola scavata nella roccia da due torrenti che si uniscono in una scenografica cascata, visibile da un antico ponte in pietra. Proseguendo lungo la sponda si giunge infine a Bellagio, incantevole località posta all’estremo vertice settentrionale del Triangolo. Questo elegante borgo è rinomato per i suoi giardini terrazzati, le ville nobiliari affacciate sul lago e le sue vedute spettacolari del Lario.
Allontanandosi dalla riva per addentrarsi nell’entroterra, si raggiunge il Pian del Tivano, un’ampia conca verdeggiante situata a circa 1.000 metri di altitudine, ideale per passeggiate ed escursioni in ogni stagione. Infine, nella parte meridionale del territorio, si incontrano sei piccoli laghi prealpini, spesso trascurati dai circuiti turistici più battuti, ma di grande valore ambientale e paesaggistico. Si tratta dei laghi di Montorfano, Alserio, Pusiano, Annone, Segrino e Garlate. Immersi in una cornice di quiete e natura, offrono opportunità per la balneazione, il canottaggio, la pesca e l’osservazione naturalistica.
Canzo

Cuore culturale del Triangolo Lariano, Canzo vanta una lunga tradizione legata al culto celtico e alla natura. Il centro storico conserva ancora oggi un impianto urbanistico medievale, con vicoli acciottolati, corti chiuse e numerosi edifici storici come palazzi signorili, chiese antiche e botteghe artigiane. Tra i monumenti di maggior pregio si segnalano la Pieve di San Stefano, risalente all’XI secolo, uno degli esempi più antichi di architettura religiosa romanica nella Brianza comasca, e Villa Meda, sontuosa residenza settecentesca oggi sede di eventi e mostre.
Canzo è anche profondamente legata alla spiritualità e alla simbologia naturale. Da qui parte il celebre Sentiero dello Spirito del Bosco, un percorso immerso nella foresta di castagni e faggi con numerose sculture lignee realizzate da artisti locali che raffigurano creature immaginarie e simboli archetipici, ispirati alla mitologia celtica e alla cultura contadina. Dal punto di vista ambientale, Canzo sorge ai piedi delle Grigne e dei Corni di Canzo, tre maestose cime che dominano il paesaggio e costituiscono una meta ambita per escursionisti e alpinisti.
Asso
Posto al centro dell’area del Triangolo Lariano, Asso ha origini medievali ed è noto per il suo castello, le chiese romaniche e il ponte a schiena d’asino sul Lambro. Il paese conserva ancora una forte identità rurale. Tra i monumenti più rilevanti spicca il Castello di Asso, un’antica fortificazione medievale oggi in parte inglobata in edifici successivi ma che conserva le memorie legate alle vicende delle lotte tra Como e Milano durante il periodo comunale.
Al centro del paese si trova la Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, edificata tra il XVII e il XVIII secolo, che custodisce opere d’arte sacra e un pregevole altare barocco. In prossimità della chiesa, il medievale Ponte di San Bartolomeo, noto anche come “ponte a schiena d’asino”, rappresenta uno degli scorci più suggestivi di Asso che ha conservato nel tempo il suo aspetto originario.
Erba
Sebbene situata al margine sud-est del triangolo, Erba è spesso considerata la “porta d’ingresso” alla zona del Triangolo Lariano. Uno dei principali luoghi di interesse della città è il Parco Majnoni, storica residenza dei marchesi Majnoni d’Intignano, oggi trasformata in un’area pubblica. Il parco ospita anche la Villa Majnoni, elegante edificio neoclassico circondato da alberi secolari. Altro polo culturale di rilievo è il Teatro Licinium, un suggestivo anfiteatro all’aperto costruito negli anni Trenta del Novecento immerso nel verde del colle di San Maurizio.
Sul piano religioso e architettonico, merita menzione la Chiesa di Santa Maria Nascente, edificata nel XIX secolo in stile neogotico, così come l’antica Pieve di Incino, situata nel quartiere omonimo, che conserva elementi romanici e rappresenta una delle testimonianze più antiche del Cristianesimo nel triangolo lariano.
Triangolo Lariano trekking

Il Triangolo Lariano è una meta ideale per gli amanti del trekking, della mountain bike e delle passeggiate naturalistiche. Le escursioni nel Triangolo Lariano si svolgono su numerosi sentieri che si snodano tra i boschi, le vallate e le vette. Da Canzo partono sentieri che si inoltrano nelle valli e sui crinali della Val Ravella, ricca di cascate, pozze cristalline e punti panoramici mozzafiato. Tra Canzo e il Rifugio SEV sul Monte Cornizzolo si trova un percorso geologico-didattico, volto a illustrare le caratteristiche delle rocce locali e la storia geomorfologica del Triangolo Lariano.
Da Asso partono diversi sentieri escursionistici che si diramano verso i monti circostanti, tra cui i Corni di Canzo, il Monte Palanzone e la Dorsale del Triangolo Lariano, offrendo numerose possibilità di escursioni a piedi, in mountain bike o con le ciaspole durante la stagione invernale. Il territorio è attraversato da tratti del Sentiero Italia e della Via dei Monti Lariani, itinerari di lunga percorrenza che valorizzano il patrimonio ambientale dell’intera area prealpina.
Escursioni Triangolo Lariano

Il Triangolo Lariano è caratterizzato da una rete ben strutturata di sentieri che attraversano boschi, pascoli, creste panoramiche e antichi borghi. Ecco una panoramica delle escursioni più famose e apprezzate della zona, adatte a vari livelli di esperienza.
Monte San Primo (1.682 m)
Difficoltà: Media
Durata: 2,5 – 4 ore a seconda del punto di partenza
Partenze principali: Colma di Sormano, Piano Rancio, Bellagio
È la vetta più alta del Triangolo Lariano e una delle escursioni più panoramiche. Dalla cima si gode di una vista a 360 gradi che abbraccia il Lago di Como, la pianura lombarda e le Alpi. L’escursione è molto frequentata sia in estate che in inverno (con le ciaspole), ed è adatta anche a famiglie con un minimo di esperienza.

Corni di Canzo (Corno Occidentale – 1.373 m)
Difficoltà: Medio-alta
Durata: 3 – 5 ore (anello)
Partenza: Canzo o Gajum
Uno degli itinerari più iconici del Triangolo Lariano. Il percorso ad anello tocca i tre Corni (Occidentale, Centrale e Orientale) ed è un vero classico per chi ama la montagna. Offre passaggi su creste rocciose, prati alpini e boschi di faggio. Il Rifugio SEV lungo il percorso è un ottimo punto di sosta.

Sentiero dello Spirito del Bosco
Difficoltà: Facile
Durata: 1,5 – 2 ore
Partenza: Gajum (frazione di Canzo)
Un percorso tematico immerso in un bosco incantato, arricchito da sculture in legno che raffigurano creature fantastiche, volti e animali. È adatto a famiglie, bambini e a chi cerca una camminata breve e immersiva nella natura. E’ una delle escursioni facili del Triangolo Lariano.
Anello del Monte Palanzone (1.436 m)
Difficoltà: Media
Durata: 4 – 5 ore
Partenza: Colma di Sormano o Caglio
Il Monte Palanzone offre una salita piuttosto agevole e molto frequentata. L’anello può includere anche la visita alla Grotta del Palanzone e una sosta al Rifugio Riella. La cima offre uno dei panorami più ampi dell’intero Triangolo.
Dorsale del Triangolo Lariano

Difficoltà: Medio-lunga percorrenza
Durata: 2–3 giorni (o a tappe)
Partenza: Brunate (Como) → Bellagio
È il trekking più lungo e panoramico del Triangolo Lariano, lungo circa 35 km. Parte dalla funicolare di Brunate e si snoda lungo la dorsale montuosa fino a scendere a Bellagio. Tocca le principali vette (Bollettone, Palanzone, San Primo) e numerosi rifugi. Si può percorrere anche a tappe, con possibilità di pernottamento nei rifugi o nei paesi.
Monte Bollettone (1.317 m)
Difficoltà: Facile-Media
Durata: 2 – 3 ore
Partenze: Brunate, Albavilla o Alpe del Viceré
È una delle escursioni più facili del Triangolo Lariano. Offre un dislivello moderato, sentieri ben segnati e un panorama eccezionale sul lago e sulla pianura. Il Rifugio Bollettone, situato poco sotto la vetta, è un luogo molto amato per una sosta gastronomica.
Lago del Segrino e Monte Cornizzolo

Difficoltà: Media
Durata: 4 – 5 ore
Partenza: Eupilio, Pusiano, Canzo
Il Monte Cornizzolo è noto anche per essere un punto di decollo per parapendii, grazie alle sue ampie radure panoramiche. L’escursione può essere combinata con una passeggiata attorno al Lago del Segrino, uno dei laghi più puliti d’Italia, perfetto per una passeggiata rilassante o un picnic.
Pian del Tivano – Colma di Sormano – Muro di Sormano
Difficoltà: Facile – Media
Durata: variabile
Punti di interesse: Big Bench n.185, grotte carsiche, osservatorio astronomico
Questa zona è ricca di passeggiate panoramiche adatte a ogni livello. Il Muro di Sormano, famoso tra i ciclisti per la sua pendenza estrema, è visitabile anche a piedi. Il Pian del Tivano è un altopiano verde ideale per passeggiate in famiglia.
Grotte visitabili
Il Triangolo Lariano ospita un sottosuolo particolarmente ricco di sistemi carsici e grotte naturali, molti dei quali studiati da speleologi, ma solo in parte accessibili al pubblico. La conformazione calcarea delle montagne e l’attività erosiva millenaria dell’acqua hanno dato origine a un esteso reticolo di cavità, abissi e cunicoli, alcuni dei quali tra i più importanti d’Italia dal punto di vista geologico. Di seguito un elenco delle grotte e sistemi carsici più noti e visitabili, accompagnato da qualche indicazione storica e naturalistica.
Buco del Piombo (Erba)

Accessibilità: Parzialmente visitabile con guida
Altitudine: ca. 700 m s.l.m.
Caratteristiche: Ampia volta d’ingresso alta oltre 40 metri
È una delle grotte più celebri della Lombardia, situata sopra Erba. Il nome deriva da una leggenda secondo cui vi si rifugiavano briganti che sparavano con proiettili di piombo. L’ingresso maestoso, incastonato nella parete rocciosa del Monte Bolettone, è facilmente raggiungibile a piedi tramite un sentiero. La parte interna non è completamente aperta al pubblico, ma visite guidate ed escursioni speleologiche vengono periodicamente organizzate da associazioni locali. La volta è così ampia che, per paragone, si dice possa contenere il Duomo di Milano.
Abisso dei Giganti (Pian del Tivano)
Accessibilità: Solo per speleologi esperti
Estensione nota: parte di un sistema carsico esplorato per oltre 60 km
Questo abisso è uno degli ingressi al vasto sistema del Pian del Tivano, una delle zone più importanti d’Italia per la speleologia. Vi è stata scoperta una straordinaria formazione interna descritta come un “deserto di dune” sotterraneo, generato da depositi eolici antichi. L’ingresso dell’abisso si trova nei pressi del Pian del Tivano, ma l’accesso è riservato esclusivamente a speleologi esperti e ben attrezzati.
Grotta di Releccio (Canzo)
Accessibilità: Visitabile con guide speleologiche
Note: Sistema carsico secondario, frequentato per escursioni speleologiche
Questa cavità meno nota è spesso utilizzata per l’avviamento alla speleologia. Situata nei pressi di Canzo, è relativamente semplice da esplorare con l’accompagnamento di esperti. All’interno si trovano interessanti formazioni calcaree, piccole concrezioni e una fauna ipogea caratteristica.
Grotte del Cornizzolo
Accessibilità: Solo con attrezzatura e guide
Posizione: versante sud del Monte Cornizzolo
Caratteristiche: Grotte verticali con accessi difficili
Il Monte Cornizzolo, molto apprezzato per il parapendio, ospita alcune cavità verticali di origine carsica. Si tratta di grotte meno conosciute ma interessanti per i percorsi verticali e i pozzi profondi, frequentate da speleologi esperti. Non sono adatte al turismo ordinario, ma sono oggetto di monitoraggio scientifico.
Sistema carsico della Grigna Settentrionale

Accessibilità: Non turistico – solo per speleologi esperti
Profondità stimata: oltre -1.400 m
Possibile estensione: fino al borgo di Fiumelatte
Sebbene tecnicamente si trovi poco oltre i confini del Triangolo Lariano, il massiccio della Grigna Settentrionale ospita uno dei sistemi carsici più profondi d’Italia. L’area è oggetto di esplorazioni da decenni: gli speleologi cercano ancora di individuare un collegamento idrogeologico diretto con le sorgenti di Fiumelatte, il fiume più corto d’Italia. Se confermato, il complesso potrebbe rientrare tra i sistemi più profondi a livello mondiale. L’accesso è altamente tecnico e riservato a squadre specializzate.
Esplorazioni guidate e speleoturismo
Sebbene molte delle cavità del Triangolo Lariano non siano liberamente visitabili per motivi di sicurezza e tutela ambientale, alcune associazioni speleologiche locali (come il Gruppo Speleologico Comasco o la Federazione Speleologica Lombarda) organizzano durante l’anno visite guidate tematiche (come nel Buco del Piombo), escursioni introduttive alla speleologia e l,aboratori didattici per scuole e famiglie. Inoltre, il territorio offre numerosi pannelli informativi, percorsi tematici e musei locali come le sezioni geologiche a Erba e Canzo, dove si può approfondire la geologia del sottosuolo lariano.
Flora e fauna
Il territorio è ricco di biodiversità. I boschi sono dominati da faggi, castagni, querce e conifere, mentre nei prati alpini crescono erbe aromatiche e specie rare come l’arnica e la genziana.
Tra gli animali che popolano la zona si trovano caprioli, volpi, tassi, scoiattoli e, più raramente, cervi. Numerose sono anche le specie di uccelli rapaci, tra cui il gheppio, la poiana e il falco pellegrino. L’area è protetta in parte da parchi e riserve, come la Riserva Naturale del Lago del Segrino.
Cultura, tradizioni e gastronomia
Il Triangolo Lariano conserva una ricca tradizione culturale, legata alle antiche pratiche agricole, alla religiosità popolare e alle leggende celtiche. Molti sono i festival e le manifestazioni che animano i paesi durante l’anno, tra cui il Palio di Canzo e la Festa di San Giovanni a Bellagio.
La cucina locale riflette la doppia anima del territorio, lacustre e montana. Tra i piatti tipici si possono citare i “missultin” (agoni salati e essiccati), la polenta uncia, i formaggi d’alpeggio e i dolci a base di castagne. I ristoranti della zona spesso propongono menù stagionali con prodotti a chilometro zero.
Come arrivare
Il Triangolo Lariano è facilmente raggiungibile in auto da Milano, Como e Lecco. Diverse linee ferroviarie servono i paesi limitrofi, con stazioni a Erba, Asso e Canzo. Durante la bella stagione, il servizio di navigazione del Lago di Como consente anche di arrivare a Bellagio in battello.
I comuni del Triangolo Lariano

Il Triangolo Lariano comprende un insieme di comuni situati tra i due rami del Lago di Como, precisamente tra Como, Lecco e Bellagio, che ne costituiscono i tre vertici ideali. Il territorio appartiene interamente alla provincia di Como, sebbene confini strettamente con quella di Lecco, e si estende tra zone lacustri, collinari e montane. I comuni che rientrano interamente o in gran parte nel Triangolo Lariano sono i seguenti.
Comuni montani e centrali (cuore del Triangolo)
- Asso
- Canzo
- Sormano
- Caglio
- Rezzago
- Caslino d’Erba
- Pusiano
- Eupilio
- Longone al Segrino
- Proserpio
Questi comuni si trovano principalmente nella zona montana o collinare e costituiscono il cuore storico, culturale e naturalistico del Triangolo Lariano. Molti offrono accesso diretto a sentieri escursionistici, rifugi alpini e siti speleologici.
Comuni del versante occidentale (ramo di Como)
- Faggeto Lario
- Nesso
- Lezzeno
- Torno
- Palanzo (frazione di Faggeto)
- Pognana Lario
- Carate Urio (al margine sud-ovest)
- Brienno (talvolta incluso nei confini più estesi)
Questi borghi si affacciano sul ramo occidentale del Lago di Como e sono noti per le loro atmosfere lacustri, le case in pietra, le scalinate medievali e gli orridi naturali. Nesso, ad esempio, è celebre per il suo orrido scenografico e la cascata.
Comuni del versante orientale (ramo di Lecco)
- Bellagio (la punta del triangolo)
- Limonta (frazione di Bellagio)
- Vassena (frazione di Oliveto Lario)
- Civenna (oggi frazione di Bellagio)
- Magreglio
- Barni
- Lasnigo
Il versante orientale include località affacciate sul ramo lecchese del lago e borghi dell’interno. Bellagio è il centro turistico più celebre del Triangolo, noto in tutto il mondo per la sua eleganza, i giardini terrazzati e le ville storiche.
Comuni a ridosso della base del Triangolo (zona di transizione)
- Erba
- Albavilla
- Albese con Cassano
- Alserio
- Anzano del Parco
- Orsenigo
Questi comuni, pur trovandosi nella zona periferica, costituiscono le “porte d’accesso” al Triangolo Lariano. Erba, in particolare, è un centro importante per i servizi, i trasporti e gli eventi culturali.
Che cos’è il Triangolo Lariano immagini
Libri per approfondire
Tutto il triangolo lariano. 36 escursioni da vivere
Triangolo Lariano mappa

Uffici di informazioni turistiche Triangolo Lariano
Nel Triangolo Lariano, i visitatori possono trovare informazioni turistiche presso diversi uffici e punti informativi distribuiti nei principali centri della zona. Questi uffici offrono assistenza su itinerari escursionistici, eventi locali, alloggi e attrazioni culturali. Ecco un elenco dei principali uffici di informazioni turistiche nell’area:
Bellagio – Infopoint Turistico Piazza Mazzini, 27, Telefono: +39 031 951555. Generalmente aperto tutti i giorni ma gli orari possono variare stagionalmente.
Como – Infopoint Como Centro, Via Albertolli, 7. Telefono: +39 031 4493068
Como – Infopoint Stazione San Giovanni Stazione FS San Giovanni. Telefono: +39 342 0076403.
Canzo – Comunità Montana del Triangolo Lariano, Via Alessandro Volta, 2. Telefono: +39 031 670611
Erba – Ufficio Turistico, Piazza Prepositurale, 1. Telefono: +39 031 615527.