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Gli affascinanti misteri della Basilica di Porta Maggiore a Roma

basilica di porta maggiore
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

La Basilica di Porta Maggiore a Roma rappresenta uno dei siti religiosi ed archeologici più enigmatici e meno conosciuti della capitale. Nascosta sotto l’omonima porta, questa struttura sotterranea offre un affascinante viaggio attraverso la religione, l’architettura e le pratiche funerarie dell’antica Roma. La Basilica di Porta Maggiore si trova quasi 10 metri di profondità nel sottosuolo del quartiere Prenestino-Labicano a Roma. Rappresenta la più antica basilica pagana d’Occidente.

La storia della Basilica di Porta Maggiore

La basilica di Porta Maggiore è un luogo di culto neopitagorico sotterraneo a Roma, situato nei pressi dell’omonima porta, esattamente all’incrocio dei più importanti acquedotti della Roma Imperiale. Risale all’epoca tiberiana o claudia e fu quindi scavata tra il 14 e il 54 d.C.

Infatti, questo edificio di culto fu ricavato scavando il tufo al di sotto dell’antica Via Prenestina. La scoperta della Basilica di Porta Maggiore risale all’aprile del 1917. Durante i lavori di costruzione della ferrovia Roma-Pescara e della strada parallela crollò una volta dell’antico edificio religioso, lasciando scoperti alcuni ambienti.

La Basilica oggi

basilica di porta maggiore roma
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Dopo la sua scoperta, si pose il problema di preservare l’antica struttura da eventuali danni provocati dalle vibrazioni del passaggio dei treni e dalle infiltrazioni d’acqua. Per questo motivo, nel 1951, si realizzò una protezione in cemento armato che isola completamente gli ambienti della basilica.

Ma fu proprio grazie al secolare isolamento sotterraneo che la Basilica di Porta Maggiore non ha subito modificazione alcuna e si è mantenuta così come era stata originariamente costruita. Presenta ancora la ricca decorazione musiva, pittorica e in stucco, perfettamente conservata.

Come è stata costruita

Il sistema di costruzione della Basilica di Porta Maggiore fu complesso perché realizzato direttamente nel sottosuolo in tre fasi diverse. Per prima cosa si effettuò lo scavo. Poi, lo scavo fu riempito di calce e pozzolana e blocchi di selce per realizzare i muri e pilastri dei vari ambienti. Infine, avvenne la rimozione della terra per lasciare vuote le sale costruite.

Al momento della sua realizzazione, la Basilica di Porta Maggiore si trovava in una zona periferica, denominata Horti Tauriani. Quest’area apparteneva alla gens Statilia, proprietaria anche dei sepolcreti di famiglia in via Caelimontana, le cui iscrizioni si trovano presso il Museo Nazionale Romano Terme di Diocleziano, uno dei musei più interessanti di Roma. Dopo diversi anni di chiusura per lavori di restauro, la Basilica di Porta Maggiore ha riaperto al pubblico nel 2022. Solo occasionalmente è possibile visitarla accompagnati da una guida durante le aperture eccezionali.

Basilica di Porta Maggiore: descrizione

volta decorata
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L’architettura della Basilica di Porta Maggiore combina elementi che riflettono le varie influenze culturali e religiose dell’epoca. La struttura principale presenta un’ampia navata centrale fiancheggiata da colonne. Ai lati si aprono nicchie e ambienti che si suppone fossero destinati a cerimonie funebri o rituali legati ai culti misterici. Le decorazioni rivelano l’influenza dell’arte e della mitologia greca, romana e orientale.

La Basilica di Porta Maggiore è caratterizzata da una pianta a tre navate con abside centrale. È il più antico esempio di pianta basilicale rinvenuto a Roma. L’edificio di culto sotterraneo misura circa 12 metri di lunghezza, 9 metri di larghezza e 7 metri di altezza. Il complesso è costituito da un corridoio, un vestibolo e un’aula basilicale principale. In origine il corridoio corrispondeva all’accesso principale dall’antica via Prenestina. Dal livello stradale, infatti, un cunicolo voltato scendeva ripidamente, fiancheggiandone il lato nord. Poi girava ad angolo retto per congiungersi al vestibolo.

I vari ambienti

Dell’antico corridoio oggi resta solo l’ultimo tratto, quello che si collega al vestibolo. Quest’ultimo è una stanza di piccole dimensioni, di forma quadrata. Misura, infatti, solo 3,6 x 3,6 metri. E’ dotato di una volta a padiglione con lucernario che riproduce fedelmente la forma dell’aula basilicale. Il vestibolo presenta decorazioni sulla volta, figure pittoriche policrome, pareti con abbellimenti in stucco che riproducono paesaggi. Nella parte inferiore compaiono anche immagini umane stilizzate.

L’aula basilicale rappresenta l’ambiente principale e misura circa 3,5 x 9 metri. La pianta rettangolare è delimitata da sei pilastri che dividono le tre navate. Il soffitto presenta volte a botte. La navata centrale è la più ampia, con un’abside semicircolare nella parte terminale. I pavimenti sono caratterizzati da mosaici bianchi e neri. Le pareti e le volte presentano decorazioni in stucco bianco, mentre la parte inferiore è invece dipinta in rosso scuro, lo stesso colore che compare nel vestibolo.

Cosa vedere nella Basilica di Porta Maggiore

basilica sotterranea porta maggiore
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Particolarmente pregevoli sono le decorazioni dei soffitti e delle pareti della Basilica di Porta Maggiore . Gli stucchi raffigurano scene mitologiche legate al tema del destino dell’anima e ai segreti delle iniziazioni ai Misteri.

L’apparato decorativo

Sulle pareti è raffigurata la scena di Ganimede, personaggio della mitologia greca, rapito da un genio alato, nume tutelare della religione romana. Abbiamo poi la raffigurazione della figura mitologica greca Medea mentre offre una pozione magica al drago custode del Vello d’Oro, affinché Giasone possa impossessarsene. Altre decorazioni illustrano il rapimento di una delle figlie di Leucippo, Orfeo ed Euridice, e scene di rituali mistici.

Altre immagini che appaiono sulle pareti si riferiscono a figure femminili, vittorie alate, teste di meduse, bambini che giocano, anime condotte agli Inferi. E poi ancora l’illustrazione di un rito nuziale, di oggetti di culto, di vari animali e di un pigmeo che torna dalla caccia alla sua capanna. Infine, nel catino absidale traviamo la rappresentazione di Saffo che si getta in mare dalla scogliera di Lefkada.

Un luogo mistico-esoterico

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Wikimedia Commons

Le particolari decorazioni della Basilica di Porta Maggiore hanno indotto gli studiosi a ritenere che all’interno vi officiasse una setta mistico-esoterica. Siamo però ancora lontani dallo scoprirne la precisa funzione originaria.

Le ipotesi ritengono che questo edificio di culto sia stato una tomba o una basilica funeraria. Altri studiosi ritengono si trattasse di un ninfeo o, più probabilmente, di un tempio neopitagorico. Tutte queste funzioni avrebbero potuto coesistere nel corso del tempo.

Le varie interpretazioni

Secondo il professore belga Hans van Kasteel, la Basilica di Porta Maggiore rappresenterebbe un monumentale commento ai versi dell’Eneide di Virgilio, reinterpretati in chiave figurativa. Secondo lo storico francese Jérôme Carcopino il complesso basilicale appartenne a Tito Statilio Tauro, magistrato, senatore e console romano che fu accusato da Agrippina, madre di Nerone, di praticare la magia. Per evitare il processo, Tito Statilio Tauro si tolse la vita nel 53 d.C. Secondo questa interpretazione, Tito Statilio Tauro sarebbe stato membro di una setta misteriosa e questa appartenenza fornì il pretesto per accusarlo di stregoneria.

Secondo Carcopino, dunque, la Basilica di Porta Maggiore sarebbe stata il luogo dove era praticato un culto neopitagorico. L’ubicazione del sito, la struttura planimetrica e le decorazioni lo hanno portato a formulare questa ipotesi. Anche per lo storico francese Gilles Sauron la basilica era una proprietà della gens Statilia. Lo storico ipotizza che l’edificio fu il luogo di sepoltura di un altro Tito Statilio Tauro, un ricco comandante militare e un collaboratore di Augusto, vissuto 30 anni prima. Secondo altri studiosi, la Basilica fu il luogo dove si svolgevano culti orfici .

Le interpretazioni odierne alla luce dei restauri

I recenti restauri, e gli studi che ne sono seguiti, hanno aperto nuove prospettive di interpretazione. Il patrimonio decorativo della basilica fu probabilmente completato in due tempi differenti. Il primo si riferisce all’età augustea, il secondo all’età neroniana. Ciò potrebbe riferirsi ad un collegamento con i due Tito Statilio Tauro citati. Questa idea implicherebbe anche l’ipotesi di un cambiamento d’uso della Basilica di Porta Maggiore, avvenuto nella prima metà del I secolo d.C.

Le due funzioni d’uso, quella di luogo funerario e quella di luogo di culto mistico, coesistettero, senza essere alternative tra loro. Oggi, la Basilica di Porta Maggiore rappresenta un luogo misterioso che alimenta leggende e miti. Secondo alcune di queste storie di tratterebbe di una casa di spiriti e fantasmi e di un luogo per la celebrazione di riti magici. Una reputazione che sopravvive al trascorrere del tempo.

Curiosità e Aneddoti

Porta Maggiore
Wikimedia Commons
  • Ingresso nascosto. In origine l’accesso alla basilica era possibile solo attraverso una sorta di pozzo verticale, suggerendo un intento di segretezza o di sacralità.
  • Decifrare gli affreschi. Gli affreschi murali comprendono scene che alcuni interpretano come rappresentazioni di riti misteriosi, con figure che partecipano a cerimonie enigmatiche.
  • Acqua sacra. La presenza di un acquedotto interno suggerisce che l’acqua svolgesse un importante ruolo rituale. Forse era utile per la purificazione o come elemento centrale nei riti praticati.
  • Influenze multiculturali. I motivi artistici e le tecniche di costruzione riflettono un mix eclettico di influenze, dall’Egitto alla Grecia. Ciò testimonia la vasta rete di contatti culturali di Roma.
  • Riscoperta e conservazione. Dopo la sua scoperta, la basilica rimase a lungo inaccessibile al pubblico per motivi di conservazione.

Come arrivare alla Basilica di Porta Maggiore, Roma

La basilica sotterranea si trova in Via Prenestina, 17. Nelle vicinanze si trovano Porta Maggiore e il tunnel che porta allo Scalo San Lorenzo. C’è un chiosco informativo con l’insegna “Basilica di Porta Maggiore”.

Raggiungere la Basilica Sotterranea di Porta Maggiore è abbastanza comodo per la presenza della stazione di Porta Maggiore. La Basilica è raggiungibile anche con le seguenti linee di tram 3, 5, 8, 14 e 19. Sono disponibili le linee di autobus 50 e 105 ed infine la Metropolitana Linea A fermata Manzoni.

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Roma orfica e dionisiaca nella basilica pitagorica di Porta Maggiore

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