Home Recensioni libri Libro “L’esperimento del Dottor Ox” di Jules Verne

Libro “L’esperimento del Dottor Ox” di Jules Verne

libro “L’esperimento del Dottor Ox” di Jules Verne
AI

“Une fantaisie du Docteur Ox”, tradotto nella versione italiana come “L’esperimento del Dottor Ox” è un breve romanzo, pubblicato da Jules Verne nel 1874. In questa opera possiamo trovare un Verne inconsueto e ironico. Egli, nel volgere di poche pagine, si prende gioco del progresso e delle meraviglie della scienza a cui l’autore aveva già dedicato migliaia di pagine serie tra romanzi e saggi.

Libro “L’esperimento del Dottor Ox” di Jules Verne

L’esperimento del Dottor Ox” è una prova insolita dello stile narrativo di Jules Verne che diventa ironico, dissacrate e capace si strappare non pochi sorrisi. Allo stesso tempo, rappresenta un’opera caratterizzata da un’ambientazione inconsueta. Lontana dalle atmosfere esotiche dei più noti “Ventimila leghe sotto i mari” o “Michel Strogoff”, la vicenda dell’introduzione dell’illuminazione a gas nella placida cittadina fiamminga di Quiquendone anticipa i temi modernissimi dell’alienazione e dell’esasperazione dei ritmi della vita quotidiana, espressi attraverso una prosa accattivante e incalzante.

La modernizzazione, rappresentata dall’arrivo dell’illuminazione a gas nell’ultimo quarto dell’Ottocento nell’immaginaria cittadina di Quiquendone, rappresenta una novità che sconvolge gli animi e i ritmi di vita dei provinciali, alla cui immarcescibile flemma, il “parigino” Verne dedica strali satirici, non di meno bilanciati dalla consapevolezza che il progresso incombente porterà via agli uomini, col vecchiume, anche qualcosa di essenziale: i tempi naturali dell’esistenza, quella “dimensione umana” che oggi ci manca.

“L’esperimento del Dottor Ox” di Jules Verne analisi

 “L’esperimento del Dottor Ox” di Jules Verne
AI

In questo contesto si colloca dunque la storia di un esperimento scientifico dai risvolti decisamente inquietanti, poiché capace di andare a modificare l’animo umano, dando luogo a una momentanea degradazione della società oggetto dell’esperimento. In questo caso, il registro della poetica di Verne cambia poiché non siamo di fronte a una visione fiduciosa e ottimistica dei progressi e delle invenzioni della scienza.

E’ la critica stessa a svelare quanto, in realtà, Verne sia scettico nei confronti delle invenzioni scientifiche, allorquando esse incidano negativamente sulle condizioni dell’umanità. Dunque, tutta la produzione letteraria di Jules Verne sarebbe percorsa da un sotterraneo pessimismo nei confronti dell’uomo moderno e nelle sue capacità di migliorarsi attraverso la scienza e le sue applicazioni.

La trama

Il breve racconto di Jules Verne “L’esperimento del Dottor Ox” inizia presentando la sonnolenta e placida cittadina fiamminga di Quiquendone, un luogo del tutto immaginario poiché non esiste sulle cartine geografiche. I modi di vita estremamente lenti, pacati e sonnolenti dei cittadini, che non hanno mai un moto dell’animo o una passione, rappresentano l’immobilismo borghese e la paura del cambiamento.

In questo contesto, il dottor Ox appare come un elemento di novità poiché egli promette agli amministratori di Quiquendone di introdurre il progresso, portando in città l’illuminazione al gas ossidrico, un gas speciale ottenuto dalla combustione di ossigeno e idrogeno. Ma nel racconto, pur promettendosi di non svelare mai troppo, la voce del narratore esterno induce a dubitare del dottor Ox, quando chiede e si chiede: “Con tale pretesto non voleva egli forse, fare qualche grande esperimento fisiologico operando in anima vili?”.

Il dottor Ox

dottor ox verne
AI

Il dottor Ox, in effetti, sta semplicemente conducendo un esperimento: rilasciando l’ossigeno puro nell’aria della cittadina, avrebbe acceso gli animi e scatenato gli istinti dei cittadini di Quiquendone. Scossi finalmente dal loro secolare torpore, abbandonando una vita estremamente pacifica ed equilibrata, i cittadini si sarebbero finalmente avviati sulla via del progresso. Perché quella vita fin troppo placida e sonnolenta, caratterizzata dalla paura di prendere una decisione per non arrecare cambiamenti, aveva impedito ogni forma di evoluzione.

L’apatia caratterizza non il singolo abitante ma tutti i cittadini, dando luogo a un sistema istituzionale e normativo che rispecchia perfettamente e fedelmente tale condizione umana. I governanti e gli amministratori, rappresentati da van Tricas, dal consigliere Niklaus e il commissario Passauf (l’unico in verità che nutre qualche dubbio circa il cambiamento repentino di quella comunità) anche nel loro lavoro sono dominati dall’assoluto immobilismo, tanto che il loro motto è quello di non prendere mai alcun provvedimento e nessuna decisione. La procrastinazione è per i personaggi simbolo di saggezza e buon governo.

Il gas e le sue conseguenze

Quiquendone Verne
AI

La diffusione nell’aria di questo gas puro provoca a Quiquendone una serie di comportamenti e fenomeni, via via sempre più gravi e ingestibili. Scoppi d’ira, duelli, discussioni infinite, grida, strepiti, liti per tutto, eccitazione, violenza generale e diffusa, improvvise passioni fra i giovani tanto che si arriva a sposarsi nel giro di pochi mesi, mentre prima occorrevano non meno di dieci anni di corteggiamento. Anche la natura e gli animali subiscono al pari dell’animo umano questo triste destino. Le piante in particolare subiscono una forzata accelerazione di crescita abnorme, destinata però a durare poco. Il che è perfettamente in linea con la dimensione industriale e capitalistica della società che cerca di piegare la natura ai propri interessi, la deforma, la violenta, la inquina. Per gettare poco dopo tutto la vento, inseguendo una nuova forma di progresso e prodotto.

La guerra

Il crescendo di follia collettiva culmina con la dichiarazione di guerra al villaggio vicino di Virgamen. Infatti, secoli prima una mucca aveva osato sconfinare per andare a brucare l’erba in un terreno di Quiquendone.

Per poco non si arriva allo scontro vero e proprio. A questo punto, però, avvengono due fatti. Il primo è l’insinuazione del dubbio. Il gas, oltre a svegliare gli animi, la passioni e gli istinti degli uomini, potrebbe bruciare i polmoni degli abitanti e ciò è annunciato dal cauto aiutante del Dottor Ox, Gédéon Ygène. Ma Ox non si ferma perché l’interesse della scienza è più forte di qualsiasi danno collaterale.

A porre fine a questo delirio collettivo sarà un incidente. Il dottor Ox e il suo aiutante per un attimo lasciano il loro posto di sorveglianza nell’officina del gas e succede l’irreparabile. Ossigeno e idrogeno si mescolano dando luogo a un’esplosione che pone fine al terribile esperimento, riportando la normalità a Quiquendone.

Analisi del personaggio del dottor Ox

Sebbene determinante e centrale, il personaggio di Ox non appare in primo piano. E’ anzi poco caratterizzato, quasi sbiadito, dotato di pochi elementi per poter farsene un’idea precisa. Eppure da questi pochi elementi emerge un’indole sicuramente inquietante. Anzi, il suo dirigere la scena ma a distanza e in secondo piano accresce l’inquietudine comunicata da tale personaggio.

Da quel poco che abbiamo appreso dalla narrazione, sappiamo però che, per il dottor Ox, scienza e morale sono due cose che non possono andare assieme. Egli reputa gli abitanti di Quiquendone semplici cavie per il suo esperimento. E impone loro dittatorialmente una modernità e un progresso che implicano una dimensione di vita frenetica, alienante e sfiancante. Il che è perfettamente in linea con ritmi e meccanismi della neonata produzione industriale che si contrappone alla pacifica dimensione piccolo-borghese e agricola di Quiquendone.

Ma anche il dottor Ox è vittima del suo stesso esperimento. Vivendo a Quiquendone ne respira l’aria, divenendo sovra eccitato, collerico e illogico. Il crescendo della sua folle decisione è rappresentato dal fatto che egli non può più controllare la produzione di gas che, a un certo punto, esplode ponendo fine al tutto.

La critica sociale

“L’esperimento del dottor Ox” di Jules Verne è caratterizzato da alcuni aspetti tipici della favola. Come ne “Il pifferaio di Hamelin“, il dottor Ox è un moderno “pifferaio” che inganna gli altri e che approfitta dell’immobilismo e della manifesta incapacità delle classi dirigenti per attuare i suoi scopi.

Ed è in questo che si ritrova la critica sociale: la soluzione dei problemi del sistema borghese e il miglioramento dei suoi difetti non può passare attraverso la scienza e le sue invenzioni. Il che è perfettamente in linea con quel scetticismo di fondo di Verne, di cui abbiamo parlato all’inizio. Egli non solo è consapevole dei limiti del progresso scientifico ma giunge anche a maturare l’idea che chi è depositario della conoscenza scientifica possa manipolare la collettività in senso antidemocratico.

La critica alla scienza di Verne

Quindi, lungi dall’essere un entusiasta sostenitore della scienza a tutti i costi, nelle opere più mature di Verne il rapporto fra scienza e progresso cambia. Da un lato c’è il rischio che il condurre esperimenti possa modificare la realtà naturale delle cose, dall’altro è l’esperimento stesso che può divenire un mezzo per manipolare il consenso e cancellare una delle conquiste
dell’umanità più importanti, la democrazia.

Il nuovo gas del dottor Ox è infatti imposto alla cittadinanza di Quiquendone in modo inconsapevole e ingannevole (il che rimanda il pensiero a un altro tipo di gas, imposto con l’inganno dai nazisti). Il loro organismo viene forzato ad assumere comportamenti violenti e alienanti senza che essi ne abbiamo la minima percezione e consapevolezza. Questi ignari cittadini che assumono comportamenti frenetici e dissociati anticipano quelli che saranno propri da lì a poco degli operai alla catena di montaggio.

“L’esperimento del Dottor Ox” di Jules Verne immagini

Libro da leggere

Qui puoi leggere gratuitamente il libro L’esperimento del dottor Ox