In questa città dal fascino internazionale, la storia si fonde armoniosamente con l’avanguardia della moda e del design. Milano è una città dinamica situata nel cuore della Lombardia e rappresenta un mosaico di epoche e stili diversi. Con il suo skyline punteggiato da guglie gotiche e moderni grattacieli, ecco le cose da vedere a Milano in una coesistenza di tradizioni e innovazioni antiche e contemporanee.
Milano e l’acqua

Milano è un comune di quasi 1,4 milioni di abitanti ed è anche il capoluogo della regione Lombardia. Si colloca tra le venti città più grandi e popolose di tutta Europa. La città è situata nella parte settentrionale della Pianura Padana, 50 km a sud del Lago di Como. I corsi d’acqua più importanti del territorio sono i fiumi Lambro, Olona e Seveso. La città si sviluppa lungo la cosiddetta “fascia delle risorgive“, un’area che consente alle acque sotterranee di riaffiorare naturalmente in superficie.
Il sistema idrografico di Milano e dei comuni limitrofi è particolarmente articolato. La complessità deriva sia da fattori naturali, come la presenza di numerosi corsi d’acqua, torrenti e fontanili, sia da interventi antropici che, sin dall’epoca romana, hanno modificato e canalizzato le acque. Nel corso dei secoli, questi lavori hanno dato origine a un’estesa rete di rogge, canali e bacini artificiali. Proprio per l’abbondanza e la facile accessibilità delle risorse idriche, gli antichi Romani non ritennero necessario costruire acquedotti in città.
La storia di Milano
Le fonti scritte latine si riferivano a Milano come Mediolanum, mentre quelle greche come Mediolanon. Il termine Mediolanum significa “mezzo” e “(p)lanum”, che significa “nel mezzo della pianura” o “pianura di mezzo”. Il termine Planum, che perde la p- all’inizio della parola, è tipico delle lingue celtiche.
Esiste infatti anche un’attestazione epigrafica del nome di Milano nella lingua celtica locale. Appare nelle iscrizioni rinvenute su una sezione delle mura romane della città, dove il nome “Meśiolano” può essere letto nell’alfabeto etrusco settentrionale e come sviluppo del runico.
Fondazione della città ed epoca pre-romana
Si ritiene che i Celti dell’Insubria abbiano fondato Milano intorno al 590 a.C. e, sotto il dominio romano nel 222 a.C., adottarono il nome Mediolanum. Una tradizione leggendaria, riportata da Tito Livio e ripresa nel Medioevo da Bonvesin de la Riva, colloca la fondazione di Milano nel VI secolo a.C., ad opera della tribù degli Insubri guidata da Belloveso. Secondo questo racconto, la scelta del luogo sarebbe stata ispirata dalla visione di una scrofa semilanuta, un segno considerato propizio. Il territorio sarebbe stato conquistato dopo la sconfitta degli Etruschi nella battaglia del Ticino. Gli Etruschi, fino ad allora, avevano esercitato il controllo sull’area.
I dati archeologici confermano l’esistenza di un oppidum celtico che coincide per localizzazione e ampiezza con il precedente insediamento golasecchiano. Quest’ultimo, risalente almeno al V secolo a.C., si sviluppava su un’area di circa 12 ettari, in prossimità dell’attuale piazza San Sepolcro. Non sono state rinvenute strutture difensive in pietra, il che suggerisce che esse fossero realizzate in legno e terra, una caratteristica che spiega la definizione di “villaggio” attribuita all’insediamento da parte di autori come Polibio e Strabone.
Epoca romana

I Romani conquistarono Milano nel 222 a.C. Per contrastare Roma, gli Insubri si allearono con Annibale, sceso in Italia. Solo all’inizio del II secolo a.C. gli Insubri si sottomisero definitivamente al dominio romano. Per la sua posizione strategica, Milano fu di fondamentale importanza per Cesare durante la conquista della Gallia .
Intorno al 50 a.C., Milano divenne il centro più importante della Gallia Cisalpina e, grazie allo sviluppo economico, ottenne lo status di municipium. Nel tempo, anche la sua importanza politica e militare crebbe, tanto che quando Diocleziano divise l’Impero Romano nel 286, Milano divenne, insieme a Treviri, la capitale dell’Impero Romano d’Occidente.
Milano e il Cristianesimo
La città di Milano fu il luogo in cui l’imperatore Costantino concordò con Licinio nel 313 di concedere a tutti i cittadini, compresi i cristiani, la libertà di culto. Ci riferiamo a questo atto come Editto di Milano o Editto di Costantino. In seguito, iniziò la costruzione di numerose basiliche in città e in altre località.
Con il vescovo Ambrogio , Milano divenne il centro più importante della Chiesa occidentale.
Infatti, durante l’episcopato di Ambrogio e il regno dell’imperatore Teodosio I, Milano assunse un ruolo di primaria importanza. Fu in questo periodo che, con l’Editto di Tessalonica del 380, Teodosio proclamò il cristianesimo religione ufficiale dell’Impero romano. Nel corso di questi secoli, mura munite di torri e quattro fortificazioni fecero da difesa a Milano. Si chiamavano Castrum Vetus, Castrum Portae Novae, Arx Romana e Castrum Portae Jovis.
Età medievale
Nei secoli medievali, Milano fu coinvolta per la prima volta nel decadimento dell’Impero romano e nelle conseguenti invasioni barbariche. Nel 402 d.C., dopo un lungo assedio, Milano riuscì a fermare i barbari Visigoti, guidati dal re Alarico. Ciò causò lo spostamento della capitale dell’impero da Milano a Ravenna, secondo la volontà dell’imperatore Onorio. La fine dell’impero romano creò un vuoto di potere, portando il re germanico Odoacre a stabilirsi proprio a Milano. Teodorico, il capo dei Goti, prese il controllo e ridusse ripetutamente la città a un cumulo di rovine. Questo evento portò alla distruzione dei magnifici edifici della Milano dell’era romana. I barbari spogliarono e bruciarono gli edifici civili, i templi pagani e le ricche ville patrizie insieme all’intera città. La stessa storia si ripeté con i Longobardi nel VI secolo.
Solo con Carlo Magno e la sua dinastia, Milano tornò a essere un centro nevralgico. La città divenne infatti sede imperiale e sede vescovile. Con la deposizione di Carlo il Grosso (887), l’autorità del governo centrale scemò. Furono proprio i conti e i vescovi a esercitare il potere locale. Milano divenne un libero comune, espandendo gradualmente la sua influenza su gran parte della Lombardia nel corso del XI secolo. L’indipendenza e la crescita di Milano portarono al conflitto con il Sacro Romano Impero. Federico Barbarossa quasi distrusse la città nell’aprile del 1162, ma la vittoria della Lega Lombarda nella battaglia di Legnano (29 maggio 1176) la riportò in vita. Come in altri centri italiani, tra il XII e il XIII secolo, Milano si evolse in una forma di governo dominata dai podestà, che venivano chiamati da altre città.
Età moderna

Il passo successivo fu l’istituzione della signoria dei Visconti, che divenne Ducato di Milano nel 1396. Milano perseguì con successo una politica espansionistica e divenne la capitale di uno stato esteso, potente e ricco sotto Gian Galeazzo Visconti. Egli volle per la sua città una cattedrale che sottolineasse l’importanza raggiunta a livello europeo da Milano. Così, nel 1386, iniziò la costruzione del Duomo di Milano. La famiglia Sforza successe ai Visconti, attirando in città i principali geni dell’epoca come Leonardo da Vinci.
Nel 1499, la Francia avanzò i diritti di successione al Ducato di Milano con Luigi XII. Invase il ducato e spodestò il duca regnante, Ludovico il Moro. Carlo V d’Asburgo, come imperatore del Sacro Romano Impero, nominò re prima Francesco II Sforza e poi suo figlio Filippo II di Spagna. La dominazione spagnola significò per Milano un lungo periodo di pace (1535-1620). Il ducato poté godere di ampia autonomia. Tuttavia, sono poche le testimonianze rimaste del potere spagnolo a Milano. Nel XVIII secolo, la città passò sotto la dominazione austriaca, che continuò fino all’epoca napoleonica. Fu un periodo fiorente dal punto di vista culturale e, grazie alla politica asburgica, Milano divenne il centro principale dell’Illuminismo italiano .
L’età napoleonica
Milano rimase sotto il dominio dell’Impero austriaco fino al 9 maggio 1796, giorno in cui l’arciduca Ferdinando d’Asburgo-Este abbandonò la città in seguito all’avanzata dell’esercito francese guidato da Napoleone Bonaparte durante la prima campagna d’Italia. A partire da quell’anno, Milano divenne un punto nevralgico per le istituzioni repubblicane nate sotto l’influenza napoleonica: fu capitale della Repubblica Transpadana tra il 1796 e il 1797, sede del governo della Repubblica Cisalpina fino al 1802, quindi capitale della Repubblica Italiana napoleonica fino al 1805 e infine centro amministrativo del Regno d’Italia napoleonico fino al 1814.
L’arrivo di Napoleone suscitò nei milanesi un forte entusiasmo, poiché si intravedeva la possibilità di concretizzare i principi rivoluzionari francesi, rimasti a lungo sopiti durante il conservatorismo austriaco. L’esercito francese entrò ufficialmente in città il 15 maggio 1796. Seguì un periodo di fermento politico e sociale, segnato da tensioni ispirate al giacobinismo, che culminò nella nascita della Repubblica Cisalpina nel 1797. Tuttavia, la stabilità della nuova entità politica fu precaria. Con il temporaneo allontanamento di Napoleone, Milano fu nuovamente teatro di instabilità e non fu in grado di resistere alla restaurazione austriaca del 1799, che si accompagnò a una dura repressione.
Il ritorno di Bonaparte sulla scena politica, in qualità di Primo Console e grazie alla vittoria nella battaglia di Marengo del 1800, segnò una nuova fase per Milano. La città venne elevata al rango di capitale del Regno d’Italia napoleonico.
Storia contemporanea

Dopo la caduta di Napoleone Bonaparte, il Congresso di Vienna (1815) stabilì che Milano dovesse tornare sotto il dominio austriaco come capitale del nuovo Regno Lombardo-Veneto. La città rimase capitale fino al 1859. Dopo la seconda guerra d’indipendenza, entrò a far parte del Regno di Sardegna, che poi divenne Regno d’Italia nel 1861. In seguito alla scelta di Roma come capitale dello Stato italiano (1870), Milano conobbe uno straordinario sviluppo industriale e una crescita del settore terziario che la posero al centro delle vicende economiche italiane.
Lo sforzo bellico durante la Prima guerra mondiale registrò un forte sviluppo dell’industria. Agli inizi del XX secolo, per la sua composizione sociale, Milano era una città fortemente socialista. Qui iniziò la sua carriera Benito Mussolini. La sua dittatura finì simbolicamente a Milano, appeso a testa in giù in Piazzale Loreto. Durante la Seconda guerra mondiale, Milano subì i bombardamenti aerei più gravi di tutta Italia.
Cose da vedere a Milano

Milano offre un mix unico di cultura, arte, moda e design. La città si distingue per le sue attrazioni di fama mondiale, capaci di soddisfare sia gli amanti dell’arte che gli amanti dello shopping. Ecco le cose da vedere a Milano.
Il Duomo di Milano

Tra le prime cose da vedere a Milano c’è certamente il Duomo, un capolavoro di architettura antica di fama mondiale. Questo maestoso edificio gotico, la cui costruzione ha attraversato quasi sei secoli di storia, è dedicato a Santa Maria Nascente. La sua costruzione iniziò nel 1386, grazie a Gian Galeazzo Visconti, e proseguì per secoli, assistendo alle evoluzioni stilistiche e tecniche dell’architettura gotica. Le facciate della cattedrale mettono in mostra il colore chiaro e brillante del marmo di Candoglia, ornato da un’incredibile serie di sculture, guglie e pinnacoli. La guglia principale, alta 108 metri, comprende la famosa Madonnina, una statua dorata della Vergine Maria che è diventata uno dei simboli di Milano e che fu posta qui nel 1774.
Enormi pilastri sorreggono le navate dell’edificio, mentre vetrate di straordinaria bellezza, tra le più grandi al mondo, le illuminano. La zona del coro ospita le reliquie di San Carlo Borromeo, conservate in una cripta sotto l’altare maggiore. Una visita alla cattedrale non sarebbe completa senza salire sulle terrazze, accessibili sia a piedi che in ascensore. Da qui, si può godere di una vista mozzafiato sulla città e sulle montagne circostanti. Con una superficie di 11.700 metri quadrati, è la chiesa più grande d’Italia e una delle più imponenti al mondo.
Storia e curiosità sul Duomo di Milano

La costruzione del Duomo ebbe inizio nel 1386, sotto l’egida dell’arcivescovo Antonio da Saluzzo e con il sostegno di Gian Galeazzo Visconti. Il progetto iniziale prevedeva l’utilizzo di mattoni, secondo lo stile gotico lombardo dell’epoca. Tuttavia, su impulso di Gian Galeazzo, si optò per il marmo di Candoglia, materiale che conferisce alla cattedrale il suo caratteristico aspetto. La direzione dei lavori coinvolse architetti di fama internazionale, tra cui Nicolas de Bonaventure e Jean Mignot, che contribuirono a imprimere all’edificio uno stile gotico tardo di ispirazione renano-boema. La struttura è caratterizzata da un notevole slancio verticale, tipico del gotico transalpino, mitigato dalla larghezza delle navate e dalla scarsa differenza di altezza tra di esse, elementi propri del gotico lombardo.
La facciata del Duomo, completata nel XIX secolo, riflette la lunga e complessa storia della sua costruzione, con elementi che spaziano dal tardo Rinascimento al neogotico. Le porte bronzee, aggiunte nel XX secolo, sono decorate con bassorilievi raffiguranti episodi della storia religiosa e della città. La manutenzione e la conservazione del Duomo sono affidate alla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, istituzione fondata nel 1387. Nel corso dei secoli, la cattedrale ha subito numerosi restauri e interventi di consolidamento, soprattutto a seguito dei danni riportati durante la Seconda Guerra Mondiale.
Altre chiese di Milano
Tra le cose da vedere a Milano ci sono anche altre chiese. Ne ricordiamo soltanto alcune tra le più importanti.
La Basilica di Sant’Ambrogio

La Basilica di Sant’Ambrogio è una delle chiese più antiche e significative della città. Tradizionalmente, è considerata la seconda chiesa per importanza a Milano. La sua fondazione risale al periodo compreso tra il 379 e il 386 d.C., per volontà del vescovo Ambrogio, in un’area dove erano stati sepolti numerosi martiri delle persecuzioni romane. Inizialmente denominata Basilica Martyrum, l’edificio originale paleocristiano subì una quasi totale ricostruzione tra il 1088 e l’inizio del XII secolo, assumendo l’aspetto romanico che conserva tuttora.
Due campanili si ergono ai lati: la Torre dei Monaci, del IX secolo, e la Torre dei Canonici, del XII secolo. All’interno, la basilica custodisce opere d’arte di grande valore, tra cui l’altare di Sant’Ambrogio, realizzato tra l’824 e l’859. Sopra l’altare si erge un ciborio di epoca ottoniana, sostenuto da quattro colonne in porfido rosso e decorato con altorilievi in stucco. Degno di nota è anche il mosaico dell’abside, risalente all’XI secolo, che raffigura Cristo Pantocratore. Di particolare interesse è il sacello di San Vittore in Ciel d’Oro, una cappella paleocristiana del V secolo situata all’interno della basilica. La volta del sacello è interamente decorata con mosaici dorati, tra cui spicca uno dei più antichi ritratti conosciuti di Sant’Ambrogio, considerato particolarmente realistico poiché vicino temporalmente all’epoca del santo.
Basilica di San Lorenzo

La Basilica di San Lorenzo Maggiore ha una storia che risale alla tarda epoca imperiale romana. Situata vicino all’attuale Porta Ticinese, la sua costruzione è databile tra il 390 e il 410 d.C., periodo in cui Milano era capitale dell’Impero Romano d’Occidente. Nel corso dei secoli, la basilica ha subito numerosi eventi che ne hanno modificato la struttura. Incendi nel 1071 e 1075, seguiti dal crollo della cupola nel 1103 e da un ulteriore incendio nel 1124, hanno reso necessarie diverse ricostruzioni, spesso in stile romanico, pur mantenendo la pianta originale. Nel Rinascimento, la basilica divenne oggetto di studio per architetti come Bramante e Leonardo da Vinci, interessati alle sue soluzioni strutturali.
L’architettura attuale della basilica presenta una pianta centrale con quattro absidi e un deambulatorio che circonda l’area centrale. All’interno, spiccano la Cappella di Sant’Aquilino, nota per i suoi mosaici paleocristiani, e la Cappella di San Sisto. All’esterno, le Colonne di San Lorenzo, sedici colonne di epoca romana disposte in fila davanti alla basilica, rappresentano uno dei pochi resti visibili dell’antica Mediolanum e contribuiscono al fascino storico del complesso.
Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore

La Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore è un notevole esempio di architettura rinascimentale lombarda. Originariamente parte del più importante monastero femminile benedettino della città, la chiesa è rinomata per il suo straordinario ciclo di affreschi del XVI secolo, tanto da essere soprannominata la “Cappella Sistina” di Milano. Le origini del complesso risalgono all’epoca carolingia e la struttura incorpora elementi di edifici romani preesistenti. La costruzione dell’attuale chiesa iniziò nel 1503 e terminò nel 1518.
L’interno della chiesa è interamente decorato con affreschi realizzati da artisti della scuola leonardesca. Tra questi, spiccano le opere di Bernardino Luini, che adornano il tramezzo divisorio con scene della vita di San Maurizio, e quelle dei suoi figli. Di particolare rilievo è la “Cappella di Santa Caterina d’Alessandria“, affrescata da Luini intorno al 1530, che raffigura il martirio della santa. Nella “Aula delle Monache“, la volta è decorata con un cielo stellato, mentre le pareti presentano affreschi raffiguranti scene bibliche e santi.
Galleria Vittorio Emanuele II

In Piazza Duomo troviamo la Galleria Vittorio Emanuele II , che con la sua maestosa architettura in ferro e vetro è una delle cose da vedere a Milano assolutamente. Si tratta di una storica galleria commerciale, progettata dall’architetto Giuseppe Mengoni e costruita tra il 1865 e il 1877. Collega due luoghi iconici della città: Piazza del Duomo e Piazza della Scala. L’edificio presenta una struttura a croce, con due bracci che si intersecano formando un ottagono centrale, sormontato da una maestosa cupola di vetro e ferro. Questa combinazione di materiali riflette lo stile neorinascimentale e rappresenta un esempio significativo dell’architettura del ferro del XIX secolo.
In termini di struttura e dimensioni, l’arco d’ingresso è simile a un vero arco di trionfo. Le facciate interne presentano una ricca e vistosa decorazione in stile rinascimentale lombardo. La cupola, nota come “ottagono”, sormonta lo spazio all’incrocio dei bracci della galleria. Qui, nelle lunette delle pareti, si trovano gli affreschi raffiguranti quattro continenti come figure femminili (Europa, Asia, Africa e America; l’Oceania è stata omessa, nonostante fosse già occupata da diversi stati europei). Fin dalla sua inaugurazione, la Galleria è stata un punto di ritrovo per la borghesia milanese, ospitando eleganti negozi, caffè storici e ristoranti di prestigio.
Castello Sforzesco

Tra le cose da vedere a Milano imperdibili vi è certamente il Castello Sforzesco, un enorme complesso fortificato situato nel centro storico. La sua costruzione iniziò nel XV secolo per opera di Francesco Sforza, divenuto da poco Duca di Milano. In precedenza, la fortificazione medievale del Castello di Porta Giovia occupava l’area dove, in epoca romana, sorgeva il Castrum Portae Jovis. Il castello ha subito numerose trasformazioni, diventando una delle cittadelle più estese d’Europa tra il XVI e il XVII secolo. Oggi ospita diversi musei e collezioni d’arte di rilevanza internazionale, tra cui opere di Leonardo da Vinci e Michelangelo.
La struttura originaria del castello risale al 1360-1370, quando Galeazzo II Visconti fece erigere una fortificazione nota come Castello di Porta Giovia. Dopo la distruzione di questa nel 1447, Francesco Sforza avviò la ricostruzione nel 1450, trasformandola nella sua residenza ducale. Architetti come Filarete contribuirono al progetto, realizzando la torre centrale, mentre artisti del calibro di Leonardo da Vinci e Bramante decorarono gli interni con affreschi.
Altre architetture militari di Milano
Dell’antica cinta muraria romana, risalente all’epoca dell’imperatore Massimiano, si conserva un breve tratto con una torre annessa nel cortile del Civico Museo Archeologico di Milano. Le mura medievali, costruite nel XII secolo, sono in gran parte scomparse. Tuttavia, la loro memoria è preservata nella toponomastica cittadina, come nel caso della “Cerchia dei Navigli”, che ricalca il percorso dell’antico fossato difensivo. Più evidenti sono i resti delle mura spagnole, edificate tra il 1548 e il 1562. Tratti ben conservati sono visibili lungo viale Vittorio Veneto, nei pressi di Porta Venezia, tra Porta Romana e Porta Lodovica. Assieme si sono conservate anche alcune porte, come Porta Ticinese di epoca medievale.
Arco della Pace

L’Arco della Pace è un monumento neoclassico situato a Milano, all’inizio di Corso Sempione. La sua costruzione iniziò nel 1807, durante il Regno d’Italia napoleonico, su progetto dell’architetto Luigi Cagnola. Inizialmente concepito per celebrare le vittorie di Napoleone, i lavori furono interrotti nel 1814 a seguito della caduta dell’imperatore francese. Nel 1826, sotto il dominio austriaco, la costruzione riprese con una nuova dedica alla pace tra le nazioni europee, raggiunta con il Congresso di Vienna del 1815. Il monumento fu completato e inaugurato il 10 settembre 1838, alla presenza dell’imperatore Ferdinando I d’Austria.
L’arco rappresenta uno dei maggiori monumenti neoclassici di Milano, adornato da colonne corinzie scanalate. Sulla sommità si trova la “Sestiga della Pace“, un gruppo scultoreo in bronzo che raffigura una dea su un carro trainato da sei cavalli. Ai quattro angoli dell’attico sono poste quattro Vittorie a cavallo, mentre numerosi bassorilievi e statue in marmo decorano tutte le parti, celebrando eventi storici e figure allegoriche.
Ville e palazzi di Milano

Il Palazzo della Ragione è un edificio storico situato in Piazza dei Mercanti. Costruito tra il 1228 e il 1233, servì come sede dell’amministrazione comunale e del sistema giudiziario cittadino fino al 1786. Nel 1773, l’imperatrice Maria Teresa d’Austria ordinò una sopraelevazione dell’edificio che comportò una trasformazione in stile neoclassico. Palazzo Reale, situato accanto al Duomo, ha svolto per secoli un ruolo centrale nella vita politica e culturale della città. Nacque come sede del governo cittadino comunale nel Medioevo. Divenne poi Palazzo Ducale, ospitando la corte ducale e diventando il fulcro della vita politica milanese. Nel XVIII secolo, l’imperatrice Maria Teresa d’Austria commissionò una ristrutturazione in stile neoclassico, conferendo al palazzo l’aspetto attuale. In questo periodo fu realizzata la Sala delle Cariatidi.
Palazzo Marino è un celebre edificio rinascimentale, attualmente sede dell’amministrazione comunale. La sua costruzione fu commissionata nel 1557 dal banchiere genovese Tommaso Marino. Tra il 1872 e il 1892, un importante restauro gli ha conferito l’aspetto attuale manierista e la facciata principale rivolta verso Piazza della Scala. Palazzo Belgioioso è un eminente esempio di architettura neoclassica. La sua costruzione iniziò nel 1772 e si concluse nel 1787. Lo stile trae ispirazione dalla Reggia di Caserta, reinterpretato in chiave neoclassicista. Il piano nobile ospita una serie di sale sontuosamente decorate con stucchi dorati e affreschi, tra cui spicca la volta della galleria affrescata su soggetto di Giuseppe Parini.
Vie e piazze più importanti tra le cose da vedere a Milano

Tra le cose da vedere a Milano vi sono alcune piazze e vie che rivestono un ruolo di particolare rilievo per motivi storici, architettonici, sociali o commerciali. Tra le piazze, la più importante è senza dubbio piazza del Duomo, che da oltre sette secoli rappresenta il centro della città. Piazza degli Affari, sede della Borsa Italiana fin dal 1808, è il fulcro del mercato finanziario nazionale. Piazza Gae Aulenti, nel moderno Centro Direzionale, è invece diventata uno dei simboli della Milano contemporanea. Piazza San Sepolcro coincide con l’antico foro romano, punto di incrocio tra il cardo e il decumano. Piazza della Scala, collegata direttamente a piazza del Duomo tramite la Galleria Vittorio Emanuele II, ospita il celebre teatro omonimo e Palazzo Marino, sede del Comune. Piazza San Babila ha rappresentato a lungo un punto di ritrovo della borghesia cittadina, mentre il Carrobbio, di origine romana, conserva l’impronta dell’antica urbanizzazione.
Via Manzoni è tra le zone più esclusive della città ed è parte integrante del circuito della moda internazionale. Via Brera, che ospita la Pinacoteca e numerosi locali storici, è una delle strade più caratteristiche per atmosfera e tradizione artistica. Corso Buenos Aires, con oltre 350 esercizi commerciali, è una delle arterie più frequentate d’Europa per lo shopping. Via Monte Napoleone, celebre in tutto il mondo, è considerata un punto di riferimento assoluto del prêt-à-porter e del lusso. Corso Venezia è una delle vie più eleganti della città e componente del Quadrilatero della Moda, e corso Vittorio Emanuele II, ricco di negozi e sempre molto frequentato dai milanesi e dai turisti. Corso Como è oggi un’area pedonale dinamica e alla moda, sede di numerosi locali notturni e spazi commerciali. Il Verziere, antico mercato ortofrutticolo, conserva ancora oggi la Colonna del Verziere, importante esempio di architettura manieristica-barocca.
I Musei di Milano
Per scoprire i principali musei di Milano puoi leggere questa guida. in cui troverete anche il Cenacolo Vinciano, L’Ultima Cena di Leonardo da Vinci.
Siti archeologici

Tra le cose da vedere a Milano vi sono numerosi resti archeologici. Le antiche mura cittadine costituiscono una delle testimonianze più rilevanti. Tra i principali edifici di epoca romana giunti sino a noi vi è il teatro, costruito tra la fine del I secolo a.C. e l’inizio del I secolo d.C., e il foro, che rappresentava la piazza principale della città sin dalla sua fondazione. Degno di nota è anche l’anfiteatro romano , che per dimensioni si collocava al terzo posto nell’Impero. Altri importanti resti includono il circo romano, utilizzato per spettacoli e cerimonie ufficiali durante il periodo in cui la città era capitale imperiale, e il palazzo imperiale, costruito da Massimiano per ospitare la corte. A questi si aggiungono le Terme Erculee, i magazzini annonari di epoca flavia e tardo imperiale, e il Mausoleo imperiale di San Vittore al Corpo, della fine del IV secolo.
Restano visibili anche elementi architettonici come una delle torri di Porta Ticinese romana e diverse domus private. Fra i reperti figurano le Colonne di San Lorenzo, sedici colonne in marmo con capitelli corinzi risalenti al II o III secolo, probabilmente provenienti da un tempio pagano. Tra gli edifici di epoca paleocristiana si annovera la basilica di Sant’Eustorgio, fondata nel IV secolo e tradizionalmente legata alle reliquie dei Magi, San Nazaro in Brolo, costruita per volere di Ambrogio, San Simpliciano, con il suo chiostro monumentale, e San Lorenzo, che ha mantenuto in gran parte l’impianto tardo-antico nonostante le numerose ricostruzioni. Infine, restano visibili anche i resti della cripta di San Giovanni in Conca, unica parte sopravvissuta dell’omonima basilica demolita nel secondo dopoguerra, risalente al V-VI secolo.
Parchi e aree verdi

Milano vanta parchi storici, i più antichi dei quali sono i Giardini Pubblici, realizzati nel 1784 e oggi intitolati a Indro Montanelli, il Parco Sempione, aperto nel 1893 nei pressi del Castello Sforzesco e sicuramente tra le cose da vedere a Milano, e il Parco Ravizza, inaugurato nel 1902. Questi spazi verdi rappresentano esempi significativi di progettazione paesaggistica ottocentesca. Al di fuori dell’area urbana si trovano parchi di dimensioni maggiori. Nella parte settentrionale della città si estende il Parco Nord, una delle più vaste zone verdi del nord milanese. Verso est, sud e ovest, il territorio comunale confina con il Parco Agricolo Sud Milano, una grande area protetta di natura agricola e ambientale.
Un caso particolare è rappresentato dall’Idroscalo di Milano, situato a est della città nei territori comunali di Segrate e Peschiera Borromeo. Costruito tra il 1928 e il 1930 come bacino per l’ammaraggio degli idrovolanti, già dal 1934 fu riconvertito ad area per sport acquatici e balneazione pubblica. Oggi l’area è attrezzata per eventi sportivi e ospita anche ampie zone verdi dedicate al tempo libero.
Biblioteche di Milano

Milano vanta tre biblioteche storiche: la Biblioteca Ambrosiana, la Biblioteca Nazionale Braidense e la Biblioteca Trivulziana, quest’ultima nota anche per custodire il prezioso Codice Trivulziano di Leonardo da Vinci. La Biblioteca Ambrosiana fu fondata nel 1607 dal cardinale Federico Borromeo con l’intento di promuovere l’accesso pubblico alla cultura, diventando la prima biblioteca italiana aperta al pubblico. Il suo patrimonio comprende una ricca collezione di codici miniati, manoscritti e documenti di straordinario valore, tra cui spicca il celebre Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, una delle più importanti raccolte di disegni e scritti dell’artista.
La Biblioteca Nazionale Braidense venne istituita nel 1770 per volontà di Maria Teresa d’Austria. Il progetto rispondeva all’esigenza di bilanciare la presenza predominante di manoscritti all’Ambrosiana, con una nuova raccolta orientata alla stampa. E’ situata all’interno dell’Accademia di Belle Arti di Brera. La Biblioteca Trivulziana si trova al Castello Sforzesco. Fondata sulla collezione libraria della nobile famiglia Trivulzio, la biblioteca comprende circa 180.000 volumi, tra cui spiccano 1.300 manoscritti, 1.300 incunaboli e 16.000 cinquecentine. Tra i tesori più significativi si annoverano un manoscritto della Divina Commedia del 1337, l’editio princeps del De Civitate Dei di Sant’Agostino del 1467 e il Codice Trivulziano 2162 di Leonardo da Vinci, risalente al 1487.
Excursus dell’arte a Milano

Milano ha svolto un ruolo centrale nello sviluppo della storia dell’arte, sia come luogo di produzione e sperimentazione artistica, sia come sede di importanti movimenti moderni. Già nel Medioevo, la città fu teatro di un’esperienza peculiare: il gotico milanese, sviluppatosi tra la seconda metà del XIII secolo e la prima metà del XV secolo. Questo stile, introdotto inizialmente dai monaci cistercensi, divenne il linguaggio artistico principale sotto il dominio dei Visconti, signori della città. Durante il secondo Cinquecento, la scena artistica milanese si articolò in più tendenze, tra cui il manierismo, l’arte della Controriforma e il classicismo. Tra il Seicento e la prima metà del Settecento, Milano fu un importante centro di elaborazione del barocco lombardo, che si affermò grazie anche al mecenatismo dei cardinali Borromeo.
Tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, Milano fu protagonista di una delle stagioni neoclassiche più rilevanti in Italia e in Europa. In questo periodo, il Neoclassicismo divenne lo stile dominante e simbolo della rinascita culturale ed economica della città. Agli inizi del XX secolo, Milano fu uno dei principali centri del liberty italiano, stile decorativo che qui assunse forme eterogenee, influenzate sia dall’art nouveau francese, sia dallo Jugendstil tedesco. Milano fu anche culla di alcuni dei principali movimenti dell’arte moderna come il futurismo che nacque ufficialmente in città nel febbraio 1910 con la pubblicazione del Manifesto dei pittori futuristi. Infine, nel 1922, nacque il movimento artistico Novecento, che si pose come reazione alle avanguardie, proponendo un ritorno all’ordine e alla tradizione figurativa.
Tradizioni a Milano
Milano è una città di affascinanti contrasti. Qui, antiche tradizioni convivono con uno spirito innovativo e cosmopolita. Lo stile di vita milanese è frenetico, caratterizzato da una forte etica del lavoro, ma questo non impedisce ai cittadini di godere dei piaceri della vita. Ad esempio, l’aperitivo è un momento cruciale per socializzare e rilassarsi in uno degli spazi alla moda della città dopo il lavoro.
Feste come il Carnevale Ambrosiano, che si distingue per la sua unicità rispetto al resto d’Italia, riflettono anche le tradizioni milanesi. La festa si svolge una settimana dopo il Carnevale tradizionale. Il 7 dicembre si festeggia il patrono Sant’Ambrogio. Questa festa è un momento di forte identità cittadina.
Principali eventi a Milano
Milano è una città che non dorme mai grazie a un calendario di eventi costantemente ricco e variegato. Uno degli eventi imperdibili è la Milano Fashion Week, che si svolge due volte l’anno e vede le strade della città trasformarsi in passerelle a cielo aperto, dove stilisti di fama internazionale presentano le loro ultime collezioni.
Il Fuorisalone e il Salone del Mobile sono altri due eventi chiave che trasformano Milano nella capitale mondiale del design. In questa settimana, la città si anima con installazioni, mostre ed eventi dedicati al mondo del design e dell’arredamento. Un altro momento clou del programma di eventi milanesi è la “Prima” al Teatro alla Scala. L’usanza attuale è quella di inaugurare la stagione lirica il 7 dicembre, giorno di Sant’Ambrogio, il santo patrono di Milano.
Curiosità e aneddoti su Milano
- Il sistema dei Navigli, cioè i canali interconnessi dentro e intorno a Milano, oggi è un’area molto apprezzata e frequentata per passeggiare e per la vita notturna. Originariamente questo sistema fu progettato per scopi di trasporto e irrigazione. I Navigli collegavano la città con il Lago Maggiore, il Lago di Como e il basso Ticino. Anche Leonardo da Vinci vi lavorò alla realizzazione.
- La Galleria Vittorio Emanuele II è stato uno dei primi esempi di centro commerciale al mondo. Il pavimento è caratterizzato da una rappresentazione a mosaico di un toro. C’è la tradizione di ruotare i talloni sui testicoli del toro come auspicio di buona fortuna.
- Nessun’altra chiesa ha statue nei capitelli delle colonne come il Duomo di Milano. Oltre 3.400 sculture riempiono il suo interno, più di qualsiasi altro edificio.
- La Stazione Centrale di Milano fu inaugurata nel 1931 e rappresenta un mirabile esempio di architettura fascista, combinata con elementi Art Déco e neoclassicismo. È una delle più grandi stazioni ferroviarie d’Europa.
- Il Teatro alla Scala è uno dei teatri d’opera più famosi al mondo. Oltre a essere un punto di riferimento internazionale per l’opera, ospita anche la Scala Theatre Academy, che forma musicisti, ballerini e tecnici di scena.
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Uffici di informazioni turistiche Milano
A Milano, nel centro città, sono presenti diversi uffici di informazioni turistiche che offrono assistenza a visitatori e turisti. Ecco i principali punti di riferimento:
- InfoPoint – Ufficio Turismo del Comune di Milano Indirizzo: Piazza Duomo 14. Telefono: +39 02 88455555, Email: infotourist@comune.milano.it . Orari di apertura: Lunedì – Venerdì: 9:00 – 19:00, Sabato e Domenica: 10:00 – 13:00. Chiuso il 25 dicembre e il 1º gennaio. Come arrivare: situato presso uno degli ingressi di Palazzo Reale, facilmente raggiungibile con la metropolitana (linee M1 e M3, fermata Duomo).
- Ufficio Informazioni Turistiche – YesMilano. Indirizzo: Via dei Mercanti 8. Telefono: +39 02 85155931. Orari di apertura: Lunedì – Venerdì: 10:00 – 18:00, Sabato e Domenica: 13:30 – 18:00. Chiuso il 25 dicembre e il 1º gennaio. Come arrivare: situato di fronte al Palazzo della Ragione, a pochi passi da Piazza del Duomo.
Entrambi gli uffici offrono servizi quali distribuzione di mappe, informazioni su eventi e mostre, assistenza per prenotazioni e suggerimenti per itinerari turistici.